Guardia di Finanza
Cronaca

Napoli, truffa Reddito di Cittadinanza da 2,3 milioni di euro: sei arresti

Napoli, 15 Febbraio – Associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, usura, estorsione, attività finanziaria abusiva, autoriciclaggio. I reati di cui sono indiziate, a vario titolo, le sei persone destinatarie delle misure cautelari eseguite stamane dalla Guardia di Finanza, su ordinanza del GIP di Napoli. In quattro sono finiti in carcere, due ai domiciliari. Contestualmente, le Fiamme Gialle hanno eseguito un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore di circa 90 mila euro. 

Le indagini partono dall’ispezione su numerosi cittadini stranieri che, privi di rapporti lavorativi o assistenziali con l’Inps, richiedevano il codice fiscale per presentare domanda di Reddito di Cittadinanza. Ottenuto il beneficio, utilizzavano le Postepay Rdc per effettuare acquisti, anche di importi significativi e in orari ravvicinati, in uno stesso esercizio commerciale di Napoli.

Il negozio, secondo gli investigatori, faceva da base operativa a un gruppo criminale che permetteva di simulare l’acquisto di prodotti alimentari, restituendo in contanti la somma pagata decurtata di una percentuale variabile tra il 10% e il 20%.

I componenti del sodalizio, inoltre, avrebbero utilizzato false fatture emesse da una società, priva di reale operatività, per giustificare il volume anomalo delle vendite. E avrebbero reinvestito i proventi dell’illecita attività versando caparre per l’acquisto di immobili. L’indagine avrebbe consentito di accertare l’indebita percezione del Reddito di Cittadinanza per un importo complessivo di oltre 2,3 milioni di euro da parte di 285 cittadini stranieri che avrebbero dichiarato falsamente di risiedere da almeno dieci anni sul territorio nazionale.

Il sodalizio avrebbe posto in essere anche altre attività illecite, come l’esercizio abusivo di attività finanziaria e la concessione di prestiti ad un tasso usurario variabile dal 30% ad oltre l’800% a 15 soggetti in difficoltà finanziaria, talvolta con minacce e violenze nei confronti delle vittime quando non rispettavano le scadenze dei pagamenti. A riscontro di ciò, in sede di perquisizione, sono stati sottoposti a sequestro appunti, denaro contante per circa 92.000 euro, assegni bancari e titoli cambiari per un totale di circa 158.000 euro. Nel corso delle indagini, erano già stati sequestrati l’intero capitale sociale e il complesso aziendale delle società degli indagati.

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