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Napoli, l’appello dell’Arcivescovo Battaglia al G7 Difesa: “Difendete la pace, non la guerra”

Napoli, 19 Ottobre – In un momento storico segnato da conflitti globali sempre più intensi e la minaccia di una terza guerra mondiale che appare tragicamente concreta, l’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, lancia un appello accorato ai ministri della Difesa riuniti a Palazzo Reale per il G7 della Difesa.

“Viviamo tempi faticosissimi, in cui la guerra, le guerre, sembrano prevalere sulla pace”, scrive Battaglia in una lettera indirizzata ai rappresentanti delle principali potenze mondiali. “La speranza è messa a dura prova, ma i grandi e i potenti della terra, invece di ascoltare il grido di dolore delle vittime innocenti, sono sempre più determinati nella logica delle armi e della guerra”.

Nel suo messaggio, l’Arcivescovo ha menzionato anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che ha recentemente lamentato il mancato raggiungimento da parte dell’Italia del 2% del PIL per la spesa militare, un obiettivo fissato dagli alleati della NATO.

“Nel solco dei tanti appelli di Papa Francesco, anche io vi supplico oggi, in nome del popolo della pace, più numeroso di quanto si creda. Ministri della Difesa, l’unico modo di difendere i vostri popoli e servire la giustizia è difendere la pace ad ogni costo, senza se e senza ma”, ha proseguito Battaglia, sottolineando l’urgenza di trovare soluzioni diplomatiche e pacifiche piuttosto che intensificare gli investimenti in armamenti.

Concludendo il suo appello, l’Arcivescovo ha augurato ai ministri di essere “sempre più a servizio dei popoli” e di chi rischia di essere ulteriormente emarginato da un’economia di guerra che non solo genera morti, ma lascia vittime anche lontano dai fronti dei conflitti. “Siate servi della ragione e fate ogni sforzo possibile per evitare la pazzia delle spese militari e della guerra”, ha esortato.

Un messaggio di speranza e di pace che risuona forte, proprio nel cuore di una città come Napoli, testimone di antichi conflitti ma anche crocevia di dialoghi e aspirazioni di pace.

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