Marigliano, 3 Agosto – Fa riflettere per il suo taglio profondo ed attuale l’articolo (pubblicato alcuni giorni or sono su sciscianonotizie.it) della dottoressa Anita Capasso sull’affidamento della progettazione dell’impiantistica elettrica ed altro per il Casale Manzi di Marigliano (in località Pontecitra) all’Agenzia dei Comuni nolani da parte del Comune di Marigliano.
A me ha portato alla mente gli ultimi anni ’70 quando, insieme ad altri Tecnici (ingegneri, architetti e geologi), giovani (come me) e più anziani professionalmente, ricevemmo dall’Amministrazione comunale di Marigliano l’incarico della progettazione delle infrastrutture (strade, rete idrica, rete fognante, cabina e rete elettrica, illuminazione pubblica) del Piano di Zona 167 (relativo alle aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare, a Pontecitra).
Una decisione a favore di tutti i Tecnici locali e condivisa da tutta la rappresentanza politica del Comune di Marigliano. Era una iniezione di fiducia per i giovani Tecnici che potevano così confrontarsi, nei vari gruppi che andarono a costituirsi per le diverse progettazioni, con quelli aventi maggiore esperienza professionale . Poteva così crescere nello stesso tempo il capitale professionale.
Peccato che non si è conferito con lo stesso criterio l’incarico delle progettazioni del Piano Regolatore Generale e, poi, del Piano Urbanistico Comunale che si sono succeduti! Affidati dal 1990 sempre alla stessa “Scuola” di architettura dell’Università di Napoli, con maestri e discepoli che non hanno mai fatto quadrare comprensibilmente i conti dei vani di cui la città aveva bisogno o meno. Quanti giovani o affermati architetti mariglianesi hanno partecipato alla stesura degli elaborati del PRG o del PUC? Non ho mai sentito parlare o proporre una partecipazione del genere.
Al contrario, c’è stata qualche bacchettata quando è stato sostituito l’Ufficio di Piano ed eliminato il PUC dell’Amministrazione del sindaco Carpino per avere, tra l’altro, omesso la scala di rappresentazione degli elaborati grafici. E’ vero, è d’obbligo indicarla, altrimenti chi misura con un righello su un grafico senza scala di rappresentazione non è in grado di definire quale sia la misura reale. Ma al di sopra dell’Ufficio di Piano c’erano i professori consulenti che alla fine hanno firmato quegli elaborati senza rendersi conto delle omissioni.
Gli stessi consulenti, poi, hanno firmato gli elaborati del nuovo Ufficio di Piano dell’Amministrazione Jossa, senza rendersi conto che gli stessi erano privi dell’indicazione dell’orientamento geografico (ossia del Nord geografico) da indicare anch’esso obbligatoriamente sui disegni planimetrici. I fogli disegnati devono parlare: in termini di spazio, con la scala di rappresentazione e di tempo, con l’orientamento geografico. E qui preferisco fermarmi.
Il Comune di Marigliano ha pubblicato un documento Bozza del Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale (RUEC) aprendosi pubblicamente alle osservazioni delle “Parti interessate” (scadenza 20 luglio 2023). Non mi soffermo sui dettagli riguardanti proprio l’impiantistica dove i riferimenti legislativi/normativi indicati sono superati e/o abrogati, oppure ancora inappropriati.
Non riesco a credere a quello che ho letto, i contenuti non sono da Laboratorio PNRR! Alla luce di tali carenze, sarebbe stato molto utile e onorevole per l’Amministrazione comunale tirare in campo le competenze specialistiche esistenti a cui si richiama l’articolo citato in premessa.
Certe decisioni richiedono coraggio, consapevolezza, disponibilità, anche a sbagliare, se si vuole caratterizzare efficacemente il proprio ruolo di responsabilità pubblica.
Gilberto Donati
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