Palma Campania, 5 Luglio – Respiriamo con affanno il ventunesimo secolo, facendo i conti con una mentalità retrograda sul concetto che la donna professionista, impegnata nel mondo del lavoro, sia poco adatta alla poliedricità di tali ruoli. Pertanto, si sa, conciliare lavoro e famiglia, è un’impresa abbastanza ardua che richiede tempo e impegno costante. Tuttavia, la capacità di gestire entrambe le sfere diventa, oggi, una esigenza imprescindibile, alla luce di un modello socio-culturale che cambia velocemente.
E’ senza dubbio di estrema importanza rimarcare le caratteristiche fondamentali del mondo femminile, sensibilizzare con particolare attenzione, riguardo lo status della donna nella società e nella famiglia di oggi. Il processo di emancipazione femminile non è solo un mutamento circoscritto di genere, ma esso si configura come un evento culturale di più ampia portata. Si realizza, infatti, come distacco della coscienza soggettiva nei confronti di tutto il complesso di valori, tradizioni, convenzioni, modelli di comportamento, ricevuti dal passato e concretizzati in una cultura secolare.
La donna, caratterizzata da una maggiore capacità emotiva, comunicativa, interrelazionale, da uno spiccato interesse per la qualità della vita, dotata di intuito e di memoria, con una forte vocazione all’attività di ricerca e allo studio, conferma, se mai ce ne fosse bisogno, l’indispensabile ruolo nella frenetica società odierna. A cogliere la nostra attenzione e svelarci i trucchi e le caratteristiche di una donna in carriera, è l’avvocato Giuditta Simonetti, alla quale rivolgiamo qualche domanda.
Di cosa si occupa nella vita?
“Sono avvocato civilista, mi occupo anche delle materie di nicchia, precisamente dei risarcimenti danni presso i tribunali speciali, tribunali delle acque pubbliche, e poi mi occupo di tutto il settore civile. Dalla famiglia, alla proprietà, al possesso, insomma tutto quello che riguarda l’ambito civile. Ho dovuto, purtroppo, abbandonare il penale, che considero il mio primo amore, per problemi di orari che difficilmente si conciliano con le esigenze familiari”.
Da quanti anni svolge questa attività?
“Sono circa 20 anni che mi occupo di questo settore, sviluppando una certa padronanza nelle cose da gestire, anche se in questo settore non si finisce mai di imparare, come in qualsiasi altro campo”.
Come vi ponete nei confronti delle persone esterne?
“Ci poniamo sempre con umiltà, anche verso le nuove sfide, perché il diritto è una materia delicata, cambia di volta in volta, con il mutamento della società. Bisogna essere costantemente aggiornati, perchè appunto è una teoria in continua evoluzione”.
Da un anno circa ricopre una carica al Comune di Palma Campania, vuole parlarci di questa nuova avventura?
“Ho intrapreso questa nuova avventura politica – afferma l’avvocato Simonetti – l’11 Giugno. Mi occupo di otto deleghe, abbastanza delicate e variegate. Viabilità, Soste e Parcheggi, Polizia Municipale, la nuova zona attività produttiva Pip in località “Novesche”, Agricoltura, Legalità (beni confiscati) Arredo e decoro urbano, e Trasporti”.
Ha riscontrato difficoltà finora?
“La vera difficoltà è stata l’impatto con questa nuova sfida. Ho cominciato ad imparare il funzionamento della macchina amministrativa dell’interno, pur essendo laureata in giurisprudenza, con una tesi sul diritto amministrativo. Un’avventura, ad oggi, senza dubbio, interessante, perché mi ha riservato la possibilità di svolgere un lavoro per la collettività, di capire i problemi e cercare di risolverli al meglio. Certo non nell’immediato, ma con i tempi che ci vogliono, affrontiamo e risolviamo le tante questioni che attanagliano il paese. I problemi, in verità, sono artificiosi, non difficili da risolvere, è la burocrazia che purtroppo rallenta la macchina amministrativa, ma con il tempo necessario e concesso, tutto si risolve”.
Qual è la soddisfazione che in questo anno di amministrazione le ha fatto più piacere?
“Sono tante, a dire il vero, perché ho lavorato in tutte le deleghe, ma quella che mi ha dato più soddisfazione è di aver ripulito la città dai cosiddetti manifesti selvaggi. Abbiamo, infatti, provveduto a ripulire i pali dell’Enel e altre parti interessate. Ho messo mano anche al riassetto alla cartellonistica pubblicitaria per le strade del paese. Un altro aspetto che mi rende soddisfatta è l’aver richiesto e attivato un pullman che porta i ragazzi all’università di Fisciano. Ci stiamo attivando già per un secondo, in orari diversi per dare la possibilità ai ragazzi di raggiungere l’università. Intanto partiamo da via Alcide de Gasperi, ogni mattina alle 7,30, con la compagnia dell’EAV. Abbiamo fatto un bando per il decoro urbano, praticamente le facciate dei palazzi storici. Il comune dà la possibilità fino a 5,000 euro di rifare le facciate, o rifare le finestre piuttosto che gli intonaci ecc. Stiamo lavorando nella zona industriale. Per quanto riguarda sosta e parcheggio, ci stiamo organizzando per il riassetto di tutta la viabilità con i parcheggi e qualche senso unico”.
Che tipo di difficoltà incontra una donna che lavora, e come le si affrontano?
“Questa è la domanda più difficile che mi è stata posta, ebbene, io ho lavorato per me, ho lavorato per mio marito e i miei figli, ho lavorato per la mia famiglia, non ho lasciato niente dietro alle spalle, pertanto – ci confida con occhi lucidi – non ho mai delegato l’essere mamma, non ho mai delegato l’essere moglie, mai l’essere figlia, ho fatto tutto di persona, anche quando ho sbagliato, ho saputo chiedere scusa. La scrivania è stato il primo acquisto realizzato con i miei soldi. Tornare a casa dopo una giornata di lavoro è sempre emozionante, come lo è quando rispondo alle domande guardando innamorata la foto sulla scrivania della mia famiglia. Guardo i miei figli, la mia parte migliore, guardo mio marito, il quale mi è stato sempre a fianco come lo sono sempre io”.
Progetti futuri, qualche obiettivo in cantiere?
“Non mi voglio sbilanciare per i prossimi progetti, semplicemente perché credo fermamente che sia necessario divulgare, solo quando si ha la certezza della loro fattibilità”.
Cosa consiglia alla donna d’oggi?
“Alla donna consiglio di essere donna, di curare tutti i suoi aspetti, di essere donna, di essere madre, di essere moglie, ancora di essere figlia, e soprattutto essere indipendente, perché la donna che lavora ha la capacità di gestire se stessa. Un altro consiglio è di non offuscare gli uomini, sovrastarli, bisogna invece camminargli a fianco. Una grande donna è capace di rendere grande anche suo marito. Ultimo e non trascurabile aspetto, usate poco WhatsApp”.
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Vivo in un piccolo paese di provincia. Amo la natura, andare a cavallo e adoro suonare il pianoforte. Mi piace mettermi in gioco. Amo la vita e viverla per quanto mi è possibile. Il rispetto, per me, vale più di qualsiasi altra forma di sopravvivenza. La mia citazione preferita?