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Nocera Inferiore, al Castello del Parco Fienga il CONCERTO PARLANTE AL TRAMONTO

Un viaggio fantastico tra musiche e parole con la collaborazione straordinaria dell’Accademia Mandolinistica Napoletana e dell’Associazione Ridiamo Vita al Castello

On Stage: Nando Citarella/cantattore; Luca Petrosino/mandolino, mandola, bandolim, voce; Mauro Squillante/mandoloncello; Ottavio Gaudiano/ contrabbasso; Gianmarco Volpe/Chitarra; Tommaso Immediata/mandolino; Davide Speranza/voce narrante e drammaturgia

Ore 19 visita guidata gratuita al Castello

Opening act: ore 19.30 Corde del Saron/nuovo ensemble a plettro

Nocera Inferiore. 21 Maggio – Un luogo magico, il Castello del Parco Fienga, immerso in un’atmosfera sognante, mentre si proietta all’orizzonte avvolto dai colori del tramonto: una location di straordinaria bellezza accoglierà il Concerto Parlante, lo spettacolo di teatro canzone scritto da Luca Petrosino e Davide Speranza dal forte potere evocativo, in programma domenica 26 maggio 2024 alle ore 19.30. Non solo sceneggiatura, ma anche musiche ‘per e con’ mandolino del repertorio dal Barocco al Jazz, grazie alla collaborazione dell’Accademia Mandolinistica Napoletana.

Un’esplorazione sonora che si muove tra brani inediti e il grande patrimonio identitario, che proietta lo spettatore in una dimensione emozionale dell’anima. A comporre l’ensemble cinque musicisti e 2 narratori: la presenza straordinaria di Mauro Squillante, presidente dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, e di Nando Citarella, cantattore e viaggiatore della musica. Sul palco Ottavio Gaudiano (contrabbasso), Luca Petrosino (ideazione, chitarra, mandolino e voce), Gianmarco Volpe (chitarra classica e acustica), Davide Speranza (drammaturgia e voce narrante), Francesco Gegnacorsi (suoni e proiezioni) e Tommaso Immediata (mandolino).

Il Concerto Parlante gode del patrocinio morale del Comune di Nocera Inferiore e rientra tra gli eventi promossi dall’associazione RVAC Ridiamo Vita al Castello, nata dalla volontà condivisa di un gruppo di giovani cittadini di valorizzare e rendere fruibile alla collettività il patrimonio artistico e culturale simbolo identitario del territorio dell’Agro Nocerino Sarnese. La finalità ambiziosa è di conferire al complesso monumentale la condizione “non di sopravvivere”, ma di svolgere un ruolo attivo nella società e per le generazioni future.

«Sono profondamente grato – esordisce Luca Petrosino, musicista e ideatore del Concerto Parlante – A questo punto della mia vita, la musica non è più solo un sogno, ma una realtà tangibile e quotidiana. Eppure, c’è un’emozione unica che pervade il mio essere mentre mi preparo a salire sul palco, una sensazione che trascende il semplice fare musica. È l’emozione di ritornare a casa, nel luogo che ha plasmato i miei primi passi artistici: il Castello del Parco Fienga a Nocera. È un tempio dei ricordi giovanili, un santuario dei sogni e delle aspirazioni. È qui che ho imparato a credere nella potenza della musica, e ora, anni dopo, è qui che mi ritrovo, pronto a condividere il mio percorso». Il “Concerto parlante” diventa, così, un momento quasi intimo: una connessione unica con il pubblico, con la presenza di musicisti straordinari provenienti da ogni angolo d’Italia.

«È un tributo alla bellezza della diversità e alla potenza dell’armonia. Mi sento onorato di poter coinvolgere anche talenti e artisti locali nella realizzazione di questo evento, perché credo che la vera bellezza della musica risieda nella sua capacità di unire le persone, di superare le barriere e di celebrare la nostra umanità condivisa. Sarà una serata magica, perché ogni nota suonata è un ricordo condiviso, un’emozione condivisa e un sogno realizzato», insiste Luca Petrosino.

IL PROGRAMMA: VISITA GUIDATA, OPENING E CONCERTO PARLATO

A fare da preview, alle ore 19:00, la visita guidata gratuita alla scoperta della storia del Castello: un’occasione di concreta e perfetta sintesi tra produzione artistica e valorizzazione del patrimonio culturale locale. Il percorso accompagnerà i visitatori attraverso un viaggio millenario. Risale infatti al 984 d.C. la prima fonte che cita una struttura sulla collina di Nocera Inferiore. Longobardi prima, normanni poi, D’Angiò ed Aragonesi. La storia del castello è ricca di fatti e personaggi più o meno famosi: Giovanna I, Elena degli Angeli, Papa Urbano VI, Boccaccio e tanti altri. I volontari dell’Associazione Ridiamo Vita al Castello da dieci anni si impegnano nell’opera di divulgazione ed animazione culturale. La visita guidata ripercorre le sorti dell’antico maniero medievale sino ad arrivare ai giorni nostri, passando per la costruzione del palazzo, per i De Guidobaldi sino a giungere ai Fienga ed all’acquisizione al patrimonio comunale. Un’esperienza che punta certamente ad impreziosire la già ricca serata artistica, ribadendo quello che è il dogma dell’azione associativa: senza conoscenza non può esserci tutela.

A seguire alle ore 19.30 il concerto “Corde del Saron”, il nuovo ensemble a plettro, composto da Luca Petrosino, Emanuele Supino, Manuel Cuomo, Francesco Bove, Alessandro Salomone e Salvatore Ferri, tutti giovani musicisti e studenti del Liceo Musicale “Galizia” di Nocera Inferiore.

Dalle luci del tramonto a notte inoltrata: un’amplificazione temporale che, attraverso poetica e musica, vede i due protagonisti, Luca e Petro, le due facce dell’artista che assumono un valore universale fino a diventare metafora del perenne conflitto esistenziale dell’uomo.

“Ci saranno Luca e Petro – racconta Luca Petrosino – che sono le due, cento, mille voci che ognuno di noi sente e percepisce nel gran rumore della vita odierna. Luca, entusiasta, creativo e coinvolgente. Petro, disfattista, disilluso e intollerante. Sarà un concerto, ma anche uno spettacolo ironico e leggero”.

Scenografia e allestimenti a cura del gruppo di arti applicate Michele Tortora, grafica di Francesco Pisano, e la collaborazione social di Mangrovia Visual Lab. Le canzoni scritte e composte da Luca Petrosino e Ottavio Gaudiano, si intrecceranno ad un repertorio di grandi compositori, tra cui G.B Gervasio, Raffaele Calace, Jacob Do Bandolin e Pat Metheny.

I ritmi incalzanti di chitarre e mandolini, le liriche emozionali o struggenti, in un incrocio di suoni del Mediterraneo e della Canzone Classica, con l’Accademia Mandolinistica Napoletana, protagonista di recente con la “Napoli Mandolin Orchestra” di esibizioni spettacolari ad Amalfi, tra panorami naturali a strapiombo sul mare e a Sanremo in occasione del Festival della Canzone Italiana.

L’ACCADEMIA MANDOLINISTICA. Nata nel 1929 per iniziativa di Raffaele Calace, viene ripresa nel 1992 da quei mandolinisti napoletani più sensibili all’esigenza di un recupero del mandolino napoletano quale strumento di tradizione colta. Da allora l’Accademia Mandolinistica Napoletana – presidente il mandolinista Mauro Squillante e direttore artistico il violoncellista Leonardo Massa – costituisce un importante e costante punto di riferimento per gli amatori, gli appassionati ed i cultori del mandolino napoletano, offrendo supporto didattico a chi desidera avviarsi allo studio dello strumento, attraverso l’attività didattica della Scuola Napoletana di Mandolino presso La Casa del Mandolino e della Arti del Mediterraneo.

Prestigiose le collaborazioni con artisti napoletani nel campo musicale, fra i quali Roberto De Simone, il quale ha composto per l’Accademia un intero concerto dal titolo “Ceneri Napoletane” oltre a varie trascrizioni di brani classici e tradizionali già più volte eseguite con successo. Tra le partecipazioni la “Festa della Musica”, eventi promossi dall’Istituto italiano di cultura di Stoccolma, di La Paz in Bolivia, del Marocco ed altri. Con la sua attività concertistica, ha rappresentato l’Italia a New York, in Germania, Francia, Gran Bretagna, Israele, Sud America, e in festival internazionali quali Les Allumiéres a Nantes (Francia) e Rudolstadt Folk Fest in Germania.

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