Napoli, 30 Giugno – L’eliminazione dell’Italia dagli Europei ha lasciato un amaro in bocca e una consapevolezza: le squadre di mezza Europa sono oggi più forti degli azzurri. Il livello tecnico dei nostri giocatori non è all’altezza dei migliori del continente e sarà necessario correre ai ripari in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026.
Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha espresso la sua delusione il giorno dopo l’eliminazione: “Siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare ai tifosi la gioia che meritano. Dispiaciuti per il risultato soggetto a tante variabili. Quello che purtroppo rimane è la delusione per non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto.” Gravina ha sottolineato come l’incapacità di reagire a limiti oggettivi con una diversa reazione sia un punto su cui riflettere, aggiungendo che la responsabilità è stata condivisa equamente tra tutti.
Il Futuro di Spalletti. Il nodo della questione riguarda il futuro del CT Luciano Spalletti. Gravina ha dichiarato di aver parlato con lui e di non vedere senso nell’interrompere un progetto che è iniziato solo da otto mesi. “Abbiamo fiducia in lui, tra sessanta giorni si torna in campo e non ha senso pensare che cambiando il progetto tra due mesi spunti un Mbappé,” ha affermato il presidente.
Spalletti, dal canto suo, ha riconosciuto le sue responsabilità ma ha ribadito la sua determinazione a guardare avanti: “Sono quello che ha più responsabilità, ma è un giochino che non faccio quello di tornare indietro. È chiaro che per quello che si è visto qualcosa ho sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po’ la squadra e siccome rimango qui, in futuro sarà fatto ancora di più.” Spalletti ha sottolineato l’importanza di esempi da seguire nel percorso della squadra e ha dichiarato che il processo di ringiovanimento continuerà, con l’obiettivo di creare un gruppo solido e sano.
Le sfide e le critiche. La situazione azzurra è complicata anche dalla politica, che spesso entra nelle decisioni sportive. Gravina ha risposto fermamente alle critiche e alle richieste di dimissioni: “Le critiche feriscono, quelle strumentali legate a una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall’esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste”.
La strada da seguire. Gli azzurri, in Germania, non sono riusciti a mostrare quella grinta che i tifosi chiedevano. Le reazioni sono state nulle e gli avversari hanno dimostrato una superiorità evidente. Spalletti ha ammesso che la gestione di alcuni aspetti, come la leadership e la personalità, non ha dato le risposte sperate. “Tenterò di ringiovanire la rosa per ricreare il prima possibile un gruppo. La gestione di alcune cose, come leader e mancanza di personalità, non mi hanno dato le risposte che cercavo. Dobbiamo creare dal basso un altro futuro più giovane. Calciatori a livello di Chiellini o Bonucci è difficile trovarli. Ma è giusto dare spazio a gente di personalità come Calafiori. Sta nascendo un gruppo sano, solido. Abbiamo bisogno di tempo,” ha concluso il CT.
L’eliminazione dagli Europei rappresenta un momento di crisi ma anche di riflessione e ripartenza per il calcio italiano. La fiducia in Spalletti e il progetto di ringiovanimento della squadra sono segnali positivi, ma sarà fondamentale affrontare le sfide future con determinazione e un piano chiaro. I tifosi meritano una nazionale all’altezza della loro passione, e la strada da percorrere richiederà impegno, unità e visione a lungo termine.
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