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Scisciano, si alzano i veli su “Osservatorio Civico”: una visione alternativa di futuro per il paese. Video-intervista ai coordinatori

Video-intervista in esclusiva con il coordinatore Vincenzo Fiorillo e il vice coordinatore Vicente Capasso

Scisciano, 18 Novembre – Nasce in città “Osservatorio Civico”. Un’associazione di cittadinanza attiva che si ispira al principio di partecipazione, aperta a tutti i cittadini che hanno a cuore i beni comuni e i fondamentali temi di interesse pubblico.

L’iniziativa ha avuto una decisiva accelerazione alla luce dei recenti fatti giudiziari, arrivati alla ribalta nazionale con l’inchiesta della Procura di Nola che ha investito l’ufficio tecnico del Comune di Scisciano e che ha scosso dalle fondamenta l’intera comunità.

Nelle intenzioni del gruppo promotore di Osservatorio Civico c’è, dunque, la ferma volontà di salvaguardare un territorio, “purtroppo oggi violentato e abbandonato”, scuotere le coscienze e sollecitare l’opinione pubblica con riflessioni e proposte.

Sittiusnews24 nell’incontro-video realizzato con il dott. Vincenzo Fiorillo e l’arch. Vicente Capasso, rispettivamente coordinatore e vice-coordinatore di Osservatorio Civico, propone un focus approfondito sulla neo associazione di cittadinanza attiva, sulle sue dinamiche, finalità e obiettivi futuri.

“Lo scopo principale dell’associazione – dichiara il coordinatore Vincenzo Fiorillo – vuole essere quello di sollecitare l’opinione pubblica locale a una partecipazione più attiva e più responsabile alle attività politiche e amministrative che si svolgono sul nostro territorio. La democrazia, qui nella nostra realtà, è vista sostanzialmente come espressione del voto. Cioè come attività che si svolge una volta ogni 5 anni, delegando poi ai rappresentanti eletti il compito di occuparsi della cosa pubblica, spesso anche non informando i cittadini. La nostra intenzione è di coinvolgere la cittadinanza nelle scelte che vengono assunte. I temi – puntualizza Fiorillo – su cui cercheremo di sviluppare sono l’urbanistica in particolare, l’ambiente, le attività sociali e culturali e non ultima la trasparenza e la legalità sulle attività che svolge l’amministrazione comunale. L’associazione si fonda su una base prettamente democratica: i soci iscritti, infatti, si dotano di un consiglio direttivo con un’assemblea dei soci. Ogni decisione presa, verrà poi demandata all’assemblea che in definitiva deciderà in ordine alle iniziative da prendere. Intendiamo dunque – prosegue il coordinatore – coinvolgere la cittadinanza nelle nostre molteplici attività per realizzare sostanzialmente una sorta di democrazia attiva. A tal fine abbiamo pensato di attivare anche un sistema comunicativo efficace, rifacendoci sia a mezzi tradizionali che ai social media”.

Urbanistica e attenzione alle attività amministrative: la lente di ingrandimento di “Osservatorio Civico”. L’idea di costituire un’associazione parte da lontano, “tutto nasce da una precedente iniziativa di alcuni di noi – precisa Vincenzo Fiorillo – riguardo ad una raccolta firme finalizzata a bloccare il progetto di costruzione di un immobile sull’ex stazione della Circumvesuviana, che secondo le nostre valutazione andrebbe a deturpare gravemente l’architettura circostante del centro cittadino. La spinta decisiva poi a scendere definitivamente in campo è stata sollecitata dagli accadimenti giudiziari che hanno coinvolto l’amministrazione comunale. Osservatorio Civico intende, dunque, osservare, mettere sotto la lente di ingrandimento le dinamiche, le attività amministrative e raccogliere le problematiche territoriali sollecitate dalla cittadinanza, adoperandoci a ricercare soluzioni”.

Tematiche di carattere urbanistico: l’infelice scelta del Progetto di riqualificazione dell’ex stazione della Circumvesuviana. “Abbiamo avvertito l’urgenza – sottolinea il vice-coordinatore Capasso – tra le innumerevoli tematiche che andremo ad affrontare, di partire dall’urbanistica. Il nostro territorio, inteso come intreccio di comunità e luoghi, è ormai da troppo tempo abbandonato alla mancanza di un governo, di una visione. Abbiamo assistito a dinamiche che negli ultimi decenni hanno consentito insediamenti puramente residenziali, sparsi a macchia di leopardo sul territorio, privi di una logica funzionale complessiva. Questa crescita esclusivamente abitativa, che non è stata supportata con servizi, attrezzature, prive di ricadute positive in termini di produttività, ha finito per generare sostanzialmente il cosiddetto effetto dormitorio. Si avverte chiaramente – sottolinea Vicente Capasso –  la mancanza di uno strumento urbanistico aggiornato. Il Piano regolatore vigente è datato addirittura 1989, quindi è completamente anacronistico e dunque abbiamo la necessità di arrivare quanto prima alla elaborazione di uno strumento in grado anche di prospettare una visione futura”.

Progetto di riqualificazione urbana e architettonica dell’area ex Circumvesuviana: i dubbi e le proposte di Osservatorio Civico. L’associazione Osservatorio Civico focalizza l’attenzione sulle tematiche di carattere urbanistico e in particolare sull’intervento previsto sull’area dell’ex Circumvesuviana, un progetto giunto alla fase esecutiva. “Un intervento – prosegue il vice-coordinatore – che riteniamo errato nell’impostazione per evidente scelte di fondo. Intanto, riguardo al metodo adottato dall’amministrazione in carica riteniamo sia antidemocratico, non favorisce quei processi di urbanistica partecipata che dovrebbero consentire all’opinione pubblica di manifestare le esigenze circa gli interventi che riguardano il bene comune. Nell’attualità il progetto è stato realizzato per affidamento diretto, senza un auspicabile concorso di idee, senza confronto tra diverse proposte che potevano essere anche illustrate alla comunità. Secondo noi, il progetto è senza dubbio discutibile, ovviamente non sono in discussione le competenze professionali, ma ci riferiamo a quelle che sono le scelte di fondo della filosofia progettuale. Un intervento dunque per noi criticabile per due precise ragioni sotto l’aspetto strettamente architettonico. Intanto perché – sottolinea Capasso –  ha un impatto visivo negativo, che nonostante le intenzioni progettuali dichiarate, non riesce a ricucire la frattura urbana che derivava dalla presenza della linea ferroviaria. Un impatto visivo negativo perché l’edificio è alieno, estraneo per forma e materiali rispetto agli edifici circostanti. Oltretutto non riesce neanche a ristabilire una continuità spaziale tra Corso Umberto e le aree intorno al parcheggio. E’ prefigurato un dislivello di circa un metro tra il calpestio stradale di Corso Umberto e il basamento di appoggio dello stesso edificio.

Inoltre – puntualizza – ci sono da aggiungere considerazioni di tipo funzionale. L’edificio vuole prefigurare una sala multifunzionale, una sorta di incubatore di arti e cultura che potrebbe anche essere realizzato altrove, in particolare in sovraelevazione dell’attuale edificio del comando della Polizia Municipale, con un vantaggio anche di un risparmio in termini economici non trascurabile. L’alternativa che noi proponiamo – conclude –  sarebbe certamente più economica per le casse comunali e nello spazio liberato della ex stazione, proponiamo la realizzazione di un polmone verde, di un’oasi pedonale. Questo consentirebbe, finalmente, la ricucitura dell’annosa frattura urbana da sempre esistita”.

Da associazione a soggetto politico? Alla luce delle prossime elezioni amministrative, da più parti ci si interroga sulle intenzioni del gruppo di “Osservatorio Civico”, sono concrete le possibilità di una graduale e inevitabile evoluzione? “Abbiamo sottoposto democraticamente la questione – afferma Vincenzo Fiorillo – all’assemblea dei soci che con parere unanime ha stabilito per il momento di continuare ad essere “osservatori” e anche fare da pungolo e stimolo alle attività dell’amministrazione comunale. Dunque crediamo che i tempi non siano ancora maturi per trasformarci in qualcosa d’altro, anche perché se la nostra funzione sarà svolta nel migliore dei modi, potrà essere certamente d’aiuto a chi oggi ancora amministra e a chi poi verrà ad amministrarci”.

Le considerazioni conclusive: rinnovamento, cambiamento di mentalità e una visione alternativa per il futuro di Scisciano. “Credo che l’impegno civico attivo – conclude Vicente Capasso – sia esso stesso una forma di agire politico che nel nostro caso è nei fatti tendente ad un rinnovamento di quelle prassi amministrative di governo locale. Il nostro obiettivo non è la formazione di una lista elettorale, è piuttosto l’ambizione di scuotere le coscienze civiche, di promuovere un cambiamento di mentalità e proporre dunque visioni alternative per il futuro di Scisciano. Ci auguriamo anche di ritrovare un decoro urbano che coincida con il decoro civico, con i comportamenti virtuosi di una comunità sana, quale è sempre stata quella sciscianese. La nostra comunità è ricca di potenzialità: ricchezza di associazioni, di proposte, di tendenze che hanno necessità di trovare una migliore regia per lavorare insieme ad una Scisciano diversa. Noi lavoriamo per la bellezza: la  «bellezza salverà il mondo!»…”.

 

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Pagina FB: Osservatorio Civico – Scisciano

 

 

 

 

 

 

 

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