Attualita'

LA RIFLESSIONE – Artificiosità ed Umanità a confronto

Napoli, 21 Maggio – Desidero, con umiltà, a calamitare la Vostra attenzione sul tema, di non poco rilievo, del confronto (che si impone, prepotentemente, ogni giorno, nelle nostre vite), tra il vivacchiare con artificiosità ed il vivere con umanità.

Devo dire, senza mezzi termini, che resto, oltremodo, scandalizzato (ed invito tutti, con buon senso, ad esserlo), del fatto che si stia facendo una lotta senza quartiere, affinchè venga utilizzata, su larga scala (a livello mondiale), la cd. ʺintelligenza artificialeʺ.

Qualora ciò avvenisse, si aprirebbe il ʺVaso di Pandoraʺ, ossia l’intelligenza umana verrebbe sostituita o- peggio ancora – combattuta da quella artificiale, resa in grado, in tempi abbastanza rapidi, di auto- perfezionarsi (con scenari, con il proseguire dei decenni, degni della saga di Terminator ), togliendo l’indispensabilità dell’agire umano (pensiamo alla Professione Legale che rischierebbe, non meno di quella medica, di essere completamente, od almeno grandemente, soppiantata dall’utilizzo degli androidi muniti di intelligenza artificiale auto-evolventesi).

Vogliamo una società stile Matrix o ci viviamo già?

Trovo, francamente, a dir poco socio-patico ed abominevole, che adolescenti o – peggio ancora- bambini o bambine abbiano, già dai 6-7 anni in su, a maneggiare con maestria, gli smartphones o le tecnologie informatiche, senza nessun controllo genitoriale e/o del gruppo familiare e degli insegnati di ogni ordine e grado.

Esemplificando; il contatto on-line sta soppiantando quello – autenticamente costruttivo e socialmente corretto – off-line, fatto di incontri dal vivo; confronti; sorrisi; litigi e riappacificazioni.

Che ne otteniamo vivendo, costantemente, in Rete? Frustrazione; competitività insana; malattie mentali e disturbi relazionali con frequenti corse dagli psicologi e dai neuro-psichiatri e, ciliegina sulla torta, una gioventù altamente problematica (laddove, addirittura, i giovanissimi preferiscono cibarsi, pure nelle relazioni con il sesso opposto, di virtualità per “allenarsi” per i rapporti intimi reali).

Siamo uomini e donne od entità cibernetiche? Interroghiamoci e lasciamoci, costruttivamente, mettere in crisi da questi sani interrogativi.

Non restiamo nella mentalità da periodo pandemico Covid-19 ( che ritengo,a mio modesto parere, essere stato un attacco volutamente provocato dalle lobby massonico-finanziarie mondiali esercenti potere sugli Esecutivi a livello planetario), perché la vita è confronto; è socialità; è lavoro; è aiuto fraterno autentico; è impegno e ri-creazione di situazioni costruttive e multilateralmente gratificanti per tutti.

Il Santo Ordine della Creazione (per Noi Cattolici) esige una Vita ordinata…Certamente la pensano così anche le persone rette professanti altre religioni di stampo genuino (con esclusione, ovviamente, delle sette che rappresentano quanto di più male possibile).

Detto in altri termini:ciò che non è ordine armonico di vita ci rende bruti e non uomini e donne, anche perché, prima o dopo, la violenza accumulata dalla frustrazione della vita virtuale, compensata, illusoriamente, dal benessere materiale, fa crescere una rabbia che ci induce a scagliarci contro l’altro, anche barbaramente (pensiamo agli stupri di gruppo videoripresi, per divertimento, dal ʺbrancoʺ degli adolescenti, in danno alle ragazze minorenni vittime).

La ʺLegge criminale (occulta) della vita virtuale ad oltranzaʺ produce solo frutti velenosi. Viviamo la vita autentica e non lasciamoci intrappolare negli ʺinferni artificialiʺ che rendono un autentico Inferno la vita umana. Come fare?

Socialità graduale e disciplinata nel contesto familiare; spirituale individuale e collettivo; scolastico (nonché accademico) e relazionale con regole ben precise (fatte osservare con vigilanza; autorevolezza e responsabilità), improntate al rispetto del prossimo e non alla ricerca di ʺalternative artificialiʺ congegnate ʺad uso e consumoʺ del profitto altrui senza scrupoli e dalla smisurata crescita indotta dell’egoismo omicida o, quantomeno, violento nei confronti degli altri.

Bisogna avere tempo per l’educazione e per farsi educare in maniera vera ed autentica intesa a tutto tondo non ci sono giustificazioni di sorta od impegni di qualsiasi genere che tangano…ci si deve organizzare assolutamente per vivere e per insegnare a vivere e per non vivacchiare!

               

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