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“Santallegria, Festival del Vino”, due giorni di tradizione e convivialità nel cuore di San Vitaliano

San Vitaliano, 20 Ottobre – Si alzano i veli su “Santallegria, Festival del Vino”, una due giorni dedicata al gusto enogastronomico, alle antiche tradizioni e al divertimento. Venerdì 25 e sabato 26 ottobre, Piazza Leonardo Da Vinci a San Vitaliano ospiterà la prima edizione del Festival del Vino, un evento enogastronomico che celebra le tradizioni vinicole locali e il legame con le radici sanvitalianesi. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale “Cullatori del Santo”, promette di offrire una miscela di divertimento, cultura e sapori, coinvolgendo cantine, artisti e appassionati del vino provenienti da tutta la Campania.

Un omaggio alla tradizione vinicola

Il festival nasce con l’obiettivo di valorizzare la cultura vinicola del territorio, riscoprendo un’antica tradizione che affonda le sue radici nei tempi dell’Impero Romano, quando la vendemmia era dedicata a Bacco, dio del vino. “Succede sempre qualcosa di bello attorno ad una bottiglia di vino” è lo slogan dell’evento, pensato per sottolineare l’importanza del vino come elemento di aggregazione sociale e di convivialità. Queste tradizioni si sono evolute nel corso dei secoli, trasformandosi in eventi come “Santallegria” che è l’occasione perfetta per scoprire le eccellenze enologiche del territorio.

“Abbiamo voluto creare un format che potesse ripetersi ogni anno, dando risalto a un prodotto che ci rappresenta profondamente,” spiega Angelo Limonciello, presidente dell’Associazione. “La nostra comunità è profondamente legata alle tradizioni contadine, che in questo periodo dell’anno ci riportano all’odore del vino nuovo. Con ‘Santallegria’ abbiamo voluto celebrare proprio queste radici, creando un evento che abbraccia la nostra identità e il nostro amore per la terra.”

Programma della prima giornata

Il festival si aprirà venerdì 25 ottobre alle ore 19:00 presso l’Aula Consiliare di San Vitaliano con la presentazione ufficiale dell’evento, con la presenza del direttivo dell’Associazione Culturale “Cullatori del “Santo” che illustrerà nei particolari le articolate dinamiche dell’evento. A seguire, alle 19:30, si terrà una conferenza stampa intitolata “Radici macchiate di vino”, un approfondimento storico-culturale che vedrà la partecipazione di esperti come il Master Sommelier Giovanni De Silva e l’architetto Carmine De Micco; il CFO Cantine Villa Doria Antonio Ambrosio; le istituzioni comunali di San Vitaliano con la presenza del primo cittadino Rosalia Anna Masi e il parroco di San Vitaliano Don Francesco Stanzione

Un momento simbolico della serata sarà il “Taglio del nastro”, durante il quale la dea “Santallegria” consegnerà le forbici alla sindaca Rosalia Anna Masi, dando ufficialmente il via alla manifestazione.

Alle 20:30 si accenderanno i riflettori su Piazza Leonardo Da Vinci con l’apertura dello Street Food, un tripudio di sapori locali e degustazioni di vini provenienti da tutta la Campania. La serata sarà animata dalle performance live di Zì Riccardo e le donne della Tammorra e dagli spettacoli circensi del Gablis Circus live show.

Seconda giornata tra degustazioni e musica

Il sabato 26 ottobre si aprirà con una degustazione guidata dal Master Sommelier Giovanni De Silva, alle ore 19:00 nell’Aula Consiliare. Il programma serale prevede il ritorno dello Street Food e una serie di concerti che vedranno protagonisti Luca Gringo, Mood SUN e Gennaro De Crescenzo.

Durante la serata verrà anche assegnato il Premio Cullatori del Santo, un riconoscimento dedicato a chi si distingue nella valorizzazione delle tradizioni locali. Inoltre, il pubblico potrà visitare il Salotto dei Cullatori, un info-point che ospiterà un’area sponsor, una caffetteria e uno spazio dedicato alla vendita di merchandise.

Un festival nato da una scommessa

“‘Santallegria’ è nata come una scommessa goliardica,” racconta Angelo Limonciello. “Col tempo, si è trasformata in un evento di punta dell’Associazione. Abbiamo deciso di celebrare il vino, che per noi non è solo una bevanda, ma un simbolo di comunità e tradizione. In un periodo in cui proliferano feste della birra o sagre popolari, ci siamo chiesti perché non dare risalto a un rito antico come la vendemmia, che ha un valore mistico e profondo per la nostra terra.”

L’origine del nome del festival, prosegue Limonciello, trae ispirazione dall’espressione napoletana “l’anema rire”, evocando la sensazione di gioia e leggerezza che si prova nel condividere un buon bicchiere di vino. “Abbiamo personificato ‘Santallegria’ in una dea, una figura accogliente e materna, capace di unire persone di tutte le età e ceti sociali.”

Concludendo, Limonciello invita tutti a partecipare: “Sarà un’esperienza unica, dove tradizione, innovazione e divertimento si fonderanno. Il vino, la musica e la convivialità saranno gli ingredienti di un evento che non si dimenticherà facilmente. Venite a festeggiare con noi, il divertimento è assicurato!”. All’ingresso del festival sarà possibile acquistare un portacalice personalizzato con il logo dell’evento, ideale per le degustazioni durante le due giornate.

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