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Incidente funivia Stresa-Mottarone, la Procura:”Non ha funzionato il sistema dei freni di sicurezza”

Napoli, 24 Maggio – “Il cavo era tranciato a terra e il sistema di freni di sicurezza pacificamente non ha funzionato perché la cabina si sarebbe bloccata. L’oggetto dell’accertamento che sarà svolto è capire perché questo si sarebbe verificato”. Lo ha detto Olimpia Bossi, procuratore capo di Verbania, che coordina le indagini sull’incidente alla funivia Stresa-Mottarone. Ora, ha aggiunto il procuratore, “gli accertamenti tecnici sono assolutamente indispensabili”.

La cabina, ha detto Bossi, “è slittata a valle senza che il sistema di emergenza sia entrato in funzione. Questo è verosimilmente successo e questo è oggetto di indagine”, cioè “se può essere un malfunzionamento o altro: è chiaro che è un fatto meccanico, però dobbiamo capire qual è”.

Probabilmente verrà aperta una procedura non solo per “omicidio colposo plurimo” e per “lesioni colpose” ma anche anche per “disastro colposo”. “Penso che procederemo per un reato piuttosto raro che è quello di attentato, naturalmente colposo, alla sicurezza dei trasporti, con conseguenza di disastro colposo”, ha detto il procuratore della Repubblica Bossi, parlando in Procura con i giornalisti.

“L’intera area è stata posta sotto sequestro – aggiunge – cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente”. “Dobbiamo avere il quadro completo ed esaustivo di tutti i soggetti giuridici che a vario titolo sono interessati alla gestione o alla revisione dell’impianto” ha chiarito il procuratore.

“C’è l’ente proprietario, che deve essere ancora chiarito se è ancora la Regione Piemonte o se è avvenuto il passaggio al Comune di Stresa e in che modo, c’è la società che gestisce l’impianto, Ferrovie del Mottarone, ci sono le società che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione dell’impianto nel biennio 2014-2016 e c’è una società incaricata della revisione annuale. L’ultima ci risulta sia stata effettuata nel novembre 2020”, spiega ancora il procuratore. Le aziende coinvolte sono più d’una, prima dobbiamo nominare i periti per le consulenze tecniche. Per parlare di indagati – ha precisato – è presto”.

Anche l’impianto di videosorveglianza della funivia è stato posto sotto sequestro dalla procura di Verbania. Lo rende noto il procuratore Olimpia Bossi, precisando che le telecamere “riprendono arrivo e partenza” e che, al momento, “non risultano esserci immagini riprese dall’interno della cabina precipitata, anche se non mi sento di escluderlo”. “Logica vorrebbe che si è spezzato il cavo e l’impianto frenante non ha funzionato, ma può anche essere il contrario. Lo dovranno stabilire i consulenti”, ha detto  il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi.

“Ho già parlato col Politecnico di Torino, anche se non ho ancora dato l’incarico – ha precisato – serviranno ingegneri meccanici e stiamo valutando se servano anche esperti in metallurgia”.  “Tempo permettendo, se ci sarà la necessità faremo altri sopralluoghi, ma è stato repertato tutto quello che doveva esserlo”, ha detto il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che coordina le indagini sull’incidente del Mottarone.

“Sarà una attività complessa, ci vorrà del tempo”, ha aggiunto il magistrato, precisando che gli inquirenti hanno già iniziato a “raccogliere documenti e dichiarazioni”. Sui corpi delle 14 vittime la procura di Verbania ha disposto “riscontri diagnostici esterni”, ritenendo invece l’autopsia “superflua”. Il procuratore di Verbania ha affermato  “Entro oggi disporremo il nulla osta per i funerali”E’ assolutamente esclusa ogni ipotesi di dolo” tra le cause del tragico incidente della Funivia del Mottarone. Lo ha detto ai microfoni di Sky Tg24 la procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi che coordina le indagini. 

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