Sullo schermo “la storia dell’uomo 2000 anni fa come adesso!”
Napoli,14 Dicembre – Presentazione del film “Il Primo Natale”, di Ficarra e Picone; vede interpreti Salvo e Valentino in due vesti diametralmente opposte; consenso di pubblico presente, per l’iniziativa e per la cordialità dimostrata dai due attori. Salvo Ficarra e Valentino Picone sono gli interpreti di questo favoloso viaggio nella storia, Massimo Popolizio è Erode, Roberta Mattei nel ruolo di Rebecca; gli altri interpreti a seguire Giacomo Mattia è Isacco e per la prima volta sugli schermi Giovanna Marchetti nel ruolo di Sara.
Attilio De Razza e Medusa Film presentano questa proposizione cinematografica – Prodotto da Attilio De Razza per Tramp Limited in collaborazione con Medusa Film. Un film che altera, sapientemente, il concetto di spazio tempo. Che ai tempi dell’impero romano fossero in uso, quali oggetti per misurazioni, i metri elettronici a laser, è tutto da dimostrare; oggettivamente impossibile! Sul grande schermo è tutto possibile e la magia si avvera e riporta i protagonisti in un’epoca remota; sono i tempi del primo Natale. Attraverso un canneto, una sorta di porta magica, arrivano all’interno di un presepe; quello originale. Lo sbigottimento dei protagonisti è tangibile! È lo scenario ideale per una comicità e ironia che fanno di questo film per Natale qualcosa di unico. A onore del vero altri film avevano percorso questa tematica; il film “ Non che resta che piangere” con un indimenticabile Massimo Troisi tra gli interpreti oppure ” Ritorno al futuro” e altri.
Procedendo con ordine la descrizione della trama: Salvo è un ladro con particolare predilezione per le sacre reliquie; non è affatto credente e vede nei suoi “virtuosi” furti solo un’occasione economica; usa mezzi moderni per la sua attività illecita in particolare un metro elettronico a raggio Laser per rilievi strategici. Valentino è un prete; è fortemente affascinato dal presepe; realizzarne uno vivente nella sua parrocchia rappresenta per lui, e per la sua comunità, un’occasione più che importante. Salvo, mosso dall’interesse suscitato dall’iniziativa di don Valentino, decide di rubare la statua raffigurante Gesù bambino; non si aspetta l’impensabile.
I due si ritroveranno proiettati indietro, scaraventati nel tempo nella Palestina di oltre duemila anni fa, fino all’epoca, anno zero del primo Natale. A quei tempi non c’erano vantaggi tecnologici come ora ma un dato è certo c’era “l’uomo”, lo stesso uomo con tutte le sue esigenze economiche, affettive, di diritti, di ricerca della verità! La ricerca di Giuseppe e Maria; per attendere la venuta al mondo di Gesù, Re Erode interpretato da Massimo Popolizio, è storia nota, è intimorito che un qualcosa faccia ombra al suo potere, è sulle loro tracce. Questo viaggio fantastico, surreale, si trasformerà in una vera e propria missione: trovare eventualmente l’occasione per tornare nel proprio tempo. Per tornare nel futuro, l’unica via è chiedere un miracolo alla Madonna; bisogna trovare la Sacra Famiglia, possibilmente prima che sia troppo tardi. Si legge in una nota di regia: I più alti dirigenti della Medusa proposero un film sul Natale; “portarono questa lieta novella “. In seguito: “ Tutti abbiamo negli occhi le grandi storie americane piene di babbi natali ed elfi e renne volati parlanti”. “ Una mattina, come per magia, la famosa magia di Natale, la storia si scrisse da sola: durante le feste natalizie un ladro d’arta sacra ruba una preziosa reliquia dentro una chiesa di un piccolo paese di provincia”, queste le prime righe che vennero di getto”.
Da queste considerazioni è nata questa proposizione cinematografica. La Sinossi: Due mondi, per i protagonisti, molto lontani ma che stanno per incontrarsi, proprio alla vigilia delle festività natalizie: per magia, Salvo e Valentino si ritroveranno, in un enorme presepe vivente; la loro quotidianità è sconvolta dal ritrovarsi in un deserto enorme dove ci sono solo antichi soldati romani; non è un sogno… è realtà! . E’ la Palestina dell’anno zero pochi giorni prima della nascita di Gesù… I due si troveranno ad affrontare, un viaggio fantastico in un mondo lontano che li porterà soprattutto a conoscere se stessi, a riscoprire il loro coraggio di fronte al pericolo di un re Erode tradizionalmente incattivito.
Si sa che Ficarra e Picone nascono artisticamente venticinque anni fa. Siciliani, portano in giro la loro sicilianità. Per tornare ai nostri giorni, nel 2017 sono al cinema con L’ora legale, il film prodotto da Tramp Limited in collaborazione con Medusa Film. Reduci dal successo di Le Rane di Aristofane andato in scena a luglio 2019 nel Teatro Greco di Siracusa, trasmesso poi su Rai1. Nel 2020 festeggeranno 25 anni di carriera anche con uno speciale tour nei maggiori teatri d’Italia con oltre 50 date. Per quanto riguarda Massimo Popolizio: da sottolineare la presenza nel teatro con Luca Ronconi, con il quale collabora per vent’anni. Diplomato all’accademia Silvio d’Amico, si afferma sul grande schermo con “Mio fratello è figlio unico”, “Romanzo Criminale”, “Il Divo” e “Era d’estate” di Fiorella Infascelli per il quale vince il Nastro d’Argento Speciale dei 70 anni. Nel 2018 è protagonista del film di Luca Miniero dal titolo “Sono tornato”.
Reduce dallo straordinario successo dei suoi spettacoli, nella stagione 2019/2020, sceglie di confrontarsi con un capolavoro della narrativa americana: “Furore” di John Steinbeck e a seguire di riprendere “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen. Negli anni collabora con importanti musicisti come Uri Caine, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Enrico Rava. Per Roberta Mattei, che in scena è Rebecca ricordiamo che inizia a studiare teatro nel 1996, continua i suoi studi diplomandosi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Esordisce in televisione con la sitcom “Sweet India” nel 2006 e inizia a prendere parte in alcuni piccoli ruoli a serie televisive come “R.I.S. Roma – Delitti imperfetti” e “Don Matteo”. Nel 2014 interpreta Lucia Monti nella miniserie “L’ultimo Papa re” diretta da Luca Manfredi. E’ Erika Mattei nella serie “Solo” firmata da Stefano Mordini. Il suo primo ruolo al cinema arriva nel 2015, quando dà il volto a uno dei personaggi principali del film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, presentato fuori concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. In conclusione si è detto più volte, in sala, in modo ironico e simpatico, “buon primo Natale!”.
Antonio Romano
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