Napoli, 6 Maggio – Limitare questo periodo di distanziamento sociale ad una semplice quarantena è molto riduttivo. Infatti, moltissime persone sono state costrette in casa con tutti i disagi che ne conseguono (per evitare di diffondere la pandemia), ma tra le mura domestiche qualcuno ha potuto dedicarsi ai propri interessi, in particolare i poeti e gli scrittori.
Tra i nomi che iniziano a diffondersi c’è quello di Mario Volpe, che grazie ai suoi romanzi e saggi sulla Cina è riuscito a catturare un notevole interesse di pubblico. Il suo ultimo libro China Prosit (Diogene Edizioni) ha riscontrato un notevole successo tanto da essere stato al settimo posto nella classifica IBS per i libri più venduti nella sua categoria. Ed è proprio notizia di questi giorni che l’editore ha rilasciato anche la versione E-book dello stesso titolo. Se è pur vero che le sensazioni del libro cartaceo non sono certamente paragonabili a quelle del libro elettronico, in momenti di limitata mobilità può risultare comodo, nonché conveniente per il ridotto prezzo, poter avere la versione e-book di un testo, ed è proprio nell’occasione di questa nuova edizione che abbiamo raggiunto lo scrittore Mario Volpe al telefono per fargli qualche domanda:
Mario, ormai chi ti legge sa bene che oltre alla scrittura ti occupi da molti anni d’import con la Cina, quali sono state le difficoltà di un lavoro come il tuo nel periodo del COVID?
“In effetti ho sofferto la pandemia molto prima del lock-down, infatti già nel mese di dicembre 2019 abbiamo affrontato le prime difficoltà commerciali e logistiche con la Cina”.
Sappiamo che, grazie ai tuoi contatti con la Cina, agli inizi della pandemia hai scritto della diffusione del virus riportando ciò che i tuoi corrispondenti di dicevano, tra cui l’uso delle mascherine di cui tu hai sempre sostenuto l’utilità anche a dispetto di alcuni esperti che ne avevano (nei primi tempi) sottovalutato l’importanza.
“In effetti ho riportato i consigli dei miei amici e conoscenti in Cina che hanno affrontato il contagio prima di noi e hanno ribadito l’importanza sempre e comunque della mascherine per limitare il contagio. Questi consigli e queste osservazioni le ho diffuse tramite diverse testate giornalistiche on-line e tramite il mio blog. Ma devo dire che mi sono occupato anche di una rubrica “Chinapoli” sulla rivista l’Espresso Napoletano che ha riscosso un grande interesse tra i lettori”.
Prima di salutarci, vorresti darci qualche novità?
“Certamente, posso dirti che in questo periodo d’isolamento forzato mi sono dedicato tantissimo alla scrittura, saranno in pubblicazione alcuni miei racconti in un antologia edita dalla Rogiosi (che tra l’altro ha pubblicato anche un mio romanzo breve Huiko). Inoltre ci sarebbe in programma la pubblicazione di un nuovo romanzo e chissà se non mi venga in mente di scrivere un altro saggio informativo: vedremo”.
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