Napoli – È tornata a splendere questa mattina, in piazza Salvatore di Giacomo a Posillipo, la storica Fontana degli Incanti, riportata al suo antico splendore grazie a un intervento di restauro presentato alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Il progetto, oltre a un completo recupero della struttura e della sua impiantistica, ha permesso di restituire alla città anche i leoni decorativi della fontana, ritenuti perduti per oltre quarant’anni. I frammenti delle statue, di cui si era persa ogni traccia, sono stati rinvenuti nelle segrete del Maschio Angioino grazie a un’accurata attività di ricerca condotta dal Servizio Arredo Urbano e Mobilità Sostenibile, dal Servizio Arte e Beni Culturali e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
Durante il restauro, gli esperti hanno intrapreso un’attenta ricerca bibliografica e archivistica, effettuando sopralluoghi nei depositi comunali. Proprio tra i reperti conservati a Castel Nuovo, sono stati rinvenuti grandi frammenti scultorei la cui attribuzione era inizialmente incerta. Grazie alla documentazione storica, è stato possibile confermare che quei frammenti appartenevano ai leoni originari della Fontana degli Incanti.
Le statue, trasferite in laboratorio per un restauro completo, sono state poi ricollocate nella loro posizione originale. Nel frattempo, in piazza Salvatore di Giacomo, Abc Napoli ha provveduto alla sistemazione dell’impianto idrico della fontana, consentendo il ripristino del suo funzionamento.
“Stiamo portando avanti da mesi il restauro delle fontane cittadine, non solo per il loro valore estetico ma anche per quello storico che rappresentano,” ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi durante l’inaugurazione. “Nel caso della Fontana degli Incanti, possiamo finalmente ammirarla come mezzo secolo fa, quando era un simbolo del quartiere.”
Anche l’assessore alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza, ha sottolineato l’importanza di questo intervento: “Lungo la costa abbiamo già restaurato la Fontana del Gigante in via Partenope, la Fontana della Sirena in piazza Sannazzaro e la Fontana del Sebeto a largo Sermoneta. Questo progetto si distingue per il recupero dei leoni dimenticati, un dettaglio fondamentale per restituire alla Fontana degli Incanti la sua integrità artistica.” Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’architetto Valeria Palazzo, dirigente del Servizio Arredo Urbano, per il lavoro di coordinamento che ha reso possibile il recupero.
La Fontana degli Incanti non è solo un’opera architettonica, ma anche un simbolo leggendario. Secondo la tradizione popolare, l’acqua della fontana era utilizzata in tempi antichi per compiere incantesimi d’amore, un dettaglio che ha contribuito al fascino e al nome della struttura.
Con il restauro completato, la Fontana degli Incanti torna così a essere non solo un elemento decorativo, ma anche una testimonianza viva della storia e della cultura napoletana, un bene comune restituito alla città e ai suoi abitanti.
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