Mariglianella, 20 marzo – Agrimonda situazione disastrosa e nulla si muove. I veleni individuati nelle falde acquifere dalle analisi Arpac continuano a devastare. 28 anni di veleni. Era il 14 luglio del 1995 quando quel maledetto deposito di fitofarmaci Agrimonda andò a fuoco. Le ceneri combuste rimasero lì’. Chi ne paga le spese sono i cittadini.
I risultati del monitoraggio hanno evidenziato, infatti, elevate concentrazioni di metalli pesanti, fitofarmaci e sostanze cancerogene. “E’ una realtà molto GRAVE – denuncia Ciro Tufano del comitato Ambiente- ed allarmante che, non solo non viene resa pubblica, ma non viene nemmeno affrontata nel modo adeguato. Pare, infatti, che le prescrizioni dell’ ARPAC nella conferenza dei servizi del 22.03.2022 che comunicò i dati agli Enti preposti: Comune di Mariglianella e Marigliano, Regione Campania, Provincia e ASL NA 3….non siano mai stati presi in considerazione..!”
Accuse che suonano come un macigno. E adesso vi decidete? Quali provvedimenti sono stati presi in quest’anno? Ci va giù duro Tufano. “Siamo di fronte – dice – alla solita ed ennesima disattenzione alla salute dei cittadini? Un ritardo ingiustificabile se consideriamo che il monitoraggio fu finanziato dalla Regione Campania con risorse pubbliche. Si tratta di dati che andrebbero rivalutati con nuovi monitoraggi: sono ormai datati e occorre intervenire; interrogarsi. Bisogna controllare , la falda acquifera. Potrebbe essere peggiorata. ” Adesso basta”, stringono i pugni dal comitato.
” Dobbiamo denunciare, per l’ennesima volta, la mancanza di trasparenza e tempestività d’intervento, da parte del Governo regionale che, in vicende di questo tipo, dovrebbe farsi garante della salvaguardia della salute pubblica. Attendiamo una risposta da 28 anni per la bonifica delle aree…VERGOGNOSO.”
Anita Capasso
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