Pomigliano d’Arco, 26 Ottobre – “Ridateci la stazione”. Sabato alle 12 flash mob con Europa Verde al Parco Piemonte. E’ chiusa da un anno. Utenti a piedi e costretti a ricorrere a soluzioni alternative inquinanti. L’Eav è una gestione fallimentare. La questione Circumvesuviana si inserisce nel contesto di una razionale riorganizzazione del TPL e dalla mobilità sostenibile in generale, in una vasta area metropolitana dove sono strategiche l’intermodalità, la fruibilità e il coordinamento di orari scambi e servizi.
Inefficienze gestionali e inadeguatezze strutturali non possono ricadere sull’utenza. Stop disservizi, inaffidabilità e incomodi inqualificabili. I disagi sono quotidiani: ritardi ingiustificati, soppressioni improvvise di corse, blocchi inspiegabili, stazioni abbandonate e sudice, condizioni di viaggio, impraticabili per l’affollamento e la sicurezza: il servizio offerto da EAV sulle linee Circumvesuviane, a prezzo crescente e senza rispetto per la carta della mobilità é di scarsa qualità e indegno in un’area metropolitana già congestionata dal traffico automobilistico, dall’esplosione dell’ edilizia e dall’inquinamento ambientale.
Biglietti salati in cambio di disservizi crescenti. Il costo per andare e tornare da Pomigliano a Napoli in Circumvesuviana, 15 chilometri che sono coperti in non meno di 30 minuti dall’elettrotreno di Circumvesuviana, ammonta a ben 6,20 euro – rendendo così la ruota ferrata molto meno competitiva della ruota gommata con i conseguenti carichi di emissioni di gas serra in atmosfera. Si raggiunge poi il paradosso con il caso stazione del parco Piemonte. Europa Verde con Francesco Emilio Borrelli è sul piede di guerra. “Da ben dodici mesi una delle stazioni di Pomigliano denominata Parco Piemonte, sita a cento passi dal quartiere Partenope nato con la legge 219 del 1990, é chiusa al pubblico: un anno fa EAV dichiarò di non poter garantire la sicurezza degli impianti oggetto di frequenti attacchi vandalici: praticamente la resa dei pubblici servizi agli interessi delinquenziali che tendono ad allontanare I presidi di legalità dal loro raggio d’azione” .
Si pensato in maniera assurda di ripristinare la legalità chiudendo la stazione ? Vergognoso. I viaggiatori che frequentano la Circumvesuviana ogni mattina raggiungono le scuole, Università, cantieri, negozi, uffici ospedali: gente normale senza auto blu e autisti a disposizione, gente che suda il salario, gente che é costretta a recuperare le ore perdute o peggio ad abbandonare il treno e tornare all’automobile privata per raggiungere in tempo il posto di lavoro. Basta adesso, si andrà avanti ad oltranza.
Le richieste: “Mobilità sostenibile frequenza delle corse porta a venti minuti; Orari notturni (anche per facilitate lo spostamenti dei Giovanni ed evitare il rischio di incidenti stradali); Consultazione permanente dei viaggiatori; Comunicazioni tempestive e precise delle variazioni; Investimenti in sostituzione del materiale rotabile; Investimenti nelle infrastrutture per manutenzione ordinaria e straordinaria TPL; Interrogazione urgente per conoscere i piani industriali I budget il turn over del personale etc.”.
Anita Capasso
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