Evento alla Federico II di Napoli con il sottosegretario al Made in Italy
Massimo Bitonci e con Matteo Lorito, Gaetano Manfredi e Giancarlo Maresca
Napoli, 8 Febbraio – Moda, artigianato di eccellenza e cultura: la prima edizione del Premio “LE MANI DI NAPOLI SAXIFRAGA – IDEE E FATTI” – promosso dall’Associazione degli artigiani di eccellenza della moda “Le mani di Napoli”, presieduta da Giancarlo Maresca e con Damiano Annunziato vicepresidente – è stata assegnata a Sylvain Bellenger, Direttore emerito del Museo e Real Bosco di Capodimonte, per il suo contributo al patrimonio culturale di Napoli per aver saputo recuperare l’intera struttura all’affetto dei partenopei imponendola all’attenzione del mondo con idee brillanti e azioni concrete. Il riconoscimento punta a valorizzare le personalità che hanno contribuito con la propria arte e professionalità allo sviluppo della città, con un focus in questa edizione puntato sulla cultura.
La cerimonia di premiazione si è svolta al Centro congressi dell’Università Federico II di Napoli, con un dibattito su artigianato, cultura e sviluppo al quale hanno partecipato il Rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci e appunto Sylvain Bellenger, che ha da poco concluso il suo incarico di Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte premiato dal presidente di “Le mani di Napoli” Giancarlo Maresca. L’incontro è stato moderato dal giornalista Enzo Agliardi.
Il prestigio delle botteghe, dei loro prodotti e degli stessi artigiani – è stato evidenziato nel corso dell’incontro – è legato a filo doppio a quello della città. Sulla base di questa idea, l’associazione “Le mani di Napoli” ha voluto tributare un riconoscimento a chi nel tempo ha promosso immagine, vivibilità e notorietà della cittài utilizzando virtuosamente le proprie competenze culturali. La bellezza, se sostenuta da genio e tenacia, libera energie insospettabili e per farsi strada è in grado di rompere anche la pietra, come fa appunto la Saxifraga, il piccolo fiore che ha dato il nome al Premio e che riflette la sua capacità di crescere in fessure rocciose e rompere nel tempo la roccia.
Altri riconoscimenti sono stati assegnati a due Decani dell’Associazione “Le Mani di Napoli”, il guantaio Gaetano Pellone e il pantalonaio Antonio Ambrosi, e ancora a Sylvain Bellenger dall’Accademia di Belle Arti, presieduta da Rosita Marchese (un mosaico realizzato da Eliana Conte, accompagnata dalla docente di Decorazione Cristina Urso) e da Cristiano Barbarulo (gemelli da polso).
LE DICHIARAZIONI
Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy: “Grazie alla sua lunga tradizione, la sartoria italiana è considerata una delle migliori al mondo. Gli abiti su misura “made in Italy” sono sinonimo di eleganza e stile, rappresentando un’arte da preservare e trasmettere alle nuove generazioni”.
Sylvain Bellenger, direttore Emerito del Museo e Real Bosco di Capodimonte: “L’invito delle Mani di Napoli mi ha toccato profondamente e ha anche “sconvolto” i miei piani: come avrei potuto non accettare? Modestia e gratitudine si sono unite per convincermi: l’artigianato è per me l’espressione più bella dell’umanità, la nostra parte divina e migliore presenza sulla Terra. Sono onorato di questo premio che “Le mani di Napoli” ha scelto di assegnarmi e commosso per la stima nutrita per il mio lavoro”.
Matteo Lorito, Rettore Università Federico II di Napoli: “Napoli è una culla di cultura, arte, talento e creatività. Questo premio rappresenta una opportunità per riconoscere chi ha ben operato a livello locale, ottenendo risultati importanti e accrescendo il prestigio internazionale dei nostri patrimoni. Promuove i nostri valori e la nostra tradizione associati alla manualità e all’artigianato creativo, aspetti della napoletanità apprezzati nel mondo. La capacità di realizzare con le proprie mani un prodotto di altissima qualità, dalla moda all’agroalimentare e dall’arte alla tecnologia, è una grande risorsa da sempre espressa dalle nostre comunità. Attribuire a Bellenger questo premio testimonia quanto anche gli artigiani napoletani abbiano apprezzato il suo lavoro svolto per anni al Museo di Capodimonte, uno dei più prestigiosi d’Europa e importante simbolo della nostra città. E spiega come valorizzare quelle personalità, anche non partenopee, che con la loro competenza, professionalità, amore per Napoli abbiano contribuito ad accrescerne i valori e la bellezza”.
Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli: “Ho subito apprezzato l’idea delle “Mani di Napoli” di istituire un premio per lo stile e il nome di Napoli del mondo. La prima edizione del premio ha avuto come focus la cultura, e l’encomiabile lavoro svolto da Bellenger per lo sviluppo del Museo di Capodimonte con la sua ricaduta positiva su tutta la città di Napoli meritano un riconoscimento importante come il premio Saxifraga, che nasce in un contesto storicamente creativo, sapiente e attento all’eccellenza quale quello dell’artigianato napoletano”.
Giancarlo Maresca, presidente di Le mani di Napoli: “La cultura è come il pane: si produce ovunque, ma in ogni luogo ha forme e sapori diversi. Reca conforto, stabilisce legami, è sacro senza bisogno di dirlo. Ha bisogno di tempo, lievito e lavoro. Il Premio delle Mani di Napoli è stato istituito per riconoscere i meriti di chi ha profuso tempo, lievito e lavoro per far crescere Napoli e la sua cultura. Abbiamo dato al Premio il nome “Saxifraga – Idee e fatti” per ricordare e ricordarci che la bellezza e il gusto possono emergere e fiorire a dispetto di qualsiasi difficoltà, se sostenute da un pensiero originale e da un’azione concreta e decisa”.
Maurizio De Giovanni, scrittore e presidente della Fondazione Premio Napoli: “Sono felice di aver affiancato questo premio. L’artigianato è una delle parti migliori di Napoli: l’artigianato che vive di orgoglio sa produrre frammenti di ostinata bellezza, si preoccupa di costruire ogni giorno un’eleganza su misura, accogliente, partenopea. Con Le mani di Napoli mi sento a casa: anche io, in fondo, sono un artigiano”.
LE MANI DI NAPOLI – SCHEDA
“Le Mani di Napoli” nasce nel gennaio 2022 con 19 soci, oggi diventati 26, organizzati in sette Camere per tipologia di mestiere – Sarti, Calzolai, Pantalonai, Camiciai, Guantai, Cravattai e Orefici (gemelli) – più un’ottava Camera aperta a esperti della materia.
Agisce come istituzione culturale libera da sigle sindacali o politiche, in modo da rappresentare un centro di produzione di idee, oltre che di manufatti, in grado di sostenere in sedi nazionali e internazionali l’inimitabile patrimonio costituito dalla rete di botteghe che lavorano secondo i tradizionali e prestigiosi processi della scuola partenopea. Sviluppa inoltre una presenza costante e creativa volta a far incidere maggiormente l’artigianato di eccellenza sul proprio destino.
La principale differenza delle “Mani di Napoli” con altri consorzi apparentemente della stessa natura sta nel forte legame con il territorio e con la tutela dell’immagine della categoria, di cui intende curare gli interessi non solo patrimoniali ma anche di altra natura quali formazione di nuove leve, ricerca storica, apertura al turismo esperienziale, musealizzazione, mostre, fiere ed eventi. In quest’ambito, l’associazione ha proposto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la costituzione di un Tavolo permanente dell’Artigianato, aperto alle diverse entità rappresentative, con funzioni propositive e consultive sulla materia.
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