Roma, 4 Dicembre – Si è concluso a Palazzo Chigi l’incontro tra la premier italiana Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orbán, presidente di turno dell’Unione Europea. Il colloquio, durato circa un’ora e mezza, è iniziato alle 15.45 e si è chiuso alle 17.15, segnando un nuovo capitolo nel dialogo tra i due leader, che si erano già incontrati quattro settimane fa a Budapest in occasione del vertice della Comunità Politica Europea.
Secondo una nota di Palazzo Chigi, Meloni e Orbán hanno espresso soddisfazione per i progressi nell’allargamento dell’area Schengen, con particolare riferimento a Bulgaria e Romania, e per l’apertura dei negoziati di adesione con l’Albania. Tra gli argomenti discussi, anche la dichiarazione di Budapest sulla competitività e i rapporti commerciali bilaterali, che nel 2023 hanno raggiunto un valore di 14 miliardi di euro.
In ambito internazionale, i due leader si sono soffermati sulla crisi in Medio Oriente e sulla guerra in Ucraina, ribadendo il sostegno a una “pace giusta e duratura” e confermando l’impegno per la ricostruzione, in vista della Ukraine Recovery Conference prevista a Roma nel luglio 2025.
Meloni e Orbán hanno inoltre riaffermato la cooperazione in ambito NATO, con particolare riferimento al contributo italiano al battaglione multinazionale a guida ungherese. Infine, è stato affrontato il tema della migrazione irregolare, con l’intento di rafforzare la cooperazione con i Paesi di origine e di transito e di accelerare i rimpatri attraverso un quadro giuridico aggiornato.
Durante l’incontro, un sit-in di protesta organizzato dai parlamentari di +Europa si è svolto davanti a Palazzo Chigi. Con slogan come “No ai servi di Putin in Europa” e “Orbán you are not welcome”, i manifestanti, guidati dal segretario Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova, hanno esposto una grande bandiera europea per contestare la presenza del premier ungherese e il modello politico da lui rappresentato.
Prima del colloquio con Meloni, Orbán è stato ricevuto dal Papa in Vaticano per un incontro di 35 minuti. Nel corso della visita, dopo la presentazione della delegazione ungherese, c’è stato lo scambio di doni: il Papa ha regalato un’opera in terracotta intitolata “Tenerezza e amore” e alcuni volumi papali, mentre Orbán ha donato una copia del libro “Vita di Gesù Cristo” di P. Didon e una cartina della Terra Santa risalente al 1700.
L’incontro tra Meloni e Orbán evidenzia l’importanza di un asse strategico tra Italia e Ungheria, con una visione condivisa su diversi dossier europei e internazionali. Tuttavia, la visita non è passata inosservata sul fronte interno, dove le tensioni politiche restano vive, soprattutto sui temi della democrazia e dei diritti.