Napoli, 13 Febbraio – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito “una buona conversazione” il colloquio telefonico avuto con il presidente russo Vladimir Putin, durante il quale i due leader hanno concordato di avviare immediatamente negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. L’annuncio è arrivato direttamente da Trump tramite un post su Truth Social, nel quale ha anche affermato di essere disponibile a incontrare Putin “in futuro”, con l’Arabia Saudita tra le possibili sedi per un vertice.
L’ingresso dell’Ucraina nella NATO: un’opzione esclusa – Uno dei temi centrali del confronto tra Stati Uniti e Russia riguarda l’adesione dell’Ucraina alla NATO, una prospettiva che Trump ha definito “non praticabile”. Una posizione ribadita anche dal segretario alla Difesa USA, Pete Hegseth, in apertura del gruppo di contatto per l’Ucraina a Bruxelles. “Gli Stati Uniti non credono che l’adesione alla NATO per l’Ucraina sia un risultato realistico di un accordo di negoziato”, ha dichiarato Hegseth, segnando una chiara distanza dalle precedenti amministrazioni americane che hanno sostenuto l’ingresso di Kiev nell’Alleanza Atlantica.
Confini del 2014: un obiettivo irrealistico – Hegseth ha inoltre sottolineato che il ritorno ai confini precedenti al 2014, ovvero prima dell’annessione russa della Crimea, è “un obiettivo irrealistico”. “Inseguire questo obiettivo illusorio – ha dichiarato – non farà che prolungare la guerra e causare più sofferenza”. Un’affermazione che potrebbe rappresentare un significativo cambiamento nella posizione ufficiale degli Stati Uniti, aprendo la strada a compromessi territoriali nei futuri negoziati.
Le dichiarazioni di Trump e del suo staff segnano un possibile cambio di strategia nella politica americana nei confronti del conflitto in Ucraina, con un’apertura a negoziati che includano concessioni a Mosca. Tuttavia, resta da vedere come queste posizioni verranno accolte dagli alleati europei e dal governo ucraino, che finora hanno mantenuto una linea più intransigente sul recupero dei territori occupati.
L’ipotesi di un vertice tra Trump e Putin in Arabia Saudita potrebbe rappresentare un punto di svolta, ma i dettagli restano ancora incerti. Nel frattempo, l’annuncio della volontà di negoziare segna un nuovo capitolo nell’approccio statunitense alla crisi, con implicazioni geopolitiche di ampia portata.
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