Napoli, 3 Dicembre – La stazione di Chiaia della Linea 6 della metropolitana di Napoli ha conquistato uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel campo dell’architettura contemporanea. Il Prix Versailles, consegnato ieri nella sede dell’Unesco a Parigi, l’ha inserita tra le sei stazioni più belle del mondo per il 2024. Un traguardo significativo che celebra l’eccellenza estetica e funzionale di un’infrastruttura capace di coniugare arte, storia e innovazione.
Progettata dall’architetto Uberto Siola con la collaborazione visionaria di Peter Greenaway, la stazione è stata inaugurata il 17 luglio scorso, entrando immediatamente nell’immaginario collettivo come un simbolo della città. Non è solo un nodo di transito, ma un’esperienza sensoriale e narrativa: il suo percorso ipogeo trasforma il semplice spostamento in un viaggio attraverso miti e suggestioni visive. La discesa a spirale, che conduce dalla luminosa piazza Santa Maria degli Angeli fino alla banchina 50 metri più in basso, è un’opera d’arte a sé stante. Le installazioni al suo interno, tra cui i misteriosi occhi che osservano i passanti, evocano il mito di Ade e il fascino del sottosuolo partenopeo.
La stazione di Chiaia non è un elemento isolato, ma parte integrante di un sistema più ampio che include altri capolavori come la stazione Toledo, già celebre per i suoi numerosi premi internazionali. Questo sistema contribuisce a proiettare Napoli verso il futuro, rivitalizzando il suo tessuto urbano e culturale. La luce naturale, che attraversa l’edificio fino a illuminare i binari, gioca un ruolo centrale nel progetto: un omaggio alla tradizione napoletana che fonde modernità e memoria storica.
Nonostante la frequenza ancora limitata dei treni, la stazione è già diventata una meta turistica. I visitatori si immergono negli spazi, ne osservano i dettagli, ne apprezzano la bellezza. L’architettura non è più solo un contesto funzionale, ma un’esperienza culturale che trasforma il sottosuolo di Napoli in un nuovo teatro della contemporaneità.
Questo riconoscimento internazionale è una testimonianza del ruolo chiave che Napoli sta assumendo nel panorama globale dell’architettura. La città, con le sue stratificazioni storiche e il suo spirito resiliente, dimostra ancora una volta la capacità di reinventarsi, trovando nel passato le basi per costruire il futuro.
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