Palma Campania, 9 Febbraio – La domenica dopo il 3 febbraio, giorno di San Biagio, protettore di Palma Campania, è consuetudine da decenni dare spettacolo con Il Ciuccio di Fuoco. La processione dell’ottava di San Biagio fa ritorno all’imbrunire e dopo la santa messa celebrata dal vescovo, i fedeli sul sagrato della chiesa attendono l’accensione dei fuochi pirotecnici posti sul Ciuccio di Fuoco, una struttura in ferro a forma di asino. Anche quest’anno, dopo il periodo di pausa dovuto alla pandemia, il Ciuccio ha dato spettacolo.
Sul sagrato, quest’anno, per una foto ricordo, si sono riuniti i parroci delle parrocchie palmesi, il Vescovo Mon. Francesco Marino, il sindaco Nello Donnarumma e il vice sindaco Elvira Franzese, che hanno assistito al via del ciuccio ’e fuoco. Da largo Parrocchia, la macchina pirotecnica, scoppiettando, tirato dai giovani, ha proseguito per la discesa di via Parrocchia, fino a giungere alla Piazzetta Umberto I, dove la folla da sempre attende lo spettacolo pirotecnico del Ciuccio. Gli occhi degli spettatori sono tutti sgranati sul Ciuccio trascinato avanti e indietro che spara fuoco e botti.
Il Ciuccio di Fuoco è una tradizione palmese che va avanti da decenni. Si accende lentamente in una infinità travolgente di fuochi a giravolta e arcobaleni. Prima bruciano i fianchi, a seguire le zampe, la coda, le orecchie, il muso e i genitali, l’ultimo scoppio è un mortaretto possente. Uno spettacolo vivace.
Se il vento fa spegnere la miccia che lega i fuochi, si ripara l’accaduto e il fragoroso show è assicurato.
“La tradizione va mantenuta“, ci dice Antonio Spierto, che ci tiene a far sapere che “il Circolo Ferrari, Botteghe, Vascio, sono gli organizzatori del Ciuccio di Fuoco, e che quarant’anni fa era sagomato in legno, poi con gli anni è stato sostituito in ferro.”
Biagio Peluso, autore del libro ‘San Biase ‘o sole pe’ case’ Michelangelo Editore 1915, a proposito del ciuccio scrive: “In passato il ciuccio veniva allestito dalla famiglia di Gennaro Biagio Gaglione, titolare di una fabbrica per la costruzione di botti per il vino, perché devoto di San Biagio al punto da festeggiare il proprio onomastico col suo secondo nome. Quel ciuccio aveva una struttura completamente di legno ed era rivestita con cartone pressato in cui erano praticati dei fori per l’alloggiamento dei fuochi. Veniva guidato da tale Marchitiello, simpaticissimo ed indimenticabile personaggio palmese, che lo faceva scorrazzare tra i Ferrari e la Parrocchia fino all’ultimo botto”.
L’Associazione Culturale I MoNellì per il Carnevale di Palma 2023 presenta il tema Chest’ è Palma, con maestro di Quadriglia Angelo Allocca, e Ciro Nunziata sviscerato quadrigliante dei MoNellì conferma che il comitato Ferrari Botteghe Vascio è stato invitato a riproporre il Ciuccio di Fuoco, ripercorrendo luoghi, musiche e tradizioni di Palma Campania. Con entusiasmo i componenti hanno accettato. “È un onore farlo sfilare per le strade del paese tenendo viva la tradizione dell’ottava di San Biagio” dice con orgoglio uno dei componenti del Circolo.
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