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Palma Campania, chiacchiere ricordi e curiosità: il Carnevale palmese si racconta e guarda al futuro

Palma Campania, 1 Marzo – Si è svolto ieri presso il Circolo Culturale Vittorio Emanuele II di Palma Campania un interessante dibattito sul Carnevale palmese organizzato dall’associazione di promozione sociale VIVA, di cui è presidente Filippo Luciano Carrella. L’iniziativa rientra nel calendario della mostra fotografica Viaggio in maschera, curata dalla stessa associazione, inaugurata sabato 23 febbraio e visitabile fino a martedì 5 marzo presso il negozio Riquadro di via Roma 332.

L’esposizione fotografica attraverso le immagini ripercorre trent’anni di Carnevale e documenta l’evoluzione della Quadriglia e il passaggio dall’improvvisazione alla spettacolarizzazione. Lo stesso tema è stato scelto come argomento di discussione per la serata convegno di ieri, accolto con grande entusiasmo dai soci dello storico Circolo Culturale Vittorio Emanuele II di piazza De Martino.

Il dibattito, dal titolo La straordinaria festa elle quadriglie: chiacchiere, ricordi e curiosità, è stato moderato dal giornalista Biagio Arentino e ha richiamato un pubblico numeroso che con interventi e proposte ha reso ancor più appassionante l’incontro, già ricco di contenuti grazie agli interventi dei relatori e degli ospiti in sala. La storia del Carnevale palmese e delle Quadriglie, con le caratteristiche di ieri e di oggi e la sua interpretazione sul piano antropologico e sociologico, è stata illustrata dal prof. Pasquale Gerardo Santella e dalla giornalista Floriana Nappi, autori di numerose pubblicazioni dedicate al tema.

Il Carnevale palmese è una festa unica che è stata capace di evolversi nutrendosi di tradizione e, come ha sottolineato il prof. Santella, allo stesso tempo di tradire la tradizione, come indica l’etimologia del verbo latino tràdere. A seguire l’assessore con delega al Carnevale  Nello Nunziata, il sindaco Nello Donnarumma e il senatore Vincenzo Carbone hanno posto l’accento sulle peculiarità e sulla visibilità dell’attuale format del Carnevale palmese nell’ambito delle analoghe manifestazioni italiane, che tuttavia hanno caratteristiche diverse.

Presenti in sala Francesco Sorrentino, presidente attuale della Fondazione Carnevale Palmese, i presidenti della Fondazione degli anni precedenti e quelli delle Quadriglie, fulcro e anima della festa. Presenti anche molti quadriglianti esperti, che con critiche e proposte hanno contribuito a rendere il confronto particolarmente costruttivo in vista di una progettualità futura che dovrà mantenere e migliorare la qualità degli standard della festa. Dal dibattito è emerso che il Carnevale palmese è una kermesse spettacolare e di grande richiamo turistico grazie all’originalità e alla cura dei costumi, nonché alle elevate capacità messe in campo per ottenere alti livelli organizzativi. La festa si alimenta tuttavia prevalentemente mediante il sostegno economico dei partecipanti e dei comitati che hanno carattere associativo e volontario, con grande dispendio di risorse e senza che la festa contribuisca alla crescita dell’economia locale. Un aspetto, questo, che rappresenta certamente la grande sfida per il Carnevale palmese del futuro.

Nell’insieme il focus del dibattito è stato l’elemento tipico del Carnevale palmese: la Quadriglia, che, com’è noto, non è il ballo a coppie di origine francese, ma il cerchio di suonatori che si forma intorno al maestro, figura carismatica storicamente capace di organizzare la quadriglia e di condurla attraverso le strade del paese al suono della banda e degli strumenti tipici per rallegrare e coinvolgere la gente. In omaggio alla tradizione e all’unicità della Quadriglia palmese è stato conferito il Premio VIVA alla memoria al signor Gaetano Nunziata, maestro storico d’indimenticabili quadriglie della seconda metà del Novecento, tra cui quella dei Messicani, documentata da diverse fotografie esposte in mostra. Un lungo applauso ha accompagnato la consegna del premio conferito da Filippo Carrella alla figlia del compianto Nunziata, Mena, alla quale è stata consegnata una scultura in terracotta smaltata realizzata per l’occasione dal maestro Prisco De Vivo. L’opera, che s’ispira al film La voce della luna di Federico Fellini e raffigura un albero dai colori evanescenti, diventa con il Premio Viva l’emblema del Carnevale palmese e della Quadriglia, con radici nella tradizione e rami che tendono all’innovazione.

 

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