Palma Campania, 20 Maggio – Continuano le attività del Gruppo Archeologico Terra di Palma per la valorizzazione del patrimonio archeologico e per la promozione della cultura.
La nuova proposta dell’associazione stavolta vede la luce in sinergia con l’associazione ARCI Palma Campania, che già altre volte ha collaborato con il Gruppo Archeologico, e il gruppo Meetup di Napoli Italian English Language Social and Cultural Exchange.
La luce è quella del proiettore, grazie a una minirassegna cinematografica che parla di coloro e a coloro che hanno vissuto o vivono in un luogo diverso da quello d’origine. Parla di loro, ma a tutti.
L’idea nasce proprio dal gruppo Italian English Language Social and Cultural Exchange di voler fare un evento a Palma Campania, in un contesto di interesse culturale, storico ed evocativo qual è l’Acquedotto augusteo. Per il sito era naturale contare sulla disponibilità del Gruppo Archeologico Terra di Palma, mentre per l’allestimento sulla collaborazione dell’ARCI, che ha già organizzato dei cineforum nello stesso luogo.
Il primo dei due film in programma (Lontano lontano, del 2019) è stato proiettato il 6 maggio, mentre il secondo (Brooklin, del 2015) è previsto per stasera. Il primo è stato in lingua italiana con sottotitoli in Inglese, il secondo in Inglese con sottotitoli in Italiano.
Chiediamo a Giuseppe Sorrentino, socio del Gruppo Archeologico Terra di Palma di svelarci ulteriori particolari di quest’iniziativa e sul gruppo Meetup di Napoli Italian English Language Social and Cultural Exchange. “È un sodalizio frequentato da persone provenienti da altri paesi, che si ritrovano per parlare in Inglese e condividere le loro esperienze di lavoratori impegnati in territorio italiano in vari contesti, tra cui la NATO o la Marina americana, o per motivi di studio. In un paese straniero ci si può ambientare facilmente, oppure si possono trovare situazioni che inducono a riflettere sulle differenze tra il contesto socio culturale di provenienza e quello di arrivo. L’argomento è attuale e interessante per chi lo sperimenta e per chi non ha provato questo tipo di esperienza, ma potrebbe farlo.”
Non è casuale la scelta dei due film della rassegna, i quali propongono il tema del vivere altrove, cioè del vivere o del voler vivere in un altro paese. In evidenza, dunque, non solo del tema dell’emigrazione o dell’immigrazione, ma soprattutto quello di una scelta che implica un successivo sentirsi spaesati in un mondo che non si conosce a fondo e che non ci conosce.
Il primo film scelto per la rassegna, Lontano lontano, è un capolavoro del regista Gianni Di Gregorio, che ne è stato anche autore del soggetto e coautore della sceneggiatura, nonché uno dei principali interpreti insieme ad Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Roberto Herlitzka e Daphne Scoccia.
Il film, una commedia amara, racconta la storia di tre settantenni romani, caratterialmente e non solo diversi tra loro, i quali, spinti da difficoltà quotidiane, programmano una nuova vita in un posto lontano ed economicamente vantaggioso. La pellicola ha inoltre una peculiarità: contiene l’ultima interpretazione del compianto attore Ennio Fantastichini, deceduto nel 2018, poco tempo dopo la fine delle riprese del film.
Il secondo film, Brooklin, di John Crowley, tratto dal romanzo di Colm Tóibín, narra la storia di una ragazza che negli anni ’50 dall’Irlanda va a vivere negli Stati Uniti. È la storia di un’emigrante che lotta prima contro la nostalgia e poi per affermare il proprio diritto a una vita indipendente. La pellicola è un period movie di Hornby e Crowley che muove dei singoli per narrare una comunità e uno stato con il fine di mettere in scena una precisa fase storica nel suo portato romantico.
Per chi volesse partecipare all’evento, l’appuntamento è per stasera all’Acquedotto augusteo, in via Turiello, dalle 18.30 per una visita guidata a cura del Gruppo archeologico, alle 20.00 per la proiezione del film. Info al 3519822045.
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Nata a Napoli, lavora nel settore dei beni culturali e della comunicazione. Ha scelto di non lasciare il Sud perché ritiene che esso abbia ancora tante cose belle da raccontare”.
