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Palermo, caso docente Dall’Aria. Movimento demA:”Ministro intervenga ad annullare provvedimento disciplinare

Napoli, 19 Maggio – Rosa Maria Dell’Aria, docente di Italiano all’istituto industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo, è una delle vittime della sterzata autoritaria che investe la Scuola italiana in questo momento di grave pressione e repressione ideologica.
Il disinvolto utilizzo delle sanzioni disciplinari applicato, non a mancanze dei doveri d’ufficio, ma al lavoro specificamente didattico, tutelato nella sua autonomia e responsabilità dagli artt. 33, 34 e 117 è un fatto di gravità assoluta sia sul piano del Diritto che della Civiltà del nostro Paese.
Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia contesta alla docente di non aver “vigilato” sul lavoro degli studenti che, in una loro ricerca, hanno paragonato le leggi razziali del 1938 al decreto del Governo Conte sul controllo dell’immigrazione e la revoca delle tutele per chi scappa da guerre e persecuzioni.
In sostanza, la professoressa è accusata di non aver censurato il lavoro degli studenti ed in questo aver violato i suoi doveri d’ufficio.
I docenti non censurano! I docenti valutano e correggono gli errori degli studenti sul piano della correttezza delle nozioni esprimendo, nel caso, un voto.
Chiedere ai docenti di censurare le idee degli studenti è vietato dalla Costituzione ed illogico sul piano educativo: sono forse tornati i tempi del MinCulPop, il ministero fascista della cultura popolare preposto alla soppressione dei reati d’opinione? Siamo tornati alla Stato Etico fascista in cui il Governo decido ciò che è scientifico e ciò che non lo è? Ciò che va indottrinato e ciò che va taciuto?
La Scuola dà agli studenti gli strumenti scientifici per essere liberi e non interviene nel “raddrizzamento” delle loro idee!
Molto più della ricostruzione del periodo fascista (vietata per norma permanente della Costituzione e dalla legge 20 giugno 1952, n. 645) ciò che è inaccettabile è la violazione dell’art. 21 della Costituzione e la repressione del libero pensiero.
Nell’esprimere la massima solidarietà alla prof.ssa Rosa Maria D’Aria, il Movimento demA chiede con forza che il Ministero intervenga ad annullare il provvedimento disciplinare alla docente e che se ne scusi con lei e con la Scuola italiana tutta.
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