Cronaca

Potenza, istigazione al suicidio: indagato il fidanzato della 30enne morta nella notte tra venerdì e sabato scorso

Potenza, 11 Ottobre – E’ indagato per istigazione al suicidio Antonio Capasso, il fidanzato di Dora Lagreca, la donna di 30 anni, originaria di Montesano sulla Marcellana (Salerno), morta a Potenza nella notte tra venerdì e sabato scorso dopo un volo di 14 metri da un balcone al quarto piano di una palazzina di via Di Giura, nel rione Parco Aurora. L’uomo ha raccontato ai carabinieri di aver cercato di fermare la fidanzata ma di non esserci riuscito.

E’ stato poi lo stesso Capasso, intorno alle 2:30, a chiamare i soccorsi. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza. L’iscrizione di Capasso nel registro degli indagati per istigazione al suicidio è “un atto dovuto” per permettere agli investigatori di compiere una serie di accertamenti e all’indagato di nominare un perito di parte che parteciperà all’autopsia. La donna si era trasferita da poco nel capoluogo lucano perché aveva ricevuto un incarico come impiegata amministrativa in una scuola di Tito, in provincia di Potenza. Inizialmente si era parlato di suicidio.

Al momento i carabinieri di Potenza, guidati dal tenente colonnello Maurizio Laurito, stanno valutando ogni ipotesi anche attraverso l’analisi dei post sui social della ragazza. Secondo le testimonianze raccolte fino a questo momento, sembrerebbe che la ragazza non avesse motivi per suicidarsi. Ma è un dubbio che potrà chiarire solo l’autopsia, che sarà eseguita domani mattina, all’ospedale San Carlo di Potenza. 

La famiglia di Dora Lagreca “esclude il suicidio” e chiede “la verità” sulla morte della trentenne. Attraverso il loro avvocato, i famigliari mettono in evidenza che “non c’era alcuna sintomatologia che potesse far pensare a un suicidio”

“Ci sembra molto strano che Dora possa aver compiuto un gesto estremo decidendo di farla finita”. A dirlo è il sindaco di Montesano sulla Marcellana (Salerno), Giuseppe Rinaldi, in merito alla morte della donna. Secondo il primo cittadino “è impossibile che sia potuto accadere. Anche l’avvocato di famiglia è concorde, così come la comunità. Chi la conosce bene sa che Dora era una ragazza solare, allegra, piena di vita e di progetti. Venerdì, prima di recarsi dal fidanzato, è stata a casa dei suoi familiari, ha parlato con una zia del matrimonio di un cugino che si sarebbe tenuto la prossima settimana. Niente faceva presagire  questa tragedia. Conoscevo personalmente Dora e la sua famiglia, siamo legati anche da parentela, abitiamo poco distanti. L’ipotesi del suicidio non convince. Cosa possa essere accaduto non lo sappiamo, ma ci auguriamo che si possa far luce quanto prima su quello che è realmente accaduto. Vivere in questa incertezza è un doppio strazio per la famiglia”. Il sindaco Rinaldi non conosce il fidanzato della giovane, ma “lui alcune volte era venuto in paese”.

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