Il messaggio agli italiani del presidente della Repubblica: “Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus e del rilancio”
Roma, 1 Gennaio – “Sono giorni, questi, in cui convivono angoscia e speranza”. Comincia così il messaggio di fine anno agli italiani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in questa fine 2020 non poteva non tener conto della pandemia da Covid-19, una pandemia che “mette a rischio le nostre esistenze, ferisce il nostro modo di vivere”.
“Il mondo è stato colpito duramente, ovunque. Anche l’Italia ha pagato un prezzo molto alto”, dice Mattarella. “Rivolgendomi a voi, parto proprio da qui: dalla necessità di fare, insieme, memoria di quel che abbiamo vissuto in questo anno. Senza chiudere gli occhi di fronte alla realtà. La pandemia ha scavato solchi, profondi, nelle nostre vite, nella nostra società. Ha acuito fragilità del passato. Ha aggravato vecchie diseguaglianze; e ne ha generate di nuove. Tutto ciò, ha prodotto pesanti conseguenze, sociali ed economiche. Abbiamo perso posti di lavoro. Donne e giovani sono stati particolarmente penalizzati. Lo sono le persone con disabilità. Tante imprese temono per il loro futuro. Una larga fascia di lavoratori autonomi, e di precari, ha visto azzerare, o bruscamente calare, il proprio reddito. Nella comune difficoltà alcuni settori hanno sofferto più di altri”.
l capo dello Stato però sottolinea: “Nello stesso tempo, sono emersi segnali, importanti, che incoraggiano una speranza concreta. Perché non prevalga la paura; e perché le preoccupazioni possano trasformarsi nella energia, necessaria, per ricostruire; per ripartire”.
Poi ricorda: “Mai, un vaccino, è stato realizzato in così poco tempo. Mai l’Unione Europea si è assunta un compito così rilevante per i propri cittadini. La scienza ci offre l’arma più forte; prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Ora a tutti, e ovunque – senza distinzioni – dovrà essere consentito di vaccinarsi, gratuitamente: perché è giusto; e perché necessario per la sicurezza comune. Vaccinarsi, è una scelta di responsabilità; un dovere. Tanto più, per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili. Di fronte a una malattia, così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute, ed è doveroso proteggere quella degli altri: familiari, amici, colleghi. Io mi vaccinerò, appena possibile. Dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza”, assicura il presidente della Repubblica.
“Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus e il primo della ripresa. Un anno, in cui, ciascuno di noi, è chiamato, anche, all’impegno di ricambiare quanto ricevuto, con gesti gratuiti; spesso da sconosciuti. Da persone, che hanno posto, la stessa loro vita, in gioco, per la nostra; come è accaduto con tanti medici e operatori sanitari. La fiducia, di cui abbiamo bisogno, si costruisce così: tenendo connesse le responsabilità delle istituzioni con i sentimenti delle persone. La pandemia ha accentuato limiti, e ritardi, del nostro Paese. Ci sono stati, certamente, anche errori, nel fronteggiare una realtà, improvvisa e sconosciuta. Ma abbiamo avuto la capacità di reagire. La società ha dovuto rallentare; ma non si è fermata. Non siamo in balìa degli eventi. Ora, dobbiamo preparare il futuro. Non sono ammesse distrazioni. Non si deve perdere tempo. Non vanno sprecate, energie, e opportunità, per inseguire illusori vantaggi di parte. E’ questo quel che i cittadini si attendono”.
Il capo dello Stato lancia dunque un appello all’unità. “La sfida che è dinanzi a quanti rivestono ruoli dirigenziali, nei vari ambiti, e a tutti noi richiama l’unità, morale e civile, degli italiani. Non si tratta, di annullare le diversità di idee, di ruoli, di interessi, ma di realizzare quella convergenza di fondo che ha consentito, al nostro Paese, di superare momenti storici di grande, e talvolta drammatica, difficoltà. L’Italia ha le carte in regola per riuscire in questa impresa”.
“Vorrei, infine, dare atto, a tutti voi – con un ringraziamento, particolarmente intenso – dei sacrifici fatti, in questi mesi, con senso di responsabilità. E vorrei sottolineare, l’importanza di mantenere, le precauzioni raccomandate, fintanto che, la campagna vaccinale non avrà, definitivamente, sconfitto la pandemia. Care concittadine, e cari concittadini, quello che inizia sarà il mio ultimo anno, come Presidente della Repubblica. Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa, della vita economica e sociale, del nostro Paese. La ripartenza sarà al centro di quest’ultimo tratto del mio mandato. Sarà un anno, di lavoro intenso. Abbiamo, le risorse, per farcela. Auguri, di buon anno, a tutti voi!”
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