Maria Giuliano : “Siamo giovani imprenditori. Abbiamo valorizzato un giardino tradizionale del Borgo ed è nato così “Fresè” Garden dove è possibile apprezzare il Borgo in veduta quasi panoramica. Poi abbiamo creato “Cataspritz” a base di Catalanesca sommese ed è piaciuto anche agli stranieri! Tutto in piena Festa delle Lucerne”.
Alberghi pieni, strutture ricettive e di ristorazione completamente piene.
Milena Di Palma: “La nostra pizzeria ha una lunga tradizione. Siamo stati davvero felici di avere avuto per una sera la stampa internazionale alla quale abbiamo fatto conoscere la nostra pizza a base di salumi nostrani ma anche di baccalà e stoccafisso!”.
E la stampa ha apprezzato anche “Il Direttore” dove ha potuto conoscere le pietanze tipiche di Somma Vesuviana in pieno Borgo Antico.
Mary Pappalardo (artista) : “E al Borgo ben 14 artisti da tutta la Campania hanno dato vita prima e durante la Festa delle Lucerne a #StreertArtCasamale con le loro opere lungo i vicoli del borgo con museo itinerante. E’ solo l’inizio per il nostro territorio!”
Biagio Esposito (Presidente dell’Accademia Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche) : “Siamo andati oltre l’Ucraina perché oggi abbiamo molte altre guerre dimenticate. Alla Casa delle Lucerne e al Castello di Lucrezia D’Alagno abbiamo dato vita a “Guerre Dimenticate” con scatti inediti provenienti proprio dai luoghi di guerra”.
Laura Polise (scenografa e curatrice mostra Lucerne&Arte) : “Il borgo si è presentato con migliaia di lucerne, telai geometrici, scenografie originali e creative che solo i casamalesi potevano realizzare con tanto amore e creatività. All’ interno del Palazzo Casillo, nel poetico e romantico cortile della signora D’Ambrosio Giuseppina, consorte dell’artista Nino D’Ambrosio il quale amava questa festa, abbiamo allestito una mostra ”.
Mario Maiello (Presidente dell’Assiciazione “Festa delle Lucerne”) : “Quest’anno abbiamo dedicato un intero vicolo alle persone che non ci sono più. Per differenziarlo abbiamo preferito lanciare anche un messaggio sul risparmio energetico con lucerne a Led, in un Borgo chè a Led!”
Somma Vesuviana, 11 Agosto – “La pizzeria Aragonese esiste dal 1973. Anticamente il Borgo rappresentava il centro di Somma Vesuviana. Durante la Festa delle Lucerne abbiamo avuto l’onore della presenza della stampa internazionale per la quale abbiamo preparato le nostre tradizionali pizze quali quella con i salumi di primissima qualità, o ancora con baccalà fritto, verdure di stagione e piennolo giallo del nostro territorio . Non è mancata la pizza Margherita. La lavorazione è molto elaborata con impasto messo a lievitare anche 24/36 ore prima con metodo biga ad alta digeribilità. Siamo rimasti felici dell’apprezzamento avuto. Ovviamente non è mancata la tradizionale Catalanesca sommese”. Lo ha affermato Milena Di Palma. La Festa delle Lucerne è dunque opportunità di conoscenza di un territorio davvero ricco di patrimonio ambientale, naturalistico, da non dimenticare che Somma Vesuviana è parte del Parco Nazionale del Vesuvio, ai piedi di quel Monte Somma vero patrimonio geologico.
Il Monte Somma al quale il 3 Maggio di ogni anno è dedicata la Festa della Montagna con pellegrinaggio al Santuario Mariano e la visita in vetta, era parte del complesso vulcanico che coprì Pompei, Ercolano e l’area torrese e stabiese nel 79 d.C., dunque Somma ha una storia millenaria con il primo ceppo di origini romane. Una città dove sono ben evidenti le testimonianze storiche. Ogni dominazione ha lasciato traccia. I romani un sito di grande valore quale la Villa Augustea, non distante dal Borgo, gli spagnoli la cinta muraria e la catalanesca che è il vino locale, ma non è possibile dimenticare i Normanni o ancora l’epoca borbonica.
E proprio dall’uva catalanesca stanno arrivando grandi sorprese fino a poco tempo fa inimmaginabili per questo territorio oggi in crescita. Ed è nato così il marchio “Cataspritz” con la Catalanesca di Somma Vesuviana, un gran successo!
“Siamo imprenditori giovani. In piena festa abbiamo aperto un locale caratteristico recuperando un guardino tradizionale del Borgo. La determinazione è tutto nella vita… Questo è il nostro motto. Siamo due giovani imprenditori di Somma Vesuviana – ha affermato Maria Giuliano – che con determinazione ma anche con tanta passione hanno, durante la Festa delle Lucerne 2022, aperto Fresè Garden, un giardino incantato in cui poter godere del panorama del Borgo Casamale. Ci siamo fatti conoscere anche per il nostro Cataspritz, prodotto con catalanesca vino tipico sommese. Ora speriamo in un percorso comune per puntare ad un territorio che sia in crescita”.
E a pochi passi c’è ancora la mostra di un grande artista: Vittorio Valiante, uno dei pochi artisti in Italia che dipinge con la tecnica della grisaglia resa famosa grazie al Rinascimento. La mostra è allestita nell’Abside della più antica chiesa della Collegiata, piena di capolavori importanti del ‘600 napoletano. All’interno della Collegiata è possibile ammirare un’opera dello spagnolo Pacecco De Rosa.
E proprio nel cuore del Borgo Antico è in azione Tramandars, associazione di giovani che amano l’arte e che con l’ausilio di Amici del Casamale, è riuscita a realizzare una grande ed importante promozione culturale del patrimonio del Centro Storico. La stessa mostra di Valiante è stata realizzata da Tramandars.
Dunque le mostre hanno rappresentato una parte fondamentale della Festa delle Lucerne. E prima ma anche durante la Festa delle Lucerne 2022, ben 14 artisti provenienti da tutta la Campania hanno dato vita a #StreetCartCasamale. Il Borgo è divenuto così museo itinerante. Ogni artista ha realizzato liberamente la propria opera adattandola al contesto e a quel vicolo.
Un evento artistico collettivo e itinerante della Vascio Room Gallery, in sinergia con Vesuvio Adventures. Infatti due grandi ed importanti artiste del territorio, quali Mary Pappalardo e Teresa Capasso, hanno trasformato un basso del quartiere in galleria d’arte.
“Prima e durante la Festa delle Lucerne, ben 14 artisti da tutta la Campania, hanno dato vita al Borgo del Casamale a #StreertCartCasamale. Le opere di ciascun artista erano di libera ispirazione – ha dichiarato l’artista Mary Pappalardo che ha il suo laboratorio proprio nel cuore del Borgo Antico – e sono state inserite, in maniera visibile, in strada, all’interno del borgo. Caratteristica tecnica era il supporto “Carta”, da cui, appunto Street Cart. È nato così un intrigante itinerario, una mostra diffusa con il supporto di una mappa per il visitatore. L’esplorazione era libera, non preordinata, ma ha lasciato la possibilità di inventare il proprio personale percorso, tracciando continue traiettorie alla ricerca del Bello, scoprendo il luogo ma anche se stessi. L’esposizione era temporanea, fino alla scomparsa del materiale artistico. Ai visitatori è stata fornita una mappa dell’art walking per lasciarsi ispirare dalla pratica del cammino, del libero itinerario artistico che non prevedeva un ordine prestabilito ma ha regalato al singolo visitatore il piacere della scoperta dell’opera, di uno scorcio, di una pietra, da segnare come angolo di personale elezione. Ad ogni visitatore abbiamo chiesto che facesse delle foto e le postasse a #StreertCartCasamale in modo da formare una pagina comune da condividere tutte le foto rendendo il visitatore parte attiva”.
Ma uno degli angoli maggiormente fotografati durante la Festa delle Lucerne è stato Ombrediluce. Si tratta di un’opera innovativa, con quattro scene retroilluminate, lungo uno dei principali vicoli del Borgo Antico. Un’opera spettacolare ed emozionante, realizzata dall’artista Mary Pappalardo e finanziata dall’Amministrazione Comunale di Somma Vesuviana.
“OMBREDILUCE è un’opera, poetica e delicata allo stesso tempo, nonostante le dimensioni, 16 metri di base per circa 3 metri e 20 di altezza – ha dichiarato, l’autrice Mary Pappalardo – che ben si integra con il paesaggio circostante, presente ma non invadente e fa della bellezza una categoria per la riqualificazione e la rinascita del Borgo medievale alle falde del Vesuvio. Il tutto su una parete di ben 50 mtq nel cuore antico di Somma Vesuviana. Si tratta di un’opera d’arte tridimensionale, polimaterica e dalla fruizione multi sensoriale che consente un viaggio intenso nelle emozioni, conoscendo volti, suoni, colori di questo territorio.
L’opera comincia con una figura che simboleggia il dono della luce; ad accendere una lucerna è una donna (portatrice di luce) – ha proseguito Pappalardo – seguono altre silouette che culminano in quella del rituale della “pertica”. Grande e tipica tradizione popolare di Somma Vesuviana.
Abbiamo ombre di personaggi evocativi del luogo, come se fossero in cammino, in processione, in dialogo tra loro e l’osservatore, fermi nella memoria e colti in pose identificative. Ciascuna di queste ombre diventerà mito collettivo e saranno generate grazie al chiarore di una luce.
Presso Ombrediluce è possibile anche vivere la forte e viva esperienza video interattiva fruibile su smartphone con la tecnologia Phlay ideata e brevettata da Mario Amura, Direttore della fotografia, vincitore del premio Donatello. Infatti gli utenti possono creare una propria versione unica di un contenuto video navigando tra i meravigliosi scatti fotografici di Antonio Angri e con originali colonne sonore create da Vito Ranucci.
Dunque “OMBREDILUCE” è un’ opera reale lungo la strada principale del Borgo antico, con integrazione delle persone che ogni giorno la vivranno divenendone parte viva al chiarore di luce ma allo stesso tempo sarà interattiva e fruibile su smartphone. Ed ecco che una parete consunta è diventata luogo del cambiamento, della cura, della pulizia ed in fine della Bellezza, per rendere chiaro, agli abitanti del posto e ai suoi visitatori, quanto è grande il patrimonio culturale di un microcosmo umano quale può essere un antico borgo murato come quello di Somma Vesuviana e di tutte le sue attitudini e i suoi talenti da scoprire e promuovere”.
Utilizzata una tecnica mista. L’opera è stata promossa dai cittadini del Borgo.
“Per la realizzazione di OMBREDILUCE ho usato una tecnica mista: cemento, ferro, pitture, luci, contenuti multimediali. E’ consigliata la visita dopo il calar del sole in quanto l’opera è stata pensata soprattutto in funzione del buio – ha continuato Pappalardo – inoltre è presente un QR code (sulla piccola parete laterale) che permetterà di fruire l’opera in maniera completa rispetto al progetto dell’artista. L’opera è stata promossa dai cittadini del borgo e dalle associazioni: Botteghe al centro, Vascio-room gallery, Jesce Sole, il Torchio-spazio per le arti, Arci, Festa delle Lucerne, il Borgo Onlus. Inoltre il progetto è stato approvato e supportato dal Comune di Somma Vesuviana e dall’ente Parco Nazionale del Vesuvio ed è permanente dunque ben visibile a tutti e per sempre!”.
Storie, emozioni, mostre durante la Festa delle Lucerne che con le sue 4000 luci in 10 vicoli trasformati in gironi danteschi è in grado di narrarci il trapasso dalla vita terrena all’eternità. Come ad esempio “Lucerne&Arte”
“Il borgo si è presentato con migliaia di lucerne, telai geometrici, scenografie originali e creative che solo i casamalesi potevano realizzare con tanto amore e creatività. All’ interno del Palazzo Casillo, nel poetico e romantico cortile della signora Russo Giuseppina, consorte dell’artista Nino D’Ambrosio il quale amava questa festa, abbiamo allestito una mostra. Ringrazio la figlia Carla D’Ambrosio. L’allestimento è stato pensato ed organizzato – ha dichiarato Laura Polise, curatrice della mostra “Lucerne&Arte” – come un grande gruppo, una sorte di abbraccio artistico un calendoscopio di colori, stili e generi artistici differenti. “L’arte è un dono da condividere con il Mondo” solo con il confronto costruttivo si possono raggiungere traguardi sperati. Con l’architetto designer Luigi Saviano ho voluto affrontare la tematica “festa delle lucerne” realizzando tre sculture uomo/donna lucerne che rappresentano gli abitanti dei vicoli. Abbiamo utilizzato questi personaggi come espositori per le loro opere.
Lateralmente i pannelli rappresentavano i simboli della festa e l’immersione del visitatore che abbraccia con lo sguardo il labirinto di luci, dove la regola è perdersi senza entrarci fisicamente. Nella parte centrale è stato ampliato il discorso madre/luce lucerna e simboli per indicare la luce che la donna riesce a concedere con la nascita della propria creatura. Abbiamo voluto sperimentare le diverse tecniche, ritenendo di ampliare il discorso artistico per la prossima edizione Festa delle Lucerne. Personalmente ho riproposto in scala ridotta l’ intervento scenografico effettuato per la “ notte bianca”. Dunque 7 pannelli metà fotografia e metà specchio, concentrando in maniera sintetica ed artistica la visione dello spettatore. Questa volta è stato realizzato in piccolo quindi gli elementi sono stati posizionati all’ interno di un forno simile ad un teatro o una tomba etrusca. Piscitelli Amalio, giovane artista designer ha realizzato una triade per quanto riguarda il tema festa delle lucerne.
Vitae è un ‘ installazione che rappresenta alcuni stati della vita associati al mito della lucerna che è fonte di vita. Il primo stadio è la nascita rappresentato da un bambino nell’utero con una lucerna. Il secondo stadio è la giovinezza rappresentata da una giovane donna nel cui petto è accesa la fiamma della vita. Il terzo stadio è la morte rappresentato da un corpo decadente con la fiamma spenta e la lucerna rotta che simboleggia la fine”.
E la Festa delle Lucerne ha lanciato un messaggio di pace riaccendendo la luce, i riflettori sulle guerre dimenticate.
“L’Accademia Etnostorica Angelo Calabrese, la Casa delle Lucerne, Fondazione Aurelio Rigoli, nell’ambito della Festa delle Lucerne 2022, in programma al Borgo Casamale di Somma Vesuviana (Na), hanno esposto foto inedite provenienti dai luoghi di guerra. Il titolo della mostra era : “ LE GUERRE DIMENTICATE OLTRE L’UCRANIA”.
L’idea progettuale della mostra fotografica – ha affermato Biagio Esposito, Presidente dell’Accademia di Tradizioni Etnostoriche – ha proposto una serie di immagini della guerra attuale in Ucrania e delle guerre tutt’ora in corso ma dimenticate. Erano immagini inedite.
La lucerna espressione principale della festa, simbolo della luce, del calore, nella nostra proposta, sollecita noi cittadini e i responsabili delle nazioni a praticare in ogni occasione la Cultura della Pace. Nella mostra è stata inserita provocatoriamente una gabbia con all’interno i simboli della pace”.
E’ stato un grande successo internazionale: strutture ricettive piene, presenza della stampa internazionale, presenze i cui dati oscillano dalle 32.000 alle 40.000. Ben 4000 le lucerne accese e 10 i vicoli vestiti a festa come : vicolo Coppola, Malacciso, Puntuale, Cuonzolo, Torre, Zoppo, Giudecca, Piccioli, Lentini, Perzechiello.
Quest’anno anche un intero vicolo dedicato alle persone che non ci sono più.
“Si nell’edizione 2022 – ha dichiarato Mario Maiello, Presidente dell’Associazione Festa delle Lucerne – abbiamo dedicato un intero vicolo con lucerne a Led, alle persone che non ci sono più. A Led anche perché la Festa delle Lucerne ha voluto lanciare un messaggio chiaro sul risparmio energetico”.
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