Attualita'

Pompei, tra viti e storia: nasce la prima cantina biologica nel Parco archeologico

Un progetto innovativo trasforma l’area in un modello di valorizzazione integrata tra archeologia, agricoltura e turismo sostenibile.

Pompei, 21 Marzo – Un’azienda vitivinicola a ciclo completo sta prendendo vita all’interno del Parco archeologico di Pompei, segnando un nuovo capitolo per la valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico del sito. Il progetto, unico nel suo genere, nasce da un innovativo partenariato pubblico-privato tra il Parco e il Gruppo Tenute Capaldo, che include le cantine Feudi di San Gregorio e Basilisco.

Grazie a questa collaborazione, il Parco archeologico potrà avvalersi dell’esperienza pluriennale di Tenute Capaldo nella gestione dei vigneti già presenti nell’area, puntando ora alla creazione di una vera e propria “vigna archeologica” che, nei prossimi anni, supererà i 6 ettari di estensione. All’interno del perimetro del Parco saranno inoltre realizzate strutture dedicate alla vinificazione e all’affinamento dei vini prodotti.

A differenza dei tradizionali modelli di collaborazione tra pubblico e privato, il progetto si fonda su un partenariato che integra competenze scientifiche e produttive, unendo la missione culturale del Parco all’eccellenza enologica del Gruppo Capaldo.

“Il Parco archeologico, già dagli anni Novanta, ha approfondito attraverso il proprio Laboratorio di ricerche applicate lo studio dei vigneti dell’antica Pompei, indagandone le tecniche vitivinicole e le abitudini alimentari – spiega Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco –. Oggi investiamo in una visione più ampia che punta alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente, elementi imprescindibili della nostra area archeologica.”

L’iniziativa rientra in un più vasto progetto di “azienda archeo-agricola”, che comprende anche il recupero e la coltivazione degli ulivi e progetti di agricoltura sociale nell’ambito della “fattoria sociale e culturale”.

L’azienda sarà interamente a conduzione biologica e si avvarrà della consulenza del Prof. Attilio Scienza dell’Università di Milano per la riscoperta delle tecniche di coltivazione tradizionali, affiancato dall’agronomo di fama internazionale Pierpaolo Sirch, responsabile di produzione di Feudi di San Gregorio. Un’iniziativa che, oltre a restituire valore al territorio, punta a far rivivere un patrimonio agricolo millenario, integrando storia, ambiente e cultura.

Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie.
 
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a redazione@sciscianonotizie.it . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.