Scisciano, 11 Marzo – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Gruppo consiliare di minoranza “Scisciano Bene Comune”.
Dopo i tempi lunghi per l’acquisto dell’area dismessa della ex-circumvesuviana, in attesa di trovare una soluzione, la ex-stazione è diventato un rudere fatiscente e, ormai, destinato all’abbattimento.
Da tempo su quest’area e sul suo futuro assetto si è cercato un confronto politico. In un convegno pubblico promosso dalla forza di minoranza, l’attuale Sindaco si impegnò per un’urbanistica partecipata sulla questione con il coinvolgimento di associazioni, tecnici e di tutti i cittadini. A questo seguì una richiesta per la convocazione di un tavolo di confronto da parte di più associazioni sul recupero dell’area ferroviaria dismessa (prot. n. 5562 del 20/11/2015).
Purtroppo, da parte della maggioranza, nessuna “risposta” è stata mai data, mai nessuna convocazione o dibattito pubblico su tale argomento, la cui soluzione cadrà sulle future generazioni dei sciscianesi.
Nel frattempo, con una serie di atti amministrativi, tutti a norma di legge (trattative dirette, competenze della Giunta), il Sindaco e la sua maggioranza (ahinoi senza nessuna partecipazione da parte della cittadinanza), sta cercando di rimodellare tutta l’area.
Nulla da eccepire, sull’aspetto tecnico ed architettonico ma ci chiediamo e siamo convinti che vi chiederete, egregi Cittadini di Scisciano:
- come può un’opera simile trovarsi in “armonia” nel contesto già esistente;
- se la destinazione d’uso di tale struttura sarà quella di accogliere convegni, quanti cittadini potranno o avranno necessità di utilizzarla;
- se i ricavi saranno sufficienti ad ammortizzare il danaro investito dal Comune e a sostenere i costi di
Se, come sembra, la struttura sarà adibita ad aula consiliare,
- non sono troppi i soldi dei Cittadini di Scisciano che il Sindaco e la sua Giunta intendono spendere per un’aula consiliare, visto che nei progetti in essere dell’amministrazione si ristrutturerà quella attuale? (Chiesa San Giovanni Battista).
Tale opera (come da foto) costerà oltre 600.000 € alla Città Metropolitana e la restante parte, oltre 500.000 €, dovrà essere impegnata dalle casse del Comune.
CEMENTO su CEMENTO, questa è l’urbanistica che i Sciscianesi subiscono, ormai da troppo tempo, dall’attuale Sindaco e dalla sua Giunta. Ancora una volta, e cosa peggiore, per il centro storico del nostro paese, è stato deciso tutto nel “Palazzo”: CEMENTO e MURI, ancora muri, dimenticando quanto fatto in passato per eliminarli.
Quale posto occupa l’AMBIENTE, nelle priorità dei nostri amministratori ?
Noi, Gruppo Consiliare Scisciano Bene Comune, riteniamo che tale progetto debba essere immediatamente sospeso e, attraverso un processo democratico di urbanistica partecipata, debba essere ridiscusso il riassetto globale del futuro centro storico del paese.
Siamo convinti che il popolo non disapproverà la nostra proposta: Scisciano non può perdere l’occasione unica ed irripetibile, e con una spesa modesta ed accettabile per le casse comunali, di realizzare nella zona in questione, un’area di verde pubblico attrezzato, indispensabile per migliorare la qualità dell’aria e della vita dei cittadini e l’assetto urbanistico ed estetico del paese
I Consiglieri
Pasquale Arianna, Mario Ilsami, Cristina Mucerino
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