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Salerno, Teatro Delle Arti: torna la Stagione di Balletto. Tortora: “La danza? Un settore scomparso in città”

STAGIONE DI BALLETTO 2022
IL TEATRO DELLE ARTI RIPARTE ANCHE DALLA DANZA
TRA MARZO E APRILE 4 APPUNTAMENTI PER UN SETTORE SCOMPARSO
Scuole in rassegna, talenti, ospiti, operette: a Salerno si torna a danzare
«La crisi dello spettacolo dal vivo è ancora in essere, ma c’è bisogno di reagire e riportare in scena anche un settore da troppo tempo mortificato» dice Claudio Tortora
Salerno, 26 Febbraio –  Se la danza è sacrificio, oggi lo è ancor di più. A due anni dallo scoppio della pandemia lo spettacolo dal vivo soffre ancora e la danza e forse quella tra le arti più penalizzata. C’è bisogno che qualcuno le restituisca il palcoscenico e gli applausi che merita.
Claudio Tortora scommette sulla ripartenza della Stagione di Balletto 2022, quattro appuntamenti al Teatro delle Arti di Salerno tra marzo e aprile, realizzati dal C.O.S. (Consorzio Operatori dello Spettacolo) con il sostegno del MIC, Regione Campania e Comune di Salerno.
«Elencare tutte le attività in sofferenza sarebbe davvero molto lungo. Nello spettacolo, la danza resta il settore più in difficoltà al quale abbiamo deciso di tendere una mano con l’obiettivo di attirare l’attenzione su quest’arte. Il Teatro Delle Arti, riproponendo l’appuntamento con la Stagione di Balletto, mette al centro un settore che tra l’altro, da un po’ di tempo, nella nostra città è scomparso e allarga gli orizzonti della proposta artistica affiancandolo al teatro, al cinema e alla musica. Lo facciamo con quattro date l’una diversa dall’altra», spiega il Direttore del Delle Arti Tortora.
Foto Vedova Molto Allegra
Foto Dire DanzaSi parte domenica 13 marzo con “Danzando nel Mondo”. Lo spettacolo, esperimento perfettamente riuscito a settembre dell’anno scorso allo Charlot di Pellezzano, che vede in cabina regia Pina Testa e Stefano Angelini, rispettivamente etoile e solista del Teatro San Carlo di Napoli, si offre come un modo per scoprire, viaggiando negli svariati angoli della terra, le diverse e innumerevoli tradizioni di città, nazioni e continenti. Tutti i protagonisti interpretano stili apparentemente agli antipodi, il flamenco, il contemporaneo, il moderno, il classico, che invece tanto hanno in comune nelle loro radici folcloristiche, nelle sfaccettature ritmiche e musicali. 10 euro il costo del biglietto
Secondo appuntamento, venerdì 25 marzo: “La vedova (molto) allegra”. Si tratta di un riadattamento dell’operetta di Franz Lehar, simbolo del genere stesso, punta di diamante della “silver age”, imbattuto cavallo di battaglia tra i due secoli. Rispetto al libretto poche le variazioni nella rilettura di Fortuna Capasso, soprattutto nei testi musicati che rimangono fedeli all’originale. Piccoli ma efficaci invece gli accorgimenti nella parte recitata, laddove il copione si smussa e alleggerisce lasciando a casa “paroloni” e termini obsoleti a favore di un linguaggio più fresco e divertente che prende in prestito frasi e modi di dire più vicini alle nuove generazioni. In scena un cast di giovani professionisti.
Infine due date ad aprile. Sabato 9, dopo due anni di stop, torna la rassegna “Dire Danza” ideata e curata da Pina Testa in collaborazione con Antonella Ferrante, grazie alla quale ogni anno convergono in città tantissime scuole del territorio, tutte allo stesso modo desiderose di condividere la scena e confrontarsi ballando.
La Stagione di Balletto 2022 si conclude sabato 29 aprile in occasione della Giornata Internazionale della Danza promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO. Una giornata di festa che accomuna tutti i paesi del mondo. La data commemora la nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), che fu il più grande coreografo della sua epoca, il creatore del balletto moderno. La commemorazione è stata istituita nel 1982 per il Comitato Internazionale della Danza – C.I.D., che è l’organizzazione ufficiale per tutte le forme di danza in ogni paese del mondo.
In scena al Delle Arti l’operetta “Napoli vizi e virtù” a cura del tenore Salvatore Minopoli. Colori, canzoni, testi e momenti coreografici per mettere in luce il contenuto retrospettivo di questa meravigliosa città: immagini e situazioni che caratterizzano, da sempre, nel bene e nel male, Napoli ieri e oggi.
Il costo del biglietto per ognuno dei quattro appuntamenti è di 10 euro. Per info e prenotazioni è possibile contattare il botteghino allo 089 221807.
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