Vietri sul Mare, 4 Maggio – Vietri sul Mare, sulla costa amalfitana con le sue chiesette dalle cupole maiolicate e le casette dalle tegole di cotto, appare sospesa tra cielo e mare. La città è celebre nel mondo fin dal Medioevo per l’artigianato della ceramica molto fiorente. Pezzi preziosi realizzati nei secoli da artigiani ed artisti si possono ammirare nel museo della Ceramica Vietrese allestito nella Torretta -belvedere di Villa Guariglia, in località Raito. Vietri fonda la sua economia sulla ceramica artistica e il turismo, due settori maggiormente colpiti dall’emergenza Covid, che va riprendendosi con l’arrivo della nuova stagione.
Passeggiare per le stradine di Vietri è divertente, come far visita nelle fabbriche e nei numerosi negozi, per lasciarsi colpire dal vortice di colori, di oggetti da scegliere, che è infinita. Ogni bottega si distingue per stile e scelta di colori ove prevalgono il giallo e il blu, i colori della natura e del mare, i limoni o i grappoli d’uva, che si ritrovano nelle vivaci decorazioni della ceramica: capolavori di oggetti piccoli o grandi.
Nella bottega ‘Ceramica Iovine’, immancabilmente troviamo il ceramista vietrese Egidio. Porta bene i suoi settantadue anni e lavora ancora, per ingannare il tempo, per trascorrere la giornata dice e si è appena dedicato a realizzare degli asinelli particolari, su commissione. Ama lavorare l’argilla e decorare.
È un fiume in piena, ci racconta con entusiasmo del suo lavoro svolto con passione fin da ragazzino.
“Avevo 12 anni quando ho iniziato ad apprendere il mestiere di ceramista. Ho amato subito l’arte passando per diversi laboratori vietresi. Ho imparato presso La Vietrese, ricordo Carminuccio ‘o buono, un artista d’eccezione che seguivo con ingegno, poi presso Ceramica Avallone, ancora presso Ceramica Siniscalchi, dove si eseguivano pavimenti artistici a mano. Mi piaceva lavorare ed apprendere. Avevo 18 anni quando vinsi il premio “Voci e ceramica”, ne vado fiero. Alla canzone accostai un pezzo artigianale rimasto nella memoria dei miei coetanei.
Nel 1978 con mia moglie Giuseppina Lambiase, sotto il nome di Ceramica C. A. V.A.L. aprii il laboratorio prima a Cava dei Tirreni, poi a Vietri su Mare nel 1983. I miei quattro figli di cui due maschi e due femmine, crescevano in bottega ,con l’odore della mia arte ed imparavano il mestiere con qualche segreto e naturalmente con l’aiuto di mia moglie che manteneva il ruolo di ‘pazienza’.
Nel 1999, consapevole che i figli devono essere artefici del proprio lavoro, apro un negozio per i due maschi. Chi è rimasto nel settore e ha visto tutta la mia arte intrisa di passione e tecniche, che andavo ad acquisire e sperimentare volta per volta è Antonio , il mestierante tuttofare, ottimo decoratore e scultore come Carlo che è preposto alla vendita. Entrambi svolgono egregiamente il proprio lavoro portando in alto Ceramica Iovine, con mio grande orgoglio. Il nome della bottega da ‘Egidio’, nel 1999 passa ad essere ‘Ceramica Iovine’, il cognome di famiglia, è voluto fortemente da Antonio, forse anche per farmi piacere.”
Egidio Iovine si è distinto negli anni e viene collocato nei grandi ceramisti vietresi, gli chiediamo per quale motivazione?
”La passione, il lavoro certosino, la ricerca della creatività, i decori, il mio stile d’artigiano, mantenuto nel tempo fanno la differenza, che porta avanti Antonio. Le creazioni sono dissimili, per cui sono pezzi unici sebbene somiglianti. Ancora adesso posso creare qualunque oggetto d’argilla. I decori vanno da quelli bizantini ai classici.”
Come avviene la creazione di ogni pezzo?
“Ogni pezzo richiede tempo, precisione ed estro. Il lavoro avviene al tornio, modellando l’argilla, con le mani, sulla ruota del tornio, che gira velocissima. Si ottiene l’oggetto grezzo, che viene inserito nell’apposito forno e dopo una lunga e attenta cottura il manufatto prende il nome di terracotta che smaltata in seguito viene decorata con pennelli e colori adatti. Di nuovo va nel forno messo a cuocere ad una temperatura di 980° circa per 10 ore. Fare attenzione alla cottura è importante. Mai aprire il forno quando è caldo. E così il prodotto che esce dal forno è la nostra creazione Iovine.
Intanto che Egidio si racconta, Antonio, senza ombra di dubbio, figlio d’arte, specializzato nella decorazione di vedute e di barocchi vietresi, lo vediamo all’opera con un manufatto d’argilla, uscito dal forno. Il bello della ceramica Iovine è la qualità.
Ad Antonio chiediamo Che cosa troviamo nella bottega ‘Ceramica Iovine’. Quali le vostre realizzazioni?
“Tutto ciò che è nel nostro negozio è stato modellato con le mani. Realizziamo prodotti che vanno dai piatti da tavola, a lumi e lanterne, vasi, orci, oggettistica, portaombrelli, bagno e accessori, bomboniere, panchine ed esterni, pannelli personalizzati, targhe, allestimento locali, pavimenti, rivestimenti, rosoni e ripiani, tavoli, figure sacre. Tutto ciò che ci chiedono. E ogni pezzo è unico perché dipinto a mano con passione e dedizione.”
Quali acquirenti passano per ‘Ceramica Iovine?’
“I migliori compratori sono gli italiani anche se talvolta badano al prezzo, ma sanno apprezzare l’artigianato e portano a casa. Abbiamo avuto anche clienti francesi nel campo della ristorazione, che purtroppo non ho più potuto accontentare per la mole di richiesta-, dice Egidio e continua – tanti gli americani, i cinesi e ci tengo a dire che due acquirenti hanno portato nel loro continente le lucertole di 1,30 metri. Riforniamo negozianti di Ravello e Positano.
Non c’è che dire, da Ceramica Iovine, il pezzo artigianale, Egidio lo realizza appassionatamente.
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“Sono un’insegnante e amo profondamente il mio lavoro. Due cose segnano la mia vita: Famiglia e Scuola. Credo nella bontà, nell’umiltà, nell’amore per il prossimo. Questi gli stimoli del mio impegno quotidiano affinché la vita sia veramente degna di essere vissuta. Amo leggere, viaggiare e preferisco scrivere”.
