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L’invisibile ma fondamentale lavoro dei tecnici dello spettacolo: intervista ad Agostino Finetti

Napoli, 9 Marzo – Cosa accade dietro le quinte di uno spettacolo? Come si  pianifica uno dei settori più importanti del nostro Paese? Ne abbiamo parlato con Agostino Finetti, uno dei più apprezzati ed esperti tecnici di eventi e spettacoli musicali del nostro territorio.

Da molto tempo Agostino lavora nel mondo dell’organizzazione degli eventi e nella produzione di spettacoli musicali. Il suo punto di vista, e l’intervista che ci ha concesso è uno squarcio di estremo interesse per capire cosa rappresenta realmente il settore che da sempre educa, forma e ispira il futuro.

Come nasce e chi è Agostino Finetti

“Agostino nasce batterista…si perché suono dalla tenera età di 3 anni, mio padre era a sua volta batterista per passione e io ho sempre avuto la batteria nella cucina di casa. Chi sono? In verità ancora non l’ho capito”.

Agostino Finetti all’età di 3 anni

Raccontaci di te, delle tue passioni

“Ho poche cose da raccontare, tranne per il fatto che per me la musica è sempre stata OSSIGENO, è il filo conduttore che lega tutti i periodi della mia vita: insieme all’elettronica sono le mie due fortissime passioni”.

Dai personaggi che hai incontrato durate la tua carriera, ai luoghi che hai organizzato gli spettacoli…a EcoSuoni che risulterebbe il tuo debutto

“Non è proprio così. Prima di ecosuoni ci sono stati tantissimi concerti, eventi, manifestazioni… non si arriva ad organizzare un grosso evento senza una buona gavetta, fatta prima di piccole cose per poi “farsi le ossa” in svariati tour in Italia. Nel mio percorso ho avuto la fortuna di lavorare con le più grosse produzioni degli anni ’90, sono vecchiotto ormai… Attualmente sono stage manager (direttore di palco) dei festival più grossi in Campania, ho allestito palchi per i migliori artisti della scena musicale italiana.

Tutte queste esperienze sono confluite in Ecosuoni, che ovviamente non esiste solo grazie a me, ma anche alla collaborazione di un gruppo di amici che hanno avuto il coraggio e la forza di organizzare concerti prima nell’isola ecologica per poi recuperare spazi più grandi e abbandonati come il centro O’Giò. Colgo l’occasione per salutare tutti i miei compagni di viaggio di Ecosuoni”.

Adesso raccontaci della tua passione e come nasce

“Diciamo che ho sempre suonato, ho avuto molti gruppi abbastanza interessanti e creativi, ho visto moltissimi concerti in Italia e nel resto del mondo, penso più di 500. A un certo punto li vivevo diversamente, sotto una prospettiva diversa, amavo vedere quegli uomini in NERO che montavano, smontavano mastodontici palcoscenici, rendendo possibile lo spettacolo. Forse non tutti sanno che senza gli uomini in NERO  un concerto non sarebbe possibile. Unire le due passioni è stato facile e molto naturale. Ho trovato il mio contesto nella musica”.

Hai organizzato il Carnevale Palmese, raccontaci tutti i retroscena: dalle richieste che ti hanno proposto le quadriglie, ai tuoi preziosi consigli con automezzi attrezzati, alla maestosa struttura componibile del palco

“Per me è stato un onore lavorare al Carnevale di Palma Campania. Certo lo ricordavo diverso, infatti mi sono inoltrato in una situazione ben distante da cui la vivevo io, diversi anni fa…. È cambiato tutto a partire dalla canzone d’occasione, fino all’ultimo evento, la premiazione.

Inutile dire che il punto più importante è la domenica della messa in scena (ex sfilata), per quest’ultima abbiamo fatto un lavoro che si è concretizzato in un vero show e permettimi l’uso della parola MUSICAL…Si perché grazie soprattutto al lavoro e le forze messe in campo da ogni quadriglia, il livello si è alzato tantissimo. E non poteva essere più stimolante per me, ho chiesto e ottenute figure professionali  al mio fianco come: lightdesigner, videomaker e 2 backliner che mi seguono sempre. Avevamo dei camerini mobili professionali su truck, regia video composta da 3 telecamere più un drone, dei led wall front stage montati sui left e right. Insomma, devo dire un allestimento di tutto rispetto.

Certo non è stato facile e ci sono stati dei piccoli problemi, ma come si suol dire, è “il bello della diretta”. Tutti gli spettacoli delle quadriglie sono stati seguiti con cura sia per il disegno luci e regia audio video. Penso che qualcosa è arrivato anche agli spettatori. Sono stati tantissimi, è bello e stimolante lavorare così!”

 Quanti siete a gestire una macchina organizzativa così complessa, proponici tutti i nomi, in fondo è importante valorizzare  il ruolo e le persone. È un gruppo? Come vi identificate?

“In primis voglio ringraziare Dominique service lui e i suoi figli Vincenzo e Carmine che poverini li ho tartassati per 30 giorni; al povero Dominique lo chiamavo 30/35 volte al giorno.

Poi c’è il personale del service Angelo Allocca e Carmine Delle Cave, a loro un ringraziamento speciale perché hanno vissuto con me tutti i 30 giorni di ansia e di paura,  sono profondamente onorato di aver fatto questo viaggio insieme!

Passiamo al lightdisigner, una persona fantastica, amico da anni, abbiamo fatto tour e tour nelle condizioni più estreme possibili, parlo di Salvatore Buonaiuto: posso assicurarvi che in molti concerti che avete vissuto, quelli dei migliori artisti italiani, alla console luci c’era lui!

Passiamo alla mia CREW del cuore, gente di musica, professionisti del settore, –  qualcuno anche da poco, ma sta crescendo con noi -; Gaetano Vincenti, un mio discepolo, è sempre stato al mio fianco nelle idee più pazze del mondo, una persona super in gamba e tecnologica più di Elon Musk! Passiamo ai due mitici backliner Angelo Giaquinto e Luca Del Negro, anche loro della crew Ecosuoni…con loro due mi sento sempre al sicuro!”

In cosa consiste il tuo ruolo?

“Il mio ruolo non esisterebbe senza le figure sopra elencate, in poche parole mi occupo di scegliere, quando posso, le pedine giuste per lo scacco matto! Ovviamente dietro a tutto ciò serve una competenza a 360 gradi, essere anche il jolly della situazione e soprattutto, come si dice nel campo, trovare una soluzione in meno di 40 secondi. Sta tutto nel problem solving, sono sempre ovunque sul palco e mi sto attrezzando anche per volare dove serva…”

Che ruolo ha la musica nella tua vita?

“Ha un ruolo fondamentale, non faccio niente se non a ritmo. Ti racconto un aneddoto simpatico: sono un installatore industriale, ho fatto impianti su grosse automazioni e la cosa che mi ha sempre aiutato è il ritmo, era un concetto fondamentale quando tutto filava liscio. Anche in quello mi ha sempre aiutato la musica”.

Suoni uno strumento musicale?

“Come ho già detto suono la batteria, anzi la suonavo, a dirla tutta”.

Chi ti ha ispirato sostanzialmente a questa passione?

“Tutto nasce negli anni ’90, i primi concerti dei magnifici periodi di Cava de’ Tirreni, come ben sappiano i migliori concerti nel sud Italia si sono tenuti lì. Ricordo il mio primo concerto: 19 settembre 1991, Dire Straits, a quattro passi da casa mia. Eravamo giovanissimi, giravamo in treno e senza passaggio al ritorno, e da quel momento non mi sono mai fermato, quello era ed è il mio mondo! Ho assistito a centinaia di concerti e ti posso dire che in tanti anni ho apprezzato più il livello tecnico del palco, fra luci e audio, che gli artisti stessi. Il mio guru che purtroppo non ho avuto modo di conoscere è Toni Soddu. Faccio un esempio che aiuta a comprendere: per anni è stato lo stage manager del concertone del primo Maggio a Roma e dei più grandi eventi live mondiali.  Un anno con Ecosuoni volevamo organizzare uno stage sull’organizzazione di eventi, abbiamo avuto contatti con lui e la cosa stava nascendo.  Poco tempo dopo, purtroppo, è scomparso prematuramente per un brutta malattia”.

Migliaia di persone presenti quest’anno al Carnevale di Palma Campania 2023,  dopo due anni di assenza. Descrivi la tua emozione vivendo la colossale platea

“È stato indescrivibile, tutti avevano fame del Carnevale perché è mancato tantissimo. Penso sia un evento fondamentale, sia per i palmesi che per le persone che ogni anno giungono da fuori per  seguire il nostro amato Carnevale. Poi metti che un pochino del successo è anche grazie  al nostro lavoro di squadra… cosa vuoi di più dalla vita?”.

È il tuo primo Carnevale?

“Da stage manager sì, anche se anni fa io ed altri 2 pazzi Andrea Ferrante e Carmine Nunziata (#tiltoteam) collaborammo con la Fondazione su un progetto che oggi è all’ordine del giorno, in pratica curavamo la diretta streaming…Ricordo che fu un successo planetario, creammo un collegamento video con i palmesi nel mondo, in Australia, Messico, Portogallo, Spagna Germania e tanti altri, nei ledwall. Davvero una figata”.

Sei pronto ad accettare di nuovo la proposta?

“Sono sempre pronto ad accettare nuove sfide, poi se fatte nel proprio paese tanto meglio”.

Hai avuto paura che qualcosa andasse storto?

“Si ha sempre paura, viviamo di line check e test, certo non è andato proprio tutto bene al 100%, ma si sa, tutto può essere sempre migliorato”.

Il luogo che ti ha lasciato un bel ricordo

“Il mio ufficio di produzione (un piccolo container) a sinistra del palco. Abbiamo passato nottate intere a lavorare e pianificare che tutto andasse per il meglio”.

Hai obiettivi futuri?

“Finito il Carnevale, giusto qualche giorno di riposo,  poi si riparte con i concerti, soprattutto i festival dove sono stage manager, in Campania e non solo. In seguito ho 2 eventi grossi a settembre e tante cose che usciranno passo passo”.

Sei soddisfatto del lavoro svolto a pieno merito a Palma Campania, nel tuo paese d’origine?

“Sono sodisfatto ma soprattutto ONORATO di aver vissuto questa meravigliosa esperienza”.

Cosa consigli per migliorare sempre più questa prestazione?

“Penso che si può migliorare sempre. Servono buoni intenti, programmazione e soprattutto serve più tempo per organizzare una manifestazione del genere, evitando di ripetere gli stessi errori”.

Suggeriresti ai giovani d’oggi, di intraprendere il tuo stesso mestiere?

“Lo consiglio vivamente e vorrei dare un consiglio, da vecchio!: meno live su twitch e più concerti!”

E per concludere: chi vuoi ringraziare per questa importante opportunità?

“È d’obbligo ringraziare chi ha creduto in me, la fondazione Carnevale di Palma Campania: la presidente Floriana Nappi, Domenico Caliendo, Roberto Stampati, il dott. Aniello Lauri e Antonio Petronio; ovviamente il delegato al Carnevale Aniello Nunziata, una persona come poche, sempre disponibile e presente. Infine colei che ha presentato, Francesca Faratro: l’ho conosciuta quest’anno, è una grandissima professionista”.

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