Napoli 3 Marzo – A quasi una settimana dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca, ordinata dal Presidente Vladimir Putin per sovvertire il governo ucraino, il bilancio delle vittime sul fronte russo è davvero disastroso. Doveva essere un’operazione su larga scala e fulminea, in 1-2 giorni, secondo il Cremlino, l’esercito avrebbe conquistato la capitale, Kiev.
Qualcosa è andato storto, nessuno si aspettava il patriottismo degli ucraini, militari e civili, uomini e donne, che si sono uniti sotto il grido “Slava Ucraini” come nel 2014. Questa volta le cose sono diverse rispetto ad 8 anni fa, l’Ucraina ha un esercito preparato numeroso ed armato, ma il punto cardine per la trainata della resistenza gli ucraini l’hanno trovato nel loro presidente, Volodymyr Zelensky.
La forza dell’ex giovane comico ed attore sta nel fatto che non è un politico, ma un cittadino, come nella serie che lo ha reso famoso nel 2015 un “servo del popolo”. Il Cremlino pensava ad un pauroso abbandono da parte del presidente nel momento in cui l’invasione sarebbe iniziata, invece a sorpresa di tutti e del mondo intero, compreso del presidente Biden degli U.S.A che gli aveva offerto una via di fuga da Kiev, Zelensky è rimasto li, saldo al suo posto, postando video su Instagram dicendo “io sono qui non sono scappato” e rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti ha detto” non mi serve un passaggio, mi servono armi”.
Questi gesti sono state dosi di adrenalina per gli ucraini e per tutti i membri del parlamento europeo. Zelensky è riuscito dove nessuno mai ha potuto, unire in una sola decisione storica tutta l’Europa.
Ebbene si! Per la prima volta in assoluto, l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi e altre attrezzature a un Paese sotto attacco.
Tale decisione, probabilmente, avrà sorpreso anche il Presidente Vladimir Putin, che forse pensava di riuscire a spaccare politicamente l’Europa, ma invece adesso si vede sommerso dai problemi che le sanzioni stanno causando alla Russia.
Con armi, tecnologie ed attrezzature a disposizione, l’esercito ucraino “la Resistenza” sta tenendo testa alla grande armata rossa di Putin. Calcoli strategici e tempistici, probabilmente, sbagliati da parte dei generali russi, stanno creando sul posto enormi problemi logistici. Mezzi tattici lasciati senza carburante, militari lasciati senza cibo. Fonti del Pentagono dichiarano che in diversi casi i militari russi compiono atti di sabotaggio ai propri mezzi per evitare di andare in guerra.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che durante la settimana le perdite tra il personale dell’esercito russo ammontano a circa 9mila uomini. Lo ha annunciato nel suo videomessaggio.
Il presidente ha sottolineato che l’esercito ucraino sta facendo di tutto per spezzare completamente il nemico. “Quasi 9.000 russi uccisi in una settimana”, ha detto.
In particolare, secondo Zelensky, nella direzione di Nikolaev, gli occupanti devono prendere dozzine di elicotteri per raccogliere i loro soldati: morti e feriti. “19 anni, 20 anni – cosa hanno visto nella vita, oltre a questo, a parte l’invasione di terra straniera?” – ha detto il capo dello stato.
Ha sottolineato che l’Ucraina non vuole essere ricoperta dai cadaveri dei militari. “Vai a casa con tutto il tuo esercito. Di’ al tuo comando che vuoi vivere, che non vuoi morire…”, ha esortato i russi.
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