Napoli, 14 Novembre – Un sabato pomeriggio caratterizzato da proteste di piazza a Napoli. Due i cortei che hanno sfilato per le strade della città partenopea: il primo, partito da piazza Garibaldi intorno alle 14.30, organizzato dai disoccupati, dal movimento 7 novembre, centri sociali e comitati Si Cobas, venuti anche da altre zone d’Italia come i movimenti No Tav provenienti dalla Val di Susa. Al centro della protesta il lavoro e il governo Draghi. L’altro di chiara matrice No Green Pass.
Il lungo corteo di manifestanti No Green Pass, scortato da un imponente servizio predisposto dalle forze dell’ordine per assicurare il rispetto delle prescrizioni, in maggioranza privi di mascherina, inneggiava cori di protesta, causando non pochi problemi al traffico cittadino.
Uno striscione rosso con la scritta “ ‘o core ‘e Napule. Anime libere” apre il corteo che procede lungo via Foria. In tutto un centinaio di persone, in testa uno dei manifestanti, che attraverso il megafono afferma: “Applichiamo alla lettera le disposizioni del ministro. Ci dicono di tenere la mascherina, non di indossarla al volto. Abbiamo perso le nostre libertà. Siamo prigionieri politici”.
Il corteo dei disoccupati, circa mille persone, ha sfilato fino alla prefettura. Davanti alla sede della prefettura, però, è stato creato un forte sbarramento con furgoni cellulari, agenti del reparto mobile in assetto antisommossa e idranti.“Siamo in piazza contro la repressione verso chi lotta e le politiche del governo Draghi”, ha detto Eddy Sorge, leader del movimento 7 novembre. I manifestanti hanno proseguito verso piazza del Plebiscito lungo l’itinerario consentito.
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