Napoli, 22 Gennaio – Con entusiasmo e passione, 200 studenti provenienti da 16 istituti scolastici di Campania, Lazio, Molise e Puglia hanno animato la tappa napoletana della First Lego League Challenge, ospitata dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. L’evento, una competizione internazionale di STEM e robotica, si è rivelato una straordinaria occasione per avvicinare i giovani alle discipline scientifiche attraverso progettazione, programmazione e costruzione di prototipi robotizzati.
Robotica creativa per affrontare le sfide del presente – La manifestazione ha proposto temi scientifici di grande impatto sociale, ambientale e tecnologico, rafforzando il legame tra educazione e sfide contemporanee. “Questi giovani si confrontano con problemi reali, costruendo prototipi in grado di risolverli. È una gioia vederli lavorare con energia e passione”, ha dichiarato Alfonso William Mauro, professore di Fisica Tecnica Industriale e coordinatore della commissione di orientamento della Scuola Politecnica.
L’interazione tra studenti è stata arricchita da eventi culturali incentrati sull’esplorazione degli oceani, i loro ecosistemi e potenzialità. La professoressa Laura Celentano, promotrice dell’iniziativa, ha sottolineato come la manifestazione favorisca l’apprendimento diretto e creativo: “Questi ragazzi hanno dimostrato come sia possibile trasformare il gioco in conoscenza, affrontando temi cruciali per il nostro futuro”.
Tra i 200 partecipanti, il team Beebots del Liceo “G.B. Grassi” di Latina si è aggiudicato l’accesso alla finalissima di Genova, grazie a un progetto innovativo e un team affiatato. Sul podio anche la squadra Fore de Capu di Lecce e il team dell’Istituto Comprensivo A. Gemelli di Sant’Agnello, il cui docente è stato descritto come un grande motivatore, capace di alimentare curiosità e creatività nei suoi studenti.
Per la prima volta nella storia della competizione è stato assegnato il premio “Girls in Science”, vinto dal team dell’ISIS Rosario Livatino di Napoli, composto principalmente da studentesse. “Questo riconoscimento rappresenta un passo importante per abbattere gli stereotipi di genere nel mondo delle STEM”, ha aggiunto Celentano.
Una tappa simbolo di crescita e orientamento – Oltre alla competizione, l’evento ha previsto momenti di orientamento agli studi universitari in Architettura, Ingegneria e Scienze. “La contaminazione tra discipline diverse è fondamentale per creare profili multidisciplinari, pronti ad affrontare le sfide future”, ha affermato Andrea Prota, presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base.
Giudici e arbitri della manifestazione hanno incluso autorevoli rappresentanti del mondo scientifico, come l’ingegnere Piera Levi-Montalcini e la professoressa Anna Brancaccio, rafforzando il valore educativo dell’evento.
La First Lego League Challenge si conferma non solo una competizione, ma un momento di ispirazione e crescita per le nuove generazioni, stimolando non solo competenze tecniche, ma anche soft skills fondamentali per il futuro. Un appuntamento che ribadisce l’importanza di investire nella scienza e nella tecnologia per costruire un domani migliore.
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