Napoli, 24 Ottobre – “E’ il momento di dire basta, farlo insieme e a voce alta. Non è possibile che una ragazza rischi la vita per la propria borsa. Non è tollerabile vedere circolare liberamente per strada dei criminali violenti e senza scrupoli, disposti ad uccidere per una piccola rapina e che mettono a repentaglio la vita di tutti. Le immagini a circuito chiuso che hanno registrato i momenti della rapina hanno lasciato tutti indignati, la ferocia con la quale quest’energumeno ha attentato alla vita di un’innocente ragazza, trascinandola per alcuni metri da un’auto in corsa, fa venire i brividi e non può lasciare indifferenti.
Denunciare è l’unica strada e bisogna farlo con tutti i modi a disposizione, anche utilizzando il nostro numero per le segnalazioni che è sempre disponibile all’ascolto e all’azione. Chiunque abbia visto qualcosa denunci e aiuti le Forze dell’Ordine ad assicurare alla giustizia un essere così vigliacco. Inoltre vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alla ditta “New Edil Ponteggi” che sta subendo delle fortissime ripercussioni a seguito di questa vicenda, il criminale ha infatti usato un’auto che aveva rubato all’azienda e che sulla fiancata riportava il nome e tutti i contatti telefonici. Ivan, titolare della ditta, è ora sotto attacco e sta vivendo un momento davvero difficile, anche se non c’entra nulla, pertanto chiediamo a tutti di usare la testa e non infierire contro chi è solo vittima di questa situazione. Ci auguriamo solo che la ragazza stia bene e ci rendiamo da subito disponibili ad aiutarla e a dar voce alla sua denuncia”. Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli, Consigliere Regionale di Europa Verde.
“Io sono parte lesa della vicenda – afferma Ivan Carvisiglia, titolare della ditta “New Edil Ponteggi” – sto subendo da ieri chiamate anonime ad ogni ora del giorno e della notte, messaggi e commenti negativi, insulti e minacce. Voglio chiarire a tutti che io e la mia ditta non c’entriamo nulla con quanto accaduto alla ragazza e, anzi, siamo sinceramente preoccupati per le sue condizioni. L’auto aziendale era stata rubata e infatti avevo sporto immediatamente denuncia ai Carabinieri. Quando mi hanno convocato in caserma pensavo ad un rapido epilogo positivo, invece ho visto quelle terribili immagini. Sono davvero provato da quanto successo e chiedo a tutti di non attaccarci, di non associare la mia azienda con quanto successo. Il nostro unico pensiero va alla giovane vittima di quest’aggressione a dir poco vigliacca.” Ha concluso Ivan Carvisiglia.
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