Saviano, 5 Maggio – Sul palcoscenico la proposta dell’Associazione, “I togo”, proveniente da San Gennaro Vesuviano; “E denare fanno venì ‘a vist ‘e cecate “, di Gaetano e Olimpia Di Maio per la regia di Rosario Boccia. Un testo scenico datato 1985. “Grande, notevole consenso di pubblico; La vicenda ruota attorno a Gennaro Belvedere, un finto cieco, testimone di un assassinio.
L’angoscia del personaggio è la paura di esser ucciso dal Killer che potrebbe facilmente ipotizzare che ci vede. Inoltre un grande scienziato afferma di poterlo operare per ridargli la vista! Il testo offre spunti di riflessione sul disagio sociale di casi di truffe, di povertà morale, di arte, se arte si può dire, di arrangiarsi. Piaghe sociali di grande gravità ma qui trattati nel campo dell’ironia e della comicità scenica. Il lavoro portato in palcoscenico: la storia che si svolge in una casa dove si percepisce un dato inequivocabile; la sopravvivenza.
Si prefigura un panorama tipo del classico quartiere; da una finestra scenica s’intravede un paesaggio urbano; un noto campanile adattato, in altre coordinate spazio temporali, nella realtà scenica. È qui che soggiorna una coppia, quella protagonista . il personaggio di primo piano, è lì per realizzare al suo periodo usuale di occupazione giornaliera; ultimamente pare molto affaticato dal punto di vista morale e come lui stesso, ammette: ”La vita mi fa schifo e la morte mi fa paura!”.
È una frase abituale! Capita spesso che non sempre le cose procedano per il verso giusto come si spera; spesso anzi si dirottano dal retto flusso. È quello che accade al protagonista in una situazione di generale comicità, umorismo, ironia. La coppia ha dei vicini, a completare il quadro della condizione economica disagiata. Che entrano in scena da una porta centrale con una piccola scala interna. Anche questi ultimi sopravvivono; un personaggio, alquanto eccentrico, veste elegantemente: non se lo potrebbe permettere; poco importa in fondo è roba rubata e riciclata a basso prezzo! L’associazione teatrale nasce oltre venti anni fa a San Gennaro Vesuviano.
Per la precisione il debutto avvenne nel 1988 al cinema Gloria dello stesso paese; in tale circostanza fu presentata una commedia di Paola Riccora per la regia di Armando Liguori. Una compagnia teatrale “I Togo” che nasce da un gruppo di studenti. Una realtà che offriva pochi interessi; la piazza costituiva l’unica opportunità d’incontro. Il nome stesso della compagnia in gergo napoletano, indica di una cosa straordinaria. In tal modo l’avvio del gruppo dei Togo, compagnia teatrale stabile, che nel corso del tempo ha messo in scena consistenti rappresentazioni. Sulla scena una rappresentazione del racconto con tempi e dinamicità elevati secondo indicazioni di regia. Molti sono gli eventi che richiedono dinamicità descrittiva dei diversi momenti; dei vortici di situazioni che porteranno i protagonisti a dibattersi in situazioni alquanto assurde. Gennaro Belvedere, nome non proprio adatto a un falso cieco, avrebbe avuto la possibilità di evitare la spiacevole situazione in rapida successione se fosse rimasto al suo posto solito per chiedere l’elemosina, l’accattonaggio quotidiano! Invece prevale la paura per una fuga precipitosa.
In seguito la visita del killer, la visita della vittima; almeno è quello che, in un turbinio di emozioni, si crede! In realtà, non è un fantasma, è un fratello gemello! La visita di una donna con i due piccoli figli; lì per chiedere anche lei elemosina; ci si fa concorrenza anche nella sventura; in realtà il marito di quest’ultima è stato accusato e arrestato, ingiustamente, di quel delitto! La continua irruzione della visita di assistenti sociali che indagano su falsi invalidi! L’offerta in denaro per pagare un silenzio divenuto imbarazzante! Al protagonista della vicenda la cosa è inaspettata. Alla chiusura del sipario la scelta appare anche ovvia: “I soldi ridanno la vista a ciechi!” afferma un antico proverbio. Gennaro Belvedere è orientato verso l’opportunità più conveniente; in due circostanze, per pagare il silenzio, un milione di lire più arretrati!
Stranamente si cercherà una scelta legislativa opportuna anche per il killer reso più umile per la nascita di un suo figlio! Dopo tutto ha agito per legittima difesa. L’uso del denaro in forma impropria, è il tema dominante della commedia; è la ricerca affannosa, per la sopravvivenza a muovere i protagonisti.
In una circostanza Belvedere interpretato dallo stesso regista, che per ovvi motivi non vuol farsi trovare essedo testimone di un reato scomodo, ha la solidarietà di tutto il quartiere; nessuno rivela niente, tranne una sua prossima “fidata” persona ricavandone anche dovuto compenso! Afferma: “Giuda ha venduto nostro Signore per trenta danari…. Io sono stato venduto per ventimila lire”.
Ironia di genialità scenica è più che evidente nella stessa descrizione della trama: un cieco che si chiama Belvedere nato a Bellavista; il 13 dicembre! Il giorno di Santa Lucia; una discendente diretta che fa di cognome quattrocchi. Afferma un noto scrittore, nel suo capolavoro letterario, a proposito di uso di denaro e vita correlata a esso: “La vita, la sventura, l’isolamento, l’abbandono, la povertà, sono campi di battaglia che hanno i loro eroi, eroi oscuri a volte più grandi degli eroi illustri”. Inoltre in una frase di Bernanos: “Un ventre di un miserabile ha più bisogno d’illusioni che di pane”.
Illusione che potrebbe dare il denaro! Sì potente da ridare la vista! Affermazioni da prendere con le dovute cautele in un campo di definizione dell’ironia; fattezze attinenti al luogo teatrale. Completano il quadro degli attori: Antonietta Carrella, Marilù Nappi, Lucio Ciccone, Aniello Moccia, Teresa Festa, Giovanni Manzi, Carmela Nunziata, Giovanni Nappi, Gennaro Nappi, Noemi Giugliano, Maria Lucia Buonaiuto, Imma Festa, Michele Nunziata, Antonio Giuseppe Ferrante, Francesca Nappi, Sara Vangone e infine Dino Buglione.
Antonio Romano
Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie. |
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a redazione@sciscianonotizie.it . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa. |