Pomigliano d’Arco, 15 Maggio – E’ morto l’ultimo brigante, Salvatore Palmese, 83 anni dell’omonima masseria Palmese. I funerali si terranno domani alle 15 nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, a Pomigliano d’ Arco. Aveva 83 anni e com’era nella sua tempra ha lottato come un combattente per vivere riuscendo a festeggiare per un soffio insieme ai parenti tutti l’ultimo compleanno chiudendo il sipario su questa vita con il numero perfetto finale: il tre.
Adesso ha raggiunto la moglie Maria Vela, morta da poco lasciando un vuoto immenso. Salvatore era un gigante dai lunghi baffi che faceva capolino nell’aula consiliare di Pomigliano e rivendicava diritti e libertà. Era l’era del sindaco Michele Caiazzo e di una dignità impareggiabile che Salvatore rappresentava con grinta e dignità. Parlava di agricoltura, di sviluppo green e della Sardegna, terra a cui era molto legato dove aveva lottato contro i latifondisti.
Lui parlava, parlava e parlava e io giovane cronista restavo incantata. Dietro a quei lunghi baffi e a quel look inusuale c’era la storia pulsante della città di Pomigliano d’Arco, smarrita nelle fabbriche e nel modello di sviluppo che il nord aveva imposto risucchiando, terre, cultura agricola e manovalanza. Restano i suoi racconti, il suo impegno civico e una memoria da onorare. Salvatore vive nella memoria di Pomigliano d’Arco. Al figlio Giancarlo e a tutti i parenti va la vicinanza della nostra redazione in questo momento di immenso dolore.
Anita Capasso
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