Napoli, 31 Gennaio – Dal 1º febbraio scatta una nuova stretta per chi ancora non è provvisto di green pass. Sono le indicazioni contenute nel nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri che ha definito le “esigenze essenziali e primarie della persona da garantire anche senza il possesso della certificazione verde”. Spetterà ai titolari degli esercizi far osservare il rispetto delle prescrizioni “attraverso lo svolgimento di controlli anche a campione”.
DOVE NON SERVE IL GREEN PASS
ALIMENTARI E PRIMA NECESSITÀ. Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto; mercati all’aperto; commercio al dettaglio di prodotti surgelati; commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari; commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica); commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati; commercio al dettaglio di materiale per ottica; commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. Chi entra senza green pass nei supermercati può acquistare tutti i prodotti lì venduti, non solo beni di prima necessità
SALUTE. È sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori. Questi ultimi però, per rimanere all’interno delle strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice dovranno aver fatto il booster oppure avere l’esito di un tampone negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti se hanno solo due dosi di vaccino o sono guariti dal virus.
SICUREZZA. È consentito l’accesso agli Uffici aperti al pubblico delle Forze di Polizia e delle Polizie locali. Stessa cosa per gli Uffici giudiziari e agli Uffici dei servizi socio-sanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunce.
DOVE SERVE IL GREEN PASS BASE
Dal 1° febbraio chi non è vaccinato o guarito dal Covid (e quindi non è in possesso del green pass rafforzato) potrà entrare in una certa tipologia di negozi con un green pass base che si ottiene con tampone antigienico (valido 48 ore) oppure molecolare (valido 72 ore). Una prima restrizione si era già vista dal 20 di gennaio, data in cui entrava in vigore l’obbligo di green pass base per entrare nei negozi dedicati alla cura della persona, come parrucchieri ed estetisti. L’elenco ora si amplia
MUNICIPIO E UFFICI PUBBLICI. L’accesso a tutti gli uffici comunali è consentito esclusivamente alle persone munite di una delle certificazioni verdi Covid 19 (Green Pass). Sono esentati dall’obbligo i bambini in età inferiore ai 12 anni. Come ribadito qua sopra: l’accesso senza gp è consentiti “esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata”.
BANCHE, POSTE. Obbligatorio il green pass base per effettuare operazioni in Banca e alle Poste. Il caso più significativo è, ad esempio, la riscossione della pensione: per ritirarla sarà necessario avere il certificato verde, anche solo con il tampone.
EDICOLE E LIBRERIE. Niente certificato base per fare acquisiti di giornali e periodici nelle edicole all’aperto (i chioschi), mentre servirà nei negozi al chiuso che vendono giornali o articoli di cartoleria. Green pass base obbligatorio anche per entrare nelle librerie.
TABACCAI. Dal tabaccaio servirà il green pass base. Durante il lockdown del 2020 questi negozi erano rimasti aperti perché avevano ottenuto la deroga. Adesso il Governo ritiene invece che non possano essere inseriti nella lista degli esercizi commerciali esenti perché gli articoli in vendita non rientrano tra quelli «essenziali per la cura della persona».
DOVE SERVE IL GREEN PASS RAFFORZATO
Non si tratta di negozi, ma la maggior parte dei luoghi legati alla socialità richiedono il green pass rafforzato: oltre a bar e ristoranti al chiuso, alle palestre e piscine, ai cinema e teatri, la certificazione che viene data solo ai vaccinati e ai guariti è obbligatoria per: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, sociali e ricreativi all’aperto.
DOVE SI ENTRA CON IL GREEN PASS BOOSTER
Con il green pass rafforzato ottenuto dopo la terza dose (booster) si può entrare nelle Rsa e nelle Strutture socio-sanitarie. Chi ha il green pass rafforzato solo con due dosi di vaccino deve quindi effettuare un tampone.
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