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Morte Andrea Purgatori, quattro medici accusati di errori fatali: la denuncia straziante dei figli

Napoli, 10 Dicembre – A oltre un anno dalla morte del giornalista Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio 2023, si chiudono le indagini sulla vicenda che vede accusati quattro medici della capitale. La Procura di Roma ha formulato un’accusa di omicidio colposo nei confronti dei radiologi Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi, Maria Chiara Colaiacomo e del cardiologo Guido Laudani. Secondo l’accusa, i professionisti avrebbero “cagionato con condotte colpose il decesso di Purgatori”.

Ad accompagnare questa fase cruciale delle indagini è una lettera-denuncia scritta dai figli del giornalista, Edoardo, Victoria e Ludovico, e resa pubblica nelle scorse ore. Una missiva carica di dolore e accuse precise, che ripercorre i mesi di agonia del padre e denuncia una “catastrofica sequela di errori” commessi dai medici.

“Da quel giorno è passato più di un anno ormai: autopsie, esami, dibattiti, riscontri. Due mesi e mezzo di agonia studiati meticolosamente e riassunti con precisione all’interno di 115 pagine. Il libro sul tuo decesso”, scrivono i figli di Purgatori. La lettera accusa apertamente i medici di imperizia e imprudenza, affermando che “le metastasi cerebrali? Mai esistite”. Errori che non solo avrebbero portato a terapie inutili, ma anche ritardato cure adeguate. Inoltre, si fa cenno a possibili falsificazioni di certificazioni sanitarie: “Non ne vogliamo ancora parlare, ma quelle pagine parlano di molto altro”.

Il racconto si fa ancora più drammatico quando i figli ricordano l’inizio del calvario: “Più di un anno fa ci hai detto: ‘Mi sento fiacco’. Da un commento alla leggera è iniziato tutto”. Affidandosi a “professionisti di fama, amici fidati”, Purgatori si sarebbe ritrovato prigioniero di diagnosi errate, culminate in un peggioramento della salute anziché in un miglioramento. “Alla fine un parere discordante ha sollevato dubbi – scrivono i figli – ma i medici continuavano a rassicurarti sulla correttezza delle loro diagnosi. Così l’uomo che ha fondato la sua carriera sulla ricerca della verità si è fidato, suo malgrado”.

L’avvocato Alessandro Gentiloni Silveri, che assiste i familiari di Purgatori, ha espresso soddisfazione per la conclusione delle indagini, lodando il lavoro della Procura e le perizie svolte. “In tempi brevi sono stati raccolti riscontri di altissimo livello che hanno confermato punto su punto la denuncia dei familiari”, ha dichiarato.

Ora, il passo successivo sarà la valutazione del giudice sulla richiesta di rinvio a giudizio per i quattro medici coinvolti. La vicenda, che unisce il dolore personale a questioni di rilevanza pubblica come la responsabilità medica, richiama l’attenzione sulla necessità di vigilare sulla qualità delle cure e sul rispetto dei protocolli sanitari.

La morte di Andrea Purgatori, celebre giornalista e volto noto del panorama culturale italiano, lascia una scia di domande e un vuoto incolmabile. Ma, come evidenziano i suoi figli, la loro battaglia non è solo personale: “Per il bene di chi verrà, non possiamo smettere di cercare la verità”.

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