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Le insalate di primavera

Napoli, 9 Aprile – Foglie crude, nulla di più. L‘insalata delle erbe più diverse è cibo per l’uomo fin dai tempi più antichi, quando l’evoluzione aveva imposto due ruoli: da una parte gli uomini cacciatori; dall’altra le donne e i bambini che cercavano nei prati e nei boschi gli alimenti vegetali.

Le prime insalate nacquero per caso, unendo erbe e foglie diverse rese più appetibili da un pò di sale: ecco dunque l’origine del termine italiano e di quello francese, salade. Oggi, si usa spesso il termine insalata per riferirsi ai suoi ingredienti più comuni: lattughe, invidie, scarole e radicchi. Sono piante immancabili negli orti di tutto il mondo, perché facili da coltivare, di crescita veloce e disponibili in così tante tipologie da soddisfare tutti i palati e adattarsi ad ogni clima.

Crudi o cotti, a cespo o da taglio, primaverili o invernali, questi ortaggi richiedono poche cure e alcune varietà sono coltivabili anche nei periodi più freddi. Facile dunque organizzare lo spazio nell’orto o in terrazzo nelle apposite cassette. Unico requisito è il sole, senza il quale le tenere foglie non riusciranno a crescere.

Lactuca sativa è la comune lattuga, declinata in tante varietà di forme e colori. Cichorium endivia è la scarola o cicoria crespa, mentre quella che molti chiamano invidia belga è in realtà Cichorium intybus: una variazione del radicchio rosso. Per la sua facilità di coltivazione in ogni regione e in tutte le stagioni, la lattuga ha il primato di diffusione nei nostri orti. Pianta antichissima, fu per lungo tempo considerata una medicina. Oggi gli scienziati ne hanno evidenziato il contenuto di vitamina B9 (acido folico), dalla funzione antianemica e antidepressiva, importantissima in gravidanza. Inoltre le foglie di lattuga, ricche di fibre, contribuiscono al buon funzionamento intestinale. E contengono anche un componente chimico che ha un lieve potere ipnotico: per questo, è accertato l’effetto calmante e rasserenante.

Noto a tutti è poi il modestissimo apporto calorico: solo 19 Kcal per 100 g di lattuga. Se proprio non vi va di mangiare lattuga, potete sempre usarla sfruttandone un’altra sua virtù, quella cosmetica. Preparate un composto appiattendo con un mattarello le foglie esterne di questo ortaggio ricco di clorofilla e applicatelo sul viso e sul collo per 10 minuti. Svolgerà una preziosa azione rimineralizzante e depurativa, del tutto naturale.

Innumerevoli sono le varietà di questa insalata. Le classiche lattughe a capuccio  sono fra le più antiche piante da orto sottoposte a processi di forzatura artificiale per ottenere raccolti anticipati. Rare che i primi successi in questa pratica siano stati ottenuti in Francia, negli orti dove venivano coltivate le verdure per la mensa di Re Sole, che per la sua corte esigeva sempre le primizie più rare. la lattuga Iceberg Brasiliana, croccante e dal sapore intenso, chiamata così non tanto perché ami il freddo ma per la particolare consistenza e trasparenza delle foglie che fa sembrare congelate.

Gli americani ne vanno pazzi e negli USA sono coltivate varietà di Iceberg con cespi dal diametro enorme: le foglie sono sovradimensionate per le nostre abitudini, ma del tutto proporzionate alle gigantesche bistecche americane!

Le varietà consigliate

La scelta disponibile in commercio in fatto di lattughe, radicchi e invidie è molto ampia: avendo a disposizione un pò di spazio, conviene coltivare tante piccole parcelle con varietà diverse, per avere un raccolto fortemente differenziato ed evitare così di ossessionare i familiari con la “solita insalata”. A differenza di altri ortaggi, molte varietà di lattuga da taglio possono accontentarsi di un metro quadro o di una striscia di terreno soleggiato; le forle a cespo richiedono più spazio per garantire la necessaria distanza.

Lattughe e radicchi da taglio

Spadona, detta anche “Lingua di Cane”: recisa alla base, rivegeta rapidamente.

Cicoria di Trieste: potete tranquillamente seminarla molto fitta. Ottima anche per raccolti autunnali (semina a fine agosto)

Misticanza: si tratta di buste di sementi miste, facilissima la sua coltivazione.

Biscia rossa: è la più croccante, cresce anche in vasi e cassette.

Lattughe e scarole da cespo

Ricciutissima d’Ingegnoli: è una selezione italiana di scarole a foglie minute e tenere.

Casco d’Oro: se sottoposta a imbiancamento due settimane prima del consumo, forma un cuore bianco e giallo molto tenero.

Regina di Maggio: è una lattuga a cespo pronta a metà primavera.

Cocarde: è una curiosa varietà di origine francese con foglie sottili, di buon sapore con retrogusto amarognolo.

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