Brevi considerazioni sulla tutela ambientale alla luce della realtà dei fatti
Napoli, 6 Giugno – Gli eventi organizzati per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente (celebratasi ieri, ndr) sono migliaia, e vi stanno accorrendo diversi soggetti, anche in rappresentanza di multinazionali, comitati, associazioni, e robe varie; quasi nessuno, però, si pone le giuste domande in merito ai primi passi da compiere per preservare l’ecosistema. Più precisamente, spesso non ci si rende conto che, il più delle volte, i soggetti che pongono in essere azioni nocive per il suddetto sono da individuarsi proprio in coloro che affollano le piazze esponendo striscioni, intonando cori, sventolando bandierine e, più diffusamente, diffondono post sui social (talora anche piuttosto coloriti) per sensibilizzare, a loro avviso, la Cittadinanza.
Si fa rumore a più non posso, ma…lo smog, unitamente ad altri gas deleteri (che spesso non vediamo, oppure – cosa ben più probabile – fingiamo di non scorgere), continuano ad avvolgere, a mo’ di nubi, ogni sacrosanto angolo del pianeta, a cominciare dalle aree urbane: motociclette di alta cilindrata che sfrecciano pericolosamente, autovetture con marmitte usurate che emanano un puzzo ributtante, autobus – urbani ed extraurbani – che sprigionano CO2 a volontà, aerei – anche a corto raggio – con motori oltremodo rumorosi ed obsoleti, discariche (abusive) a cielo aperto nelle zone periferiche (e non solo là!)…insomma, una serie di fattori che rimpinguano le tasche di certa gente e, contestualmente, mettono a repentaglio la salute di noialtri comuni mortali, oltreché dell’atmosfera!
Qualcheduno potrebbe invitarmi ad indirizzare queste povere righe ai politici, sui quali vengono sistematicamente scaricate tutte le colpe del disastro in atto; ma, cari miei, prendersi burla di me è difficile, se non impossibile: ecco perché ritengo doveroso rivolgermi ad una platea più ampia, costituita da una cospicua pluralità di gente! Ma…di chi sto parlando? Tranquilli: adesso lo scopriremo assieme (e capirlo non è affatto complicato)!
Passeggiando per le nostre città, si nota lapalissianamente che le stazioni ferroviarie sono sempre più vuote, sebbene i prezzi dei titoli di viaggio ferroviari non siano elevatissimi come taluno potrebbe asserire (cercate le offerte, e le troverete!); di contro, i terminal degli autobus e gli aeroporti si affollano quotidianamente: già, perché servirsi optare per il trasporto su gomma appare un tantino più abbordabile in termini economici, così come approfittare delle tariffe aeree cosiddette «low cost» (ove, in pratica, non puoi portare neppure un marsupio!): se ci si fa caso, carissimi Lettori, tutto questo eccessivo risparmio (non certo conseguente a quella falsa «povertà» di cui ho già pieni i timpani) osta significativamente a quello sviluppo sostenibile rientrante fra gli obiettivi trasversali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (abbr. PNRR), dunque all’effettiva crescita del nostro Paese!
Nei giorni scorsi, in una libreria di Roma, ho fatto la conoscenza del promettente poeta Daniele Cerioni, la cui raccolta «La libertà delle farfalle» ho acquistato ibidem…dopo averla sfogliata insieme con lui (che, ovviamente, ringrazio ed approfitto per salutare con cordialità): ad avermi profondamente colpito è stato il suo componimento «Terra madre», attraverso cui il Maestro sottolinea tanto la bellezza e l’importanza del creato quanto la tendenza dell’uomo a contaminare l’ambiente con le sue condotte egoiste.
Invito, pertanto, l’utenza a riflettere accuratamente prima di compiere determinate scelte (e, contestualmente, a rinunziare a qualcosa di futile come la borsetta firmata, le sneakers borchiate, et cetera) ed i governanti a proporre incentivi non solo all’acquisto di vetture ibride od elettriche, bensì anche – come d’altronde han fatto Austria e Germania – all’utilizzo del treno per intraprendere i vari spostamenti.
L’ambiente va preservato…come Iddio comanda (e San Francesco d’Assisi ce lo insegna): smettiamo di comportarci da stupidi – e, in particolare, di fare null’altro che «bla-bla-bla» – ed agiamo con coscienza!
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