La mobilitazione del quartiere.
Napoli, 11 Marzo – Sono ormai trascorsi tre anni da quando Enco Vitulli, ragazzo originario di Secondigliano, è scomparso senza che i genitori ne abbiano mai avuto da allora notizie.
Il ragazzo era fidanzato con una ragazza di Scampia ma aveva avuto una bambina con la sorella della sua fidanzata. Per cui gli inquirenti lavorano su due piste: quella del crimine oppure quella del delitto passionale. In entrambi i casi ci sarebbe stato l’occultamento di cadavere.
“La mamma di Enco, Petrusic Brankica, il giorno 20 novembre 2019, denunciava la scomparsa del proprio figlio. Nella sua denuncia asseriva che l’ultima volta che aveva visto suo figlio era stata l’11 marzo 2019, prima di partire, nel giugno 2019, per la Bosnia, per la morte del fratello.
Sempre nella denuncia dispone che agli inizi di giugno si era recata presso Secondigliano, alle vele celesti, al primo piano, a casa di Enza Montagna, fidanzata di Enco, ed era venuta a conoscenza che il figlio aveva avuto una figlia dalla sorella della ragazza. Ma non aveva più trovato Enco.
Sempre in denuncia ha narrato che al suo ritorno in Italia, a Secondigliano, alcune persone le avevano comunicato che Enco fosse stato ammazzato e il suo corpo lo avevano fatto sparire.
Ora indagano: Questura di Via Medina (con la squadra Mobile), Questura di Scampia, e “solo” nel 2021, è stato aperto un fascicolo presso la Procura della Repubblica di Napoli, Distrettuale Antimafia. Non si sa se sia stata allertata, come per legge, anche la Prefettura, Ufficio per le persone scomparse.”– spiega l’Avvocato Massimo Viscusi, legale della famiglia dì Enco.
Il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ed il giornalista Pino Grazioli sono intervenuti a Scampia durante l’ultima notte per dare sostegno e conforto alla madre del ragazzo scomparso che ha tentato un gesto disperato. Il quartiere si sta mobilitando e per venerdì sera è prevista una fiaccolata pubblica a Scampia.
“Devo sapere che fine ha fatto Enco, voglio almeno avere la possibilità di fargli un funerale decente.”– racconta disperata la signora Brankica.
“C’è bisogno che si accenda un enorme faro su questa vicenda. Qualsiasi cosa il ragazzo abbia fatto, i genitori hanno il diritto di conoscere cosa gli sia accaduto. Noi offriremo tutto ciò che è possibile per aiutare questa famiglia affinché venga fatta luce su questa storia che ha troppe ombre, così come abbiamo fatto per la vicenda di Antonio Natale al Parco Verde di Caivano.”– le parole di Borrelli e il conduttore della radiazza Gianni Simioli che hanno lanciato una campagna pubblica per aiutare questa mamma nella ricerca della verità.
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