Napoli, 19 Giugno – Il 16 e il 17 giugno si è svolto presso il laboratorio Sala Macchina al piano terra dell’edificio 3 del DIETI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione) il test-drive sui nuovi modelli di veicoli elettrici e plug-in Audi e Volkswagen. L’evento, rivolto agli studenti e al personale interno dell’Università, ha riscosso un particolare successo. Le auto testate sono state un’Audi-eTron Sportback 50, una Volkswagen ID4 -SuV, una Porsche Taycan 4S.
Ma facciamo un passo indietro: perché questo evento? E perché la collaborazione con le case automobilistiche in questione?
L’Università Federico II nella fattispecie del CRIAT (Centro di Ricerca Interuniversitario Azionamenti Elettrici per la trazione Aerea, terrestre e Marittima) ha realizzato una stazione di ricarica veloce per veicoli elettrici. Una criticità importante nell’utilizzo dell’elettrico è rappresentata infatti dai tempi di ricarica: ricaricare un veicolo elettrico richiede un investimento di tempo di gran lunga maggiore rispetto al rifornimento di veicoli a benzina, metano o Gpl. I limiti temporali di ricarica non sono ancora stati abbattuti, sebbene la ricerca vada verso soluzioni più veloci, come la ricarica Ultrafast, che abbatte i tempi di ricarica, portandoli all’ordine dei 10 minuti.
Le operazioni di ricarica rapida rappresentano una delle soluzioni più interessanti per consentire l’utilizzo dei PEV (Plug-in electric vehicle) anche per i viaggi a lunga distanza. Questo è quello che è stato dimostrato in questi due giorni nella sede dell’università di via Claudio, di fronte allo stadio Diego Armando Maradona. Le vetture date in disposizione all’università per essere testate hanno ricevuto la ricarica presso l’infrastruttura di ricarica ultra-rapida E-UFCS (Electric-UltraFast Charging System), inaugurata il 22 dicembre. La infrastruttura grazie ad una avanzata strategia di gestione dei flussi energetici, consente sia di soddisfare la richiesta di ricarica ‘UltraFast’ in modo efficiente che di ridurre l’impatto sulla rete elettrica di distribuzione. È questo un progetto di trasferimento tecnologico nell’ambito della mobilità sostenibile realizzato grazie ai fondi del POR Campania FESR 2014-2020 – progetti di Trasferimento Tecnologico messi a disposizione dal Programma Operativo Regionale della Campania per il sostegno alla competitività delle imprese.
Il progetto è stato sviluppato dalla collaborazione tecnico-scientifica della ESCO, SAMSO S.p.A. capofila del progetto, con sede presso la Regione Campania e l’Ente di Ricerca Interuniversitario per la Trazione Elettrica, CRIAT, dell’Università. La stazione è alimentata da un impianto fotovoltaico da 100 kWp, composto da 300 pannelli, installato da Samso sul tetto del Dipartimento. La stazione kWngo è in grado di caricare due veicoli di medie dimensioni contemporaneamente o un solo veicolo di elevata capacità, può essere realizzata su misura e installata in qualsiasi contesto con pochi vincoli di potenza, ha un’interfaccia utente semplice e minimale.
Al mio arrivo nella giornata di mercoledì 16 giugno è il professor Diego Iannuzzi, Responsabile Scientifico del progetto e docente di Ingegneria Elettrica, ad aprire le danze. “Inauguriamo questa giornata di test drive su veicoli elettrici di nuova generazione con l’obiettivo di divulgazione scientifica ma anche con quello di aprire il mondo dell’elettrico soprattutto agli studenti che oggi e domani accorreranno. Un ringraziamento ai partner qui presenti oggi, in particolare i brand dei veicoli oggi qui presenti come Audi, Porche, Volkswaghen, Skoda. Oltre alla prova dei veicoli, effettueremo delle prove di ricarica presso la stazione qui presente”.
Interventi e saluti anche da parte del vicedirettore del Dipartimento Dieti, Fabio Villone e del Professor Santolo Meo, presidente del corso di laurea in Ingegneria Elettrica.
A nome dell’azienda Audi interviene Pietro Alia: “Volkswaghen e in particolar modo la A&C Motor ha introdotto sul mercato napoletano a fine 2020 la ID family. ID.4 è la seconda di una famiglia che è partita con ID.3 a novembre 2020. Abbiamo la pretesa entro il 2050 di azzerare le emissioni di carbonio o quantomeno le vetture che Volkswaghen metterà in strada a partire dal 2050 saranno tutte carbon free. Way to zero è il claim messo in campo per l’introduzione della ID family sul mercato: è una promessa al consumatore finale”.
Anche il brand Audi non si lascia trovare impreparato.“Negli ultimi tempi l’industria automobilistica è cambiata tanto cercando di soddisfare nel miglior modo possibile le esigenze della comunità in termini di mobilità senza però tralasciare le caratteristiche tecniche di una vettura come quella di Audi: piacere di guida, guida sportiva ed accattivante allo stesso tempo. Audi ha iniziato circa tre anni fa, con l’introduzione della e-tron, la mobilità elettrica sul mercato internazionale. Quella presente oggi è una Q4, una vettura dalla linea sportiva, con 520 km di autonomia, la possibilità di una ricarica a corrente alternata e continua. Con una colonnina come questa presente siamo in grado di caricare in 5 minuti un’autonomia pari a 120 km”, queste le parole di Ciro Scarpati, Audi manager della A&C Motor.
Durante le prove di ricarica dei veicoli sono state spiegate le modalità attraverso le quali le auto si collegano alla colonnina di ricarica e come queste due componenti comunicano tra di loro e cosa l’utente è in grado di visualizzare.
Il primo veicolo ad essere stato ricaricato è la Porche Taycan 4S, ricaricata tramite un cavo di tipo Combo (lo standard europeo) con alimentazione in corrente continua. Sul pannello della stazione, una volta avvenuta la connessione tra veicolo e colonnina, appare lo stato attuale di carica del veicolo e la potenza cui verrà ricaricato. Nel preciso momento di carica, l’auto è al 38% e il tempo di stima della ricarica completa è dell’ordine di un’ora. Nonostante la potenza di 320 KW per ricaricare, lo stato di carica non sufficientemente basso dell’auto fa sì che l’auto chieda una potenza massima di carica di 126 KW. Ciò significa che in questo momento, nelle condizioni operative in cui si trova, l’auto non è compatibile con un tipo di ricarica Ultrafast.
La modalità di ricarica di un veicolo dipende infatti, da due livelli di potenza: quanta potenza può assorbire il veicolo e quanta potenza può erogare la colonnina di ricarica. Un veicolo che si ricarica in maniera quick ovvero che ha livelli di potenza massima assorbita inferiori a 22 KW, non può ricaricare in maniera Ultrafast nemmeno se la colonnina lo consente. Allo stesso modo un veicolo che può ricaricare in maniera Ultrafast, caricherà la propria batteria lentamente qualora collegato a una colonnina slow.
Dopo i saluti e le rispettive prove, arriva anche il mio turno di provare un’auto elettrica. Salgo sull’Audi e-tron Q4, accompagnata da un professionista qualificato per i test drive, e provo l’esperienza di guida con l’elettrico. L’auto ha un’estetica sportiva, elegante, comunica sicurezza e confort. Mi viene spiegato che ha un’autonomia di 520 km e un’accelerazione (da 0 a 100 km/h) in 6,2 secondi. Gli interni sono molto spaziosi, eleganti, coniugano il perfetto connubio tra tecnologia, confort di guida e funzionalità. Quello di cui si fa più fatica ad abituarsi è il non sentire il rumore dell’auto nel momento in cui viene accesa o durante tutta l’esperienza di guida. Cambio automatico e pulsante per inserire modalità parcheggio, partenza e retromarcia, l’auto sembra portare il guidatore senza un minimo sforzo. Un’esperienza di guida semplice, emozionante.
Altra auto elettrica provata è stata la Porsche Taycan 4S, questa volta come passeggera. Pur non essendo al comando dell’auto sono riuscita immediatamente a cogliere il ruggito, seppur silenzioso, di questa meravigliosa auto sportiva. Interni comodi e ampi, tecnologia al servizio di funzionalità e comodità nella guida. Con un’autonomia di 407 km e un’accelerazione da o a 100km/h in 4 secondi, è stato un piacere testare un gioiellino di questo genere.
Scisciano Notizie è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie. |
SciscianoNotizie.it crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a redazione@sciscianonotizie.it . Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa. |
The first merit which attracts in the pages of a good writer, or the talk of a brilliant conversationalist, is the apt choice and contrast of the words employed. It is indeed a strange art to take these blocks rudely conceived for the purpose of the market or the bar, and by tact of application touch them to the finest meanings and distinctions. (Robert Louis Stevenson)