Palma Campania, 30 Giugno – Domenica 27 giugno, al Teatro comunale di Palma Campania, serata interessante per la presentazione del libro-catalogo dell’artista Domenico Sepe, poeta della materia. Daniela Marra, museologa, curatrice del libro “La Materia e l’Eterno”, edizione Cervino, ha condotto con grazia e poesia il pubblico nei meandri dell’arte dello scultore, suscitando un vivo coinvolgimento di emozioni.
Curatore dell’incontro palmese è Ferdinando Sorrentino, di cui il sindaco Nello Donnarumma ammira l’operato, e l’assessore alla cultura Elvira Franzese fortemente ne apprezza l’impegno che dedica al suo paese.
Francesco Pipitone giornalista e conduttore della serata durante la chiacchierata degli ospiti ha espresso il suo rapporto speciale con Sepe, avendolo seguito giornalisticamente, e al lavoro nella Bottega d’arte ad Afragola. Le sue impressioni preziose nel confidarci i momenti di arte per la realizzazione della scultura di Armando Diego Maradona ha lasciato tutti col fiato sospeso. “Ideata da Sepe in un momento di tempesta emotiva il giorno della scomparsa del grande calciatore, colui che seppe tenere le fila della città partenopea nel periodo buio del terremoto e dei conflitti di camorra.”
L’artista Sepe, napoletano, classe 1977, ci svela i percorsi della sua arte, le sue opere che sono un velare come svelare: gioco di meditazione e rivelazione. Il suo è un cammino artistico sfaccettato di linguaggi classici senza venir meno al pragmatismo mondano del suo territorio. Ascoltarlo rapito, mentre si racconta con religiosa umiltà è come vederlo all’opera nella sua bottega. Sono la sua voce, gli occhi, a confermarci la forte spiritualità del suo essere, che trasfonde nei suoi lavori, nell’arte impregnata di sacralità e misticità fatta di ricerca, dialoghi e confronti.
In sala, sul palco in mostra, due delle sue magnifiche sculture in bronzo: Divino segreto, (coppia angelica con Divino Tormento) e Mosè. Sepe scolpisce l’anima prima del corpo della scultura – chiosa Daniela Marra, che ha dedicato il prezioso catalogo all’artista Sepe. – L’invito della museologa è di soffermarci sull’opera Divino segreto. “L’angelo che custodisce il segreto di una beatitudine sublimata in luce, ci porta nei recessi dell’inconscio, tra segni e messaggi nascosti. Divino segreto e Divino Tormento, l’endiadi angelica di Domenico Sepe, raccontano storie diverse di figlie di un’unica narrazione, quella dell’anima […] Opere di molteplici possibilità interpretative, che fanno vacillare il senso mondo, gestanti di un’infinità di risposte diverse.”
Nel pregevole catalogo di Sepe, Daniela Marra espone le fasi di nascita dell’opera dell’artista, palesando tecniche di realizzazione che passano dal modello in argilla all’eterno in bronzo, la fusione a cera persa. Una tecnica antica quanto certosina che si impregna di un rito magico, con cui l’artista, nell’ultima fase, passando a rifinire i particolari, cesella e dona plasticità, luce e morbidezza alla scultura.
Il catalogo, la cui copertina è dedicata alla scultura dell’artista napoletano Vincenzo Gemito, racchiude immagini fotografiche di opere, che si animano emozionando il lettore e la scrittura, che contiene ricchi progetti dello scultore si chiude con l’antologia critica di valenti scrittori, professori, artisti, giornalisti, che fanno di Domenico Sepe un uomo ed artista straordinario.
Dove c’è arte c’è cultura e la dott.ssa Elvira Franzese ha ringraziato caldamente per la magnifica serata trascorsa all’insegna di emozioni pure dialogando tra persone di grande spessore, facendo trapelare che presto ci saranno altre novità a Palma Campania con la presenza, ancora, del ‘grande’ scultore Domenico Sepe.
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