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Missili in Polonia, prudenza USA sia da insegnamento per tutti

Napoli, 16 Novembre – Quanto accaduto in Polonia non può essere minimizzato, con buona pace di chi si ostina a non guardare la realtà. “Per Zelensky, pupazzo di pezza degli Stati Uniti, oggi inviso agli stessi Usa, si sta avvicinando la fine. L’ex attore di assai scarso valore ha recitato l’ultima sua commedia accusando la Russia di aver colpito con due missili la Polonia e incitando la Nato a reagire. Solo un pazzo drogato di potere e riempito di soldi come lui poteva arrivare a tanto. Smentito dal suo stesso puparo, Joe Biden. Però niente. Nonostante questo, i “giornalisti” radiotv&cartastampata italici continuano a cavalcare notizie false (come per il Covid) e a leccare il culo al pazzo pupazzo di pezza.” Carlo Vulpio, giornalista e scrittore.

È davvero il caso di piantarla. “Al di là degli scherzi ma vi rendete conto che l’Ucraina, ovviamente, per averli sparati lei, sapeva sin dal primo momento che i missili che hanno colpito la Polonia non erano russi eppure li ha qualificati come tali al solo, evidente scopo di innescare una reazione NATO contro la Russia e quindi, un conflitto mondiale nucleare!?!? Zelensky è pazzo pericoloso e va fermato. La NATO deve porsi ora il problema.” Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica.

E a proposito di NATO, Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes: “Avviso ai naviganti/internauti per la prossima volta: l’articolo 5 del Patto Atlantico non contiene alcun automatismo.” Certo, la Polonia fa parte della NATO, non l’Ucraina! Gli USA sono cauti e fanno benissimo. “I governi NATO, a cominciare dagli Usa, hanno il merito di essere stati molto cauti su questa vicenda. L’accertamento dei fatti dà ragione alla loro prudenza. Un insegnamento per tutti. Anzitutto per chi mette subito l’elmetto…”. Antonio Socci, giornalista e scrittore.

E un portavoce del governo tedesco ha respinto l’istituzione di una no-fly zone, sostenendo che rappresenterebbe una minaccia di scontro diretto tra Russia e NATO. Lo riporta il Guardian. Non tarda la reazione della Federazione russa in Italia: “Nessuno vuole chiedere scusa per l’eccessiva reazione isterica anti-russa, come è consuetudine in una società dignitosa?” Ci si attivi per una soluzione diplomatica, l’invio di armi all’Ucraina ha fatto il suo tempo.

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