Sabato prima iniziativa al Borgo di Sant’Antonio: “non ci facciamo intimidire dalla camorra”
Napoli, 21 Gennaio – Le baby-gang continuano a seminare violenza e a tingere le strade della città di sangue. Un quindicenne, Luigi D.R., mentre era in compagnia di amici sul Lungomare di Napoli, in via Caracciolo, è stato sorpreso alle spalle da una banda di ragazzini e pugnalato.
Nonostante perdesse abbondantemente sangue il giovane, il giovane ha deciso, poiché spaventato, di ritornare in treno a Villaricca, il suo luogo di provenienza, ed una volta giunto a casa il padre lo ha condotto all’ospedale di San Giuliano dove i medici gli hanno salvato la vita.
“Questo ennesimo atto criminale e vigliacco, che ha messo in serio pericolo la vita di un ragazzo, denota quanto le baby-gang siano un fenomeno dilagante e quanto siano vicine e ispirate al mondo della camorra e della malavita. Chi parla di ragazzate e sminuisce il fenomeno si dovrebbe solo vergognare” – ha attaccato duramente il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – “Serve tolleranza zero contro questo fenomeno che va combattuto con pattugliamento e videosorveglianza e con la presenza di operatori sociali e scolastici. Si può fare, però’, di più con la prevenzione allontanando i più giovani dalle loro famiglie di origine, quelle famiglie in cui legalità e criminalità sono gli unici valori che vengono trasmessi. Sabato 25 gennaio alle 1030 è prevista la prima iniziativa di volantinaggio nel quartiere in previsione della manifestazione la settimana successiva nonostante le pressioni della camorra per non far aderire residenti e commercianti del posto”. Diverse associazioni stanno aderendo ed è stata chiesta anche la presenza di delegati delle forze di polizia.
“Uniti, forze democratiche, cittadini e commercianti, affinché – spiega il portavoce del comitato “Lenzuola bianche” Armando Simeone – si ripristini lo stato di diritti e legalità nell’area Porta Capuana e dintorni”. ” Le Istituzioni devono fare la propria parte, ma nessuno puo’ girare lo sguardo altrove , rispetto a questi atti violenti. Insieme ce la faremo, i nostri figli, i nostri nipoti hanno diritto di vivere in un quartiere dove ci sia legalità, non violenza e solidarietà umana” spiega il responsabile del circolo Pd del quartiere Mario D’Esposito.
“L’attuazione di progetti capillari che rivolti al recupero di minori a rischio, la creazione di strutture socio – culturali e sportive , ed il lavoro all’interno delle scuole e delle parrocchie è l’unico strumento che può dare speranza ai tanti ragazzi che non vogliono essere inghiottiti dalle sirene della violenza” conclude Raffaella Guarracino dell’associazione Associazione “Savio Condemi”
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