Federico Preti (Presidente Nazionale Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica – AIPIN) : “Nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna sono già stati effettuati sopralluoghi a Faenza e a Modigliana, dove sono già in programma collaborazioni con tecnici e amministratori locali, autofinanziate da AIPIN. Saranno in particolare proposti e realizzati interventi innovativi di Ingegneria Naturalistica. In Sicilia AIPIN ha in corso un protocollo con ANCI Sicilia, Università di Palermo, SIEP IALE per convegni e attività in tema di dissesto idrogeologico e prevenzione del rischio idraulico urbano. ribadisce la necessità di integrare il sistema di Protezione civile con uno di Prevenzione Civile, e da subito supportare i processi di “riparazione dei danni” mettendo in campo, oltre le risorse economiche, anche le necessarie risorse umane. AIPIN ha inoltre individuato diverse linee di finanziamento del PNRR, disponibili ad essere indirizzate verso interventi di rinaturazione, infrastrutture verdi, incremento biodiversità, resilienza al cambiamento climatico”.
Napoli, 7 Luglio – “In Emilia – Romagna realizzeremo innovativi interventi di Ingegneria Naturalistica. Nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna sono già stati effettuati sopralluoghi a Faenza e a Modigliana, dove sono già in programma collaborazioni con tecnici e amministratori locali, autofinanziate da AIPIN. Saranno in particolare proposti e realizzati interventi innovativi di Ingegneria Naturalistica come NBS (cfr. Manuale IN2.0, stampato a cura della Regione Toscana). In Sicilia l’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica – AIPIN ha in corso un protocollo d’intesa con ANCI Sicilia, Università di Palermo, SIEP IALE per convegni e attività in tema di dissesto idrogeologico e prevenzione del rischio idraulico urbano. Siamo su tutto il territorio nazionale italiano con i nostri esperti sul campo. AIPIN, ha inoltre individuato diverse linee di finanziamento del PNRR, disponibili ad essere indirizzate verso interventi di rinaturazione, infrastrutture verdi, incremento biodiversità, resilienza al cambiamento climatico”. Lo ha annunciato, poco fa, Federico Preti, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica – AIPIN.
C’è l’appello! “A valle degli ennesimi eventi calamitosi in Emilia Romagna – ha continuato Preti – ed altre regioni italiane, ha condiviso l’impegno a collaborare fattivamente con le Istituzioni mettendo a disposizione le proprie competenze e professionalità in tema di mitigazione del rischio idrogeologico e rigenerazione ecosistemica dei territori degradati.
AIPIN ribadisce la necessità di integrare il sistema di Protezione civile con uno di Prevenzione Civile, e da subito supportare i processi di “riparazione dei danni” mettendo in campo, oltre le risorse economiche, anche le necessarie risorse umane, appositamente formate e organizzate attraverso percorsi di accompagnamento e formativi.
Siamo su tutto il territorio nazionale e rendiamo quindi disponibili le sue professionalità interne in relazione alle diverse esigenze ed a sviluppare corsi e cantieri didattici diffusi sul territorio nazionale, a partire dalle aree a maggiore pericolosità per frane e alluvioni.
AIPIN ha inoltre individuato diverse linee di finanziamento del PNRR, disponibili ad essere indirizzate verso interventi di rinaturazione, infrastrutture verdi, incremento biodiversità, resilienza al cambiamento climatico, sia in ambito urbano che extraurbano (agricoltura, foreste, fiumi, coste, etc.). Tutti attivabili – e con celerità- attraverso task force che impieghino IN-NBS quali tecniche multifunzionali a basso costo e alto effetto rigenerativo per la resilienza dei nostri territori.
AIPIN si propone quindi partner operativo anche per l’attivazione di scuole-laboratorio (learning by doing) che aggancino giovani per farne i “futuri tecnici del territorio” favoriscano il nascere di economie green. Una grande opera di presidio, cura e restauro del nostri territori per il benessere sociale ed economico delle nostre popolazioni,consapevoli che la manutenzione ordinaria o Prevenzione Civile costerà molto meno (un settimo) degli interventi straordinari e di Protezione civile”.
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