o segreto
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Saviano, sul palcoscenico dell’Auditorium: ‘O S E G R E T O

Saviano, 28 Ottobre –  – Al teatro Auditorium è al nastro di partenza la prossima edizione della Rassegna teatrale.  Analizzando le prossime proposizioni sceniche si potrebbe avviare un percorso d’informazione per esaminare qualche anteprima. È il caso di una commedia di genere brillante e l’autore è Enrico Galloro in arte Nello D’Auria, regista della compagnia che ha un nome caratteristico; “Jamme ja”. Il titolo dell’opera, che sarà in scena il giorno 8 dicembre, è “’O SEGRETO”; una commedia scritta e diretta dallo stesso regista.

Quest’ultimo immagina gag e ilarità tra delle suore bizzarre e “pazzerelle”. La trama l’autore la colloca in un preciso luogo scenico; un convento alle porte di Napoli. Il racconto vuole che le monache, pur apparentemente in contrasto con gli ordini impartiti, siano comunque affezionatissime alla loro superiora.  Sul palcoscenico i personaggi che frequentano l’austero luogo; uno stravagante confessore, un giovanissimo contadino e un attento e tollerante medico comprensivo soprattutto nei confronti dell’ipocondriaca superiora.

L’inaspettata e improvvisa visita di un prelato, in veste d’inquisitore, per far luce su un determinato “SEGRETO”, produce scompiglio tra le monache. È turbata la serenità del luogo, facendo scaturire comiche situazioni. Punto nevralgico della situazione è il “SEGRETO”; quali effetti potrà produrre nel momento in cui sarà svelato?  Durante le concitate fasi dello sbroglio della matassa, per pura casualità la rivelazione, conoscenza del SEGRETO tuttavia rafforza la fede di colei che lo nascondeva. Si produrrà una granitica compattezza tra le consorelle.

L’inquisitore sarà garante verso le Autorità Ecclesiastiche, tacendo anch’egli il “SEGRETO”; sicuramente tale condizione potrà esser interpretata, valutata come il filo conduttore del racconto scenico; un qualcosa intorno al quale ruota l’intera vicenda. Le situazioni rappresentate in scena, intrecciandosi tra loro, rendono la vicenda tragicomica con momenti di esilarante comicità. L’opera sia pur brillante, affronta coinvolgenti temi che meritano più ampia riflessione: “L’abbandono dei figli”, “l’adozione”, “l’accondiscendenza alla volontà dei genitori che a volte condizionano le scelte di vita della prole” e altro.  Come afferma lo stesso autore, in un comunicato di presentazione, Nello D’Auria: “Teatro di tradizione partenopea con risvolti pirandelliani”!

Antonio Romano

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