Napoli, 25 Giugno – Parlare di estate, di caldo in questi giorni in cui piove continuamente e fa freddo, almeno qui al nord, mi sembra quasi fuori luogo, ma ciò non toglie che l’estate è arrivata. A ragione ripetiamo come una filastrocca che le stagioni non esistono più, in effetti il clima è quello che è e di sicuro il cambio di temperatura non indica come accadeva anni fa, l’entrata nella stagione successiva, nonostante ciò, al primo caldo ci si sente in estate. Qui c’è un rituale alquanto strano a mio parere, mi aveva colpito nel lontano 1988 quando giunsi a Brescia, in egual modo mi colpisce ancora adesso.
Appena si ha la percezione che l’estate sia arrivata, vengono tolti i teli alle piscine e viene fatta la manutenzione. Molte sono davvero belle, interrate, con sdraio, ombrelloni che contornano il tutto, altre dominano il giardino con le loro notevoli dimensioni. Ma dov’è la stranezza?
La stranezza è che per tutta l’estate si vedrà solo raramente qualcuno fare il bagno, ed è un’immersione veloce, giusto per rinfrescarsi un attimo, quasi come a volersi giustificare per “la perdita di tempo”.
La stessa cosa accade per tavoli e sedie che spuntano in terrazza o in giardino, anch’essi belli, in legno il più delle volte o altrimenti in altri materiali ma sempre di una certa importanza. Anche in questo caso non ho praticamente mai visto qualcuno cenare o semplicemente star seduto a quel tavolo.
Devo dire che giusto per spezzare la routine, io tengo compagnia a tutto il viale perché caldo permettendo, la mia terrazza è sempre viva e il vociare si diffonde nel silenzio finché il freddo non mi rispedisce con grazia all’interno dell’abitazione. Questa cosa una volta mi creava ansia perché appunto avevo l’esclusiva, oggi e questo è il risultato dell’essere “cresciuta”, sorrido dentro di me e conoscendo meglio il concetto del vivere dei nativi (mi sento particolarmente spiritosa), passate le prime osservazioni del tipo, sono meridionali, sono certa che a molti faccio compagnia con le risate, il profumo del cibo, le chiacchiere degli amici, un miscuglio di accenti e personalità.
Adesso voi vi chiederete, ma perché questo titolo, perché l’estate è uno stato d’animo?
L’estate è evasione, è spazio, è andare, è viaggiare, è cambiare luoghi, colore della pelle, talvolta dei capelli, è leggerezza, è tutto ciò che evoca libertà. Per alcuni, infatti, basta addobbare non l’albero di Natale, ma il giardino, la terrazza per sentirsi così, per altri è sognare tutto questo finché non sopraggiungono le ferie quando finalmente possono sperimentare queste sensazioni. E se a Natale ci si sente tutti più buoni, in estate ci si sente tutti un po’ più spensierati.
Alla fine, che si vada in vacanza o meno, la cosa importante è sperimentare questo stato d’animo così meraviglioso.
Buona estate a tutti!
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