La parte meridionale della Sardegna è forse la meno nota per i turisti. La zona più frequentata dell’isola è, infatti, la costa settentrionale, dove figurano importanti e famose attrazioni come la Costa Smeralda, che da sempre incanta tutti non solo con le sue stupende spiagge ma anche per la vita notturna, che fa sempre gola ad un pubblico giovanile. La zona a sud, invece, spesso viene sottovalutata, ma così facendo si rinuncia ad una offerta turistica certamente diversa, ma comunque degna di nota. Scopriamo insieme quali sono i luoghi meno conosciuti da visitare in questa parte dell’isola.
Arrivo a Cagliari
Il porto principale della zona sud è quello di Cagliari, dove attraccano tutti i giorni imbarcazioni di ogni tipo che trasportano visitatori e turisti da ogni parte d’Italia: Lazio, Liguria e Campania, da cui si può prendere il traghetto che da Salerno raggiunge Cagliari in Sardegna. La Gerusalemme Bianca, queste le parole usate da David Lawrence per descrivere la città, fa sfoggio della sua storia attraverso monumenti religiosi, come la chiesa di Bonaria, grandi architetture civili, come il Palazzo Reale, ma anche edifici militari, come il Bastione di San Remo e il Fortino di sant’Ignazio. Oltre a questo Cagliari vanta la più grande necropoli punica esistente, quella di Tuvixeddu e ovviamente tante belle spiagge in cui passare una giornata di mare, come la spiaggia del Poetto.
Chia
Chia è una località costiera, frazione del comune di Domus de Maria, è un piccolo villaggio che sarebbe rimasto probabilmente nell’oscurità se gli amanti del mare non si fossero accorti di avere a che fare con uno dei mari più cristallini dell’isola, accompagnato da spiagge di fine sabbia chiara, come quella di Monte Cogoni e promontori rocciosi ricoperti di vegetazione, che insieme formano un ambiente molto suggestivo. Oltre al mare e alla spiaggia, Chia offre anche qualche chicca storica come l’area archeologica di Bithia, alle pendici della Torre di difesa, costruita nel Seicento dagli spagnoli per difendersi dagli attacchi pirateschi.
Carbonia
Carbonia è la nona città più popolosa della Sardegna e fu fondata in epoca fascista come residenza degli operai che lavoravano nelle miniere Sirai-Serbariu. Carbonia è l’ideale per una vacanza dal sapore storico, dati i musei ed i siti archeologici presenti. Il sito più importante è il Parco Archeologico del Monte Sirai, che raccoglie testimonianze storiche dal neolitico all’età punica. Il parco è diviso in tre settori: l’abitato, due necropoli, una fenicia e una punica, e il trofet, un cimitero di bambini. Sempre a Carbonia c’è il Museo del Carbone, presso la miniera di Serbariu.
Buggerru
Buggerru è un borgo minerario costituito da molte case accatastate sullo sbocco di una gola che si apre verso il mare. Ospita bellissime spiagge, come la spiaggia di Buggerru e la vicina spiaggia di Cala Domestica e soprattutto la Galleria Henry, un tunnel scavato nella roccia nel diciannovesimo secolo che serviva a trasportare il materiale estratto dalla miniera. A poca distanza c’è il Museo del Minatore, inaugurato nel 2004, ripercorre la storia delle miniere con un focus sulla condizione dei lavoratori. Interessante è che il museo è localizzato all’interno di una vecchia officina meccanica e falegnameria, di cui rimane ancora la struttura originale.
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